1More ColorBuds 2 – Recensione

Slow but steady: è il percorso intrapreso da 1More, azienda cinese specializzata nella produzione di dispositivi audio (e nello specifico, cuffie) che, un device dopo l’altro, dimostra come un modello di business basato su prezzi onesti e qualità elevata possono convivere serenamente nell’epoca dell’overpricing. Gli ultimi device recensiti su queste pagine, ovvero le True Wireless ANC e le ComfoBuds, sono un ottimo esempio di questa filosofia, e le ColorBuds 2, le ultime nate in casa 1More, non fanno altro che confermare la tesi.

Abbiamo passato alcune settimane in loro compagnia, ritrovandoci tra le mani un prodotto interessante, dalle feature solitamente riservate a modelli di fascia ben più alta, che offre molto a un prezzo più che accessibile (80€), a scapito magari di una qualità dei singoli elementi non stellare, ma dalla somma totale più che convincente.

A spiccare, prima di ogni cosa, è la dimensione, davvero impressionante vista tutta la tecnologia che contengono. Persino la custodia che le contiene e che le mantiene operative (fino a un totale di 24 di utilizzo per ogni ricarica, via cavo o wireless) è la più piccola che abbiamo mai maneggiato finora (6 cm x 3 cm), ma anche la più leggera (45 g), in plastica nero opaca (disponibili anche in bianco e dorate) ma resistente e compatta. 5 i grammi di peso dei minuscoli auricolari, dalla forma semplice ma accattivante, e tremendamente comodi, grazie proprio alla loro struttura. Potrete usarli per ore (anche le 7 e 30 circa garantite al 100% di batteria) e non accorgervi nemmeno di averli indosso, ed è forse questo il principale punto di forza del prodotto.

Impressionante la dimensione e il peso: solo 5 grammi

Ma non è l’unico. Il pairing, via Bluetooth 5.2, è rapido e immediato, grazie a un tasto presente all’interno della custodia che le rende visibili ai vostri dispositivi (nessun problema con Android e nemmeno con Nintendo Switch dopo il recente aggiornamento che abilita il BT), e un segnale luminoso, oltre a uno sonoro, vi confermeranno l’avvenuta riuscita del pairing. Una volta associate a un dispositivo, saranno pronte all’uso ogni volta che aprirete la custodia, nel giro di un attimo, anche indossandone una sola (utile per rispondere a una chiamata al volo, ad esempio).

Per il primo avvio vi suggeriamo di scaricare l’app dedicata, 1More Music (e non la vecchia versione “Assistant”, compatibile solo con i vecchi modelli), che oltre a indicare la batteria rimanente non solo delle cuffie, ma anche della custodia, vi permette di attivare o disattivare alcune utili funzioni.

O ad esempio, scegliere la modalità di ascolto tra le due disponibili, quella con cancellazione del suono attiva e quella con il pass-through (manca, misteriosamente, una modalità intermedia): o vi isolerete (non troppo: la cancellazione è buona, ma non ai livelli di prodotti di fascia più alta), o i microfoni capteranno meglio i suoni esterni per permettervi di ascoltare meglio ciò che succede nei dintorni.

C’è poi lo smart playback, che entrerà in funzione nel momento in cui toglierete momentaneamente una o entrambe le cuffie: potrete scegliere se mettere automaticamente in pausa e mantenerla nel momento in cui ciò avverrà, se riprendere con l’ascolto o meno nel momento in cui le reinserirete (la soluzione più comoda), o disattivarle del tutto, nel caso siate spesso costretti a mantenere su una sola cuffia e non volete dover premere di continuo Play. 1More ha poi inserito un catalogo di suoni pensati per far rilassare, ma purtroppo tra una qualità degli stessi non eccelsa, e una gestione dei loop sonori terribile (che si interrompono ogni tot secondi, passando dal rilassante all’irritante), il risultato è un extra assolutamente opinabile.

Ben più utile, invece il SoundID, ma con qualche riserva: si tratta di un software sviluppato da Sonarworks, con cui 1More ha lavorato per integrarlo al meglio nelle sue ColorBuds 2, che permette all’utente di trovare l’equalizzazione più adatta per le sue esigenze. Sulla carta è una gran bella trovata, e nel complesso funziona: partendo da una serie di brani di generi differenti (dall’elettronica al metal), il software esegue un vero e proprio test in cui, step dopo step, l’utente plasma il suono di ciò che sta ascoltando, senza smanettare con frequenze e valori incomprensibili. Il piattume di default sparisce in un paio di tap, ma la scelta di renderlo l’unico modo per personalizzare il sound ci ha convinti davvero poco. In primis perché, ad esempio, un’equalizzazione adatta al jazz non si sposa troppo bene con una più adatta al rock, e questa generalizzazione rischia di scontentare gli utenti più esigenti; ma anche perché non esiste un equalizzatore opzionale, quindi o ci si adatta a ciò che propone il SoundID, o nada. Un peccato, anche se è innegabilmente comoda e la differenza si sente.

Utile il SoundID, ma avremmo preferito maggiore possibilità personalizzazione del suono

Nel complesso, con o senza SoundID, la resa sonora delle ColorBuds 2 è buona, tanto nella riproduzione della musica quanto (anche se meno) nelle chiamate. Il suono è bilanciato e pulito (merito dei codec aptX e aptX Adaptive), ma un po’ povero, con bassi che non spingono quanto dovrebbero (anche dopo il trattamento SoundID), e non regalano l’esperienza sonora definitiva, questo è poco ma sicuro. Fanno il loro dovere, ma senza particolari guizzi. Le abbiamo trovate perfette per la corsa, dove serve giusto un tappeto sonoro di sottofondo, e tra la certificazione IPX5 che le rende resistenti ad acqua e sudore e la loro comodità, si sono rivelate fide compagne.

Conclusioni

Per 80 €, le ColorBuds offrono un paio di cuffie dalla qualità audio di buon livello, in particolare nell’ascolto della musica, resistenti all’acqua, dotate di (discreta) cancellazione del suono e del SoundID che permette di plasmare il proprio sound ideale, e dalla buona durata della batteria (circa 8 ore senza ANC, 6 ore con).

La loro vera forza però, oltre che nell’ottimo rapporto qualità/prezzo, risiede nella loro estrema praticità: piccole, leggerissime, comode (grazie anche allo smart playback), si adattano perfettamente alle esigenze di chi ha bisogno di un paio di cuffie al volo in ogni momento, senza magari pretendere troppo in termini di resa sonora. Sotto i 100 € difficilmente troverete degli auricolari così smart e pratici, poco ma sicuro.

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