Un fenomeno che si evolve, che si “trasforma”.
Questo è Transformers, che dopo aver spopolato negli anni 80 con la serie animata, si è poi adeguata ai media più in auge negli ultimi anni, come il cinema ed i videogiochi. Si sa che per il cinema il giudizio della critica ha un valore quasi fine a se stesso, a decretare il successo o meno di un film, sono i numeri del botteghino. Per quel che riguarda i videogiochi, la critica sicuramente influenza più di quanto lo faccia nel cinema, probabilmente per il costo dei videogiochi, molto più elevato rispetto a quello di un biglietto del cinema. Fatto sta che l’impressione generale è quella che i film di Transformers siano dei successi, mentre i videogiochi (come capita spesso per i tie-in) non abbiano mai convinto. La svolta c’è stata sicuramente con Transformers: Guerra per Cybertron, gioco apprezzatissimo da critica e pubblico, ma che comunque non eccelleva sotto nessun aspetto. Purtroppo poi in Dark of the Moon è stato fatto un piccolo passo indietro…
Transformers: la Caduta di Cybertron riprende quanto di buono fatto nei giochi precedenti e prova ad elevarli all’ennesima potenza! GameSoul ha avuto il piacere di assistere alla presentazione italiana di Transformers: la Caduta di Cybertron, tenuta da Matt Tieger, Game Director del gioco e vi riporterà quelli che sono i concetti messi in evidenza da High Moon Studios.
Qui trovate la videointervista a Matt Tieger!
La prima cosa fatta in fase di realizzazione del gioco, è stata tenere in considerazione tutti i feedbacks dei videogiocatori e dei fans di Transformers, quelli positivi e soprattutto quelli negativi, per perfezionare la struttura di gioco esistente. Transformers: la Caduta di Cybertron è fondamentalmente un open world game in cui si potrà decidere se esplorare Cybertron e dedicarsi alle missioni secondarie, oppure concentrarsi sulla main story. Graficamente il gioco sfrutta per bene l’Unreal Engine 3 e nonostante la versione visionata da noi fosse ancora molto indietro, risultava già di alto livello.
Ma la forza di Transformers non risiede nel comparto grafico (seppur validissimo), quanto nel Gameplay e nella sua varietà, che incarna proprio il concetto di “trasformazione”! Nel corso del gioco infatti, controlleremo diversi tipi di robot, i quali a loro volta avranno la possibilità di trasformarsi in altrettanti veicoli, di diverso tipo. Nella maggior parte delle sezioni il gioco è un action shooter con visuale in terza persona, ma basterà trasformarsi per ritrovarsi a scorazzare a bordo di un veicolo a quattro ruote oppure un velivolo con che vi permetterà di guardare Cybertron dall’alto. Il passaggio dall’una all’altra trasformazione è istantaneo, e si ottiene con la semplice pressione di un tasto.
Come lo stesso Matt Tieger ci ha detto durante l’intervista, il gioco a cui assomiglia di più Transformers è Gears of War. Infatti in questo nuovo episodio, è stata riscritta da zero l’intelligenza artificiale dei nemici, portando l’azione ad essere più stealth, con un sistema di copertura che effettivamente ricorda molto da vicino il titolo di Epic. A conferma di ciò, ci è stata mostrata una missione in cui sono apparsi evidenti i miglioramenti dell’i.a. I nostri nemici non si limitavano infatti a coprirsi e contrattaccare al nostro fuoco, ma continuavano a passare da una copertura all’altra per avvicinarsi a noi ed aggirarci. Un approccio quindi più stealth, sia da parte nostra che dei nemici. Arrivando in maniera furtiva nei pressi di un nemico, sfruttando anche power up quali l’invisibilità, potremo anche annientare il nemico con dei Quick Time Events!
La varietà del Gameplay non consiste solo nel passaggio da “macchina” a “robot”, ma anche nelle diverse sezioni di gioco, che vi permetteranno di impersonare diversi personaggi, ognuno con caratteristiche, stili e controlli diversi. In alcune sezioni impersonerete dei mega robots giganti (noi abbiamo visto Bruticus in azione) e per proseguire nella missione non dovete far altro che distruggere qualsiasi cosa vi si metta davanti! Potranno inoltre nel corso dell’avventura venire personalizzati gli equipaggiamenti dei transformers! Non mancherà poi la modalità multiplayer, su cui ora non si sa moltissimo, oltre al fatto che offrirà un Editor senza pari. Potrete costruire il “vostro” Transformer, mettendo insieme diverse decine di parti e renderlo un veicolo o un velivolo, customizzabile sia dal punto di vista dell’equipaggiamento che dal punto di vista estetico.
Concludendo, Transformers: la Caduta di Cybertron ha principalmente 2 punti di forza: i Transformers e la varietà di gioco. Se sul primo punto possiamo andare sul sicuro, in quanto i fan dei Transformers ritroveranno i loro robots in forma smagliante; sul secondo punto le premesse sono molto buone, ma solo quando avremo il gioco completo tra le mani potremo dire se i differenti gameplay saranno funzionali, giocabili e divertenti, e soprattutto se in background ci sarà una trama avvincente degna del nome Transformers.
Transformers: la Caduta per Cybertron uscirà approssimativamente tra agosto e settembre 2012 per Xbox 360 e PS3, per tutte le news a riguardo, Stay Tuned on GameSoul!
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E' passato troppo tempo per ricordare il mio primo approccio al mondo videoludico... Limpido è invece il ricordo della prima console, un Atari 2600, e dei giorni interi passati a giocarci. Da allora sono cambiate molte cose: i videogiochi sono diventati il mio lavoro, non ho più tutto quel tempo per giocarli ed ormai sono pochi quelli che mi lasciano a bocca aperta. Ma al di là di tutto, l'amore c’è ancora, così come la voglia di arrivare un giorno a crearne uno… Ecco, se non si fosse capito, sono un eterno “sognatore"!
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Leggi i suoi articoliE' passato troppo tempo per ricordare il mio primo approccio al mondo videoludico... Limpido è invece il ricordo della prima console, un Atari 2600, e dei giorni interi passati a giocarci. Da allora sono cambiate molte cose: i videogiochi sono diventati il mio lavoro, non ho più tutto quel tempo per giocarli ed ormai sono pochi quelli che mi lasciano a bocca aperta. Ma al di là di tutto, l'amore c’è ancora, così come la voglia di arrivare un giorno a crearne uno… Ecco, se non si fosse capito, sono un eterno “sognatore"!
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