Editoriale 19 Dic 2014

10 Giochi da Tavolo che manderanno in pensione la Tombola

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Sì, Oscuro Signore

OscuroSignore

Tutti sappiamo che il male perde sempre (beh, ok, magari non proprio sempre, Dungeon Keeper ci ha insegnato che gli eroi spesso vengono sbudellati da gloriosi signori del male – ndr), e anche in questo caso il Male ha fallito! Il malvagio piano del signore delle infamità si è disgregato come un castello di carte napoletane Modiano!

Chiaramente la colpa dovrà pur essere di qualcuno,  non certo dell’infallibile, ineffabile, innominabile Oscuro Signore.

Nei panni di uno degli sgherri pesti e malandati del Signore del Male di turno (e parliamo nientepopodimeno che di Rigor Mortis!) interpretato da uno dei giocatori, dovremo giustificare nelle maniere più fantasiose ed improbabili, possibili come e perché del disastroso esito della missione (missione che parimenti dovranno inventare).
Sì, Oscuro Signore” è un gioco di carte atipico: le carte sono un semplice ausilio della narrazione, direzioni verso cui dirigere gli avvenimenti, spunti su cui imbastire complesse, improbabili e, sopratutto, comiche storie sulle peripezie dello scagnozzo che si interpreta e un mezzo per addossare la colpa ai compagni.

Alla fine, insindacabilmente, il Signore potrà lanciare delle “occhiatacce” in direzione dei meno convincenti e condannarli a marcire nelle segrete  a vita.

Un gioco per amici di lunga data o per persone estroverse, dove la componente competitività è praticamente assente, ma viene bilanciata da un fattore risate e comicità pressoché tendente all’infinito.

Fattore GameSoul: Regole praticamente assenti, componente narrativa, pericolo di soffocare dalle risate.

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