Sempre più vicino alla perfezione!
Versione provata: Xbox 360
Il calcio è la vera religione di questo paese. Nonostante i mille scandali degli ultimi giorni, ci sono ancora persone disposte a seguire il tran tran mediatico che è in grado di generare e nonostante l’imprevidibilità degli eventi, l’indignazione di milioni di tifosi per uno sport infetto e corrotto, siamo ancora in grado di emozionarci seguendo le imprese dei nostri beniamini, sperando che l’Italia di Prandelli possa ripetere il miracolo dei Mondiali del 2006 agli Europei di Polonia e Ucraina che inizieranno tra pochi giorni, ripulendo l’immagine dello sport più diffuso nel nostro paese.
Fortunatamente ci occupiamo di videogames e non di calcio giocato su GameSoul, se non per parlare appunto delle simulazioni virtuali che tengono impegnati la maggior parte dei players italiani, facendo letteralmente consumare migliaia di pad ogni anno. Siamo dunque stati invitati negli studi milanesi di EA Italia per toccare con mano le novità di FIFA13, oltre ad avere l’occasione di conoscere (ed intervistare) l’iconico David Rutter, che ci ha illustrato alcune novità relative al gameplay del nuovo capitolo del franchise di FIFA.
FIFA 13 si basa sul concetto dell’imprevedibilità del calcio: secondo David Rutter, FIFA 12 conteneva delle meccaniche ancora prevedibili, soprattutto nella fase di attacco. EA Sports ha dunque deciso di mischiare nuovamente le carte in tavola come già accaduto con FIFA 11 e FIFA 12 per avvicinarsi sempre di più al realismo assoluto. Anche se stiamo parlando di una build (quindi ancora incompleta) chi tra i presenti, avesse consumato FIFA 12, si è ritrovato tra le mani un prodotto molto più articolato e complesso rispetto allo scorso anno: chi come il sottoscritto predilige il gioco di prima si ritroverà decisamente avvantaggiato, grazie all’implementazione dei passaggi di prima ancor più realistici e al precision Dribbling 2.0.
Prendendo spunto da quanto visto in FIFA Street, il team capitanato da David Rutter ha migliorato la fluidità generale delle manovre (come scritto qualche riga fa), sfruttando delle vettoriali diverse dai precedenti capitoli. Se in passato il portatore di palla avrebbe dovuto dare il pallone all’attaccante in movimento verso il centro dell’area, con FIFA13 avremo a nostra disposizione più opzioni, grazie all’Attacking Intelligence che permette ai giocatori in campo di analizzare gli spazi e di impostare la manovra in maniera più intelligente.
I giocatori smarcati non si limiteranno più a tagliare verso il centro dell’area ma potranno curvare in più direzioni per smarcarsi dai difensori. Ad esempio, durante un contropiede (immaginate di essere in progressione con 3 giocatori, nella 3/4 avversaria) l’ala inizierà a percorrere la fascia, mentre il portatore di palla imposterà la manovra, facilitando la percussione in fascia. L’attacante di turno potrà tagliare nella maniera più classica il centro dell’area per ricevere il pallone dall’uomo in fascia ma a differenza di quanto visto in FIFA 12 non sarà così semplice violare la porta avversaria. Infatti, grazie alle nuove traiettorie utilizzabili, è preferibile dosare la corsa e seguire delle linee più morbide per arrivare a rete, spostandoci in più direzioni.
I difensori saranno ancor più agguerriti, grazie all’introduzione del Push and Pull, che aumenterà i contatti tra i giocatori in campo. Ad esempio, un difensore potrà sbilanciare l’attaccante senza commettere fallo, tramite la pressione del tasto B, spingendo l’attaccante a sbagliare la conclusione. Ovviamente, insistendo troppo commetteremo un fallo veniale ma grazie a questa nuova implementazione, riusciremo ad evitare di subire un goal in contropiede, magari evitando il fallo dell’ultimo uomo. Grazie alla rinnovata Player Impact Engine, ci ritroveremo dunque a giocare un calcio più duro e maschio, ancor più basato sugli scontri fisici che renderanno gli sconti più accesi, realistici e dunque imprevedibili.
Sempre parlando della fase di attacco, sono evidenti gli sforzi del team di sviluppo volti a “sporcare” il gameplay. Quante volte vi è capitato di agganciare perfettamente un lancio di un difensore da 30 metri, stoppando perfettamente il pallone, senza troppi problemi? Grazie all’implementazione del First Touch Control la traiettoria della palla e la velocità del passaggio influenzeranno in maniera evidente il primo tocco del giocatore, dividendo in più fasi la ricezione del passaggio.
Non a caso ho citato il lancio lungo: scordatevi di agganciare perfettamente il pallone con un controllo al volo. Stoppare il pallone non sarà più così scontato, visto che il pressing insistente dei difensori ci sbilancerà, aumentando così le possibilità di recupero della sfera nel corso della fase difensiva. Pad alla mano, mi è capitato più volte di dover dividere la fase d’intercettazione del pallone in più parti, tentando di stoppare il pallone prima con il petto, poi con il ginocchio per arrivare infine a domare la sfera con i piedi, tentando di resistere all’insistente pressing avversario.
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IN CONCLUSIONE…
Anche se lo sviluppo del gioco è ancora incompleto, la volontà di EA Sports di non accontentarsi è evidente ed è forse questa la formula segreta del grandissimo successo della serie negli ultimi anni. Certo, il realismo assoluto è ottenibile soltanto giocando a calcio dal vivo, ma il team diretto da Rutter è sempre più vicino alla ricostruzione perfetta delle dinamiche reali, trasposte su uno schermo. Anche se siamo ben lontani dalla relase del titolo, è facile prevedere che FIFA 13 ci terrà impegnati a lungo con il pad in mano, grazie all’attenzione per i dettagli e alla cura maniacale che ha permesso al team di FIFA di introdurre tante novità nell’arco di quest’anno, grazie anche al supporto della sua attivissima community. Le partite saranno dunque più dure ed intense ed il gameplay sarà ancor più orientato verso il realismo. Mancano ancora un sacco di novità, a partire dalla grafica, passando per le modalità di gioco che saranno presentate nel corso dei prossimi mesi. Come avrete modo di sentire direttamente dalle parole di Rutter, non è possibile reinventare il calcio ogni anno ma la vera forza del titolo, risiede nella capacità di osservazione delle dinamiche di questo sport, oltre alla già citata cura maniacale dei dettagli:
“Ci basiamo su di una accurata osservazione del calcio inteso come sport. Visioniamo moltissime partite di calcio, giochiamo a calcio, e giochiamo anche a FIFA. Con tutto questo materiale su cui lavorare, ogni qual volta guardiamo un match, giochiamo a calcio o semplicemente parliamo di calcio, spunta sempre fuori qualcosa di rilevante che ci fa dire: “Hey, dobbiamo implementarla in FIFA.” Siamo molto fortunati ad avere molto materiale su cui lavorare: uno sport meraviglioso, molti momenti da cui trarre ispirazione per implementare nuove funzionalità nei nostri giochi e tornei.”
Ad oggi, la nostra impressione è assolutamente positiva e contando che di carne al fuoco ne manca ancora molta, il margine di miglioramento di FIFA 13 è decisamente ampio. Restate dunque sintonizzati su Gamesoul per tutti gli aggiornamenti del caso!
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Fifa 13 – Galleria immagini
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