Ci sono immagini che ci portano a spasso nel tempo, ci sono immagini che ci portano in mondi fantastici o terribili. Ci sono immagini che ci fanno sognare o ci sommergono in incubi da cui vorremo subito fuggire. Ma esiste un certo numero di immagini nell’archivio della nostra mente oppure sono infinite? E se fossero infinite come è possibile? La bellezza sta proprio qui. La potenza del nostro cervello può moltiplicare le stesse immagini donandogli nuove sfaccettature, nuove forme, nuovi colori e soprattutto nuovi sensi.
Il cinema sin dalla sua nascita ci ha aiutato a costruire il nostro personale immaginario insieme ad altre forme artistiche e letterarie. Poi ci si sono messi i videogames che hanno modellato questo materiale per piegarlo a nuove e stupende forme di intrattenimento. Ovviamente tenendo come modello l’arte cinematografica attraverso atmosfere, quicktime event e narrativa per produrre esperienze sempre più coinvolgenti.
Tre perle della grande onda di videogiochi che ci sommergerà dalla fine di agosto al 2013 sono un esempio lampante di questa operazione di recupero e trasformazione. Sleeping Dogs, The Last of Us e WatchDogs sembrano, infatti ripescare tasselli dall’immaginario cinematografico comune. Le sensazioni fin dai primi screenshot sono quelle tipiche del dejà vu a cui però si deve tutto un correlato di input aggiuntivi dei quali siamo, come videogiocatori, avidamente golosi.
Si apre la spasmodica attesa di questi titoli (Naughty Dog sta giocando con questa attesa ormai dalla fine del 2011) che ci costringe a cercare di fabbricare il nostro personale titolo a partire dai video e le anteprime che via via vengono rilasciati. Ci possiamo quindi divertire a ritrovare frammenti di “Blade Runner” nel mondo cyberpunk di WatchDogs, oppure rivediamo la Londra deserta di “28 Giorni dopo” del regista Danny Boyle (tra l’altro vero fan dei videogame) nelle strade abbandonate di The Last of Us. Oppure si può riconoscere Bruce Lee in alcuni dei combattimenti di Wei Shen, il protagonista di Sleeping Dogs, o la stessa Hong Kong vista in alcuni dei suoi film. Una Hong Kong colorata e sbrilluccicante con personaggi marcati come le atmosfere cariche dei film di Baz Luhrmann.
La prossima volta sarà il turno di un’altro gioco, un altro film, un altro libro, un’altra fotografia.
Intanto Sleeping Dogs, The Last of Us, WatchDogs: prossimamente nei migliori cinema…ops…nei migliori negozi…
Ecco una gallery per fantasticare ancora un po’. Per ogni riquadro le due immagini sopra sono tratte dai film, le due sotto dai videogiochi.
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