Treyarch rinnova il multiplayer di una delle serie più giocate e vendute della storia!
Uno dei titoli più attesi della GamesCom e della stagione videoludica in arrivo è certamente Call of Duty: Black Ops 2. Vuoi per il suo far parte di una delle serie in grado di polverizzare i record di incassi di un film come Avatar, vuoi per la mole immensa di giocatori che continuano a devastarsi online anche nei titoli più datati del brand, sono moltissimi i FPS-addicted ansiosi di mettere le mani sul pad e di affrontare nuove mappe e nuovi nemici impugnando nuove armi, magari avendo qualche nuova feature per distaccarsi dal consolidato gameplay della serie, in particolare riguardo l’online, uno degli elementi che fa più gola a coloro che hanno impostato il proprio indicatore di hype verso un’unica direzione.
David Vonderhaar, Game Designer Director di Treyarch, ci ha parlato più approfonditamente proprio del nuovissimo comparto multiplayer dell’attesissimo Call of Duty: Black Ops 2. L’intenzione del team è chiaramente quella di rinfrescare un brand che dopo molti anni (e con una concorrenza sempre più agguerrita) ha bisogno di una nuova spinta e di una freschezza che, con tutti gli stravolgimenti di cui si è già parlato fino ad ora, inerenti la campagna in singolo, sembra essere pienamente centrata.
Partiamo dalla creazione della classe, in cui è evidente un primo e profondo cambiamento: l’Allocation Bar che apparirà in cima allo schermo. Il fulcro del nuovo sistema di creazione è incentrato sulla libertà offerta al giocatore, che ha una gestione completa dell’inventario del proprio soldato e può gestirlo, in base alle proprie tattiche e disposizioni, come preferisce. I 10 slot a disposizione andranno spartiti tra armi, granate, accessori, perks e le WildCards, novità del gioco, che ci permetteranno di influenzare elementi come perks e accessori (espandendo il numero di quelli equipaggiabili o permettendoci di scambiare il tipo di granate da portare con noi) e sarà davvero a nostra discrezione cosa avere a portata di mano in battaglia e cosa no: la pistola secondaria è sempre stata un pezzo di ferro inutile per voi? Potrete rimuoverla del tutto e avere una seconda granata oppure un caricatore extra per il fucile primario. Idem tra le 3 tipologie di perks, che potremo adattare al nostro stile di gioco.
Altra novità sono le ScoreStreaks, le nuove KillStreaks, che consistono anch’esse in ricompense sotto forma di gioielli tecnologici da utilizzare durante i match ma invece delle semplici kill consecutive, potremo accumulare punti anche tramite assist o compiendo azioni specifiche a seconda della modalità giocata (catturare una bandiera o una zona, per esempio) e riempire così la barra laterale che ci indicherà quando e se sia possibile attivare il tanto agognato “giocattolo“: tra quelli disponibili c’è la RC-XD (la classica “macchinina” teleguidata pronta ad esplodere al nostro ordine), il Millimeter Scanner (che ci permetterà di colpire nemici anche se occultati da ostacoli o muri di fumo), l’ A.G.R. (utilissima torretta teleguidata) e altri numerosi device tutti da scoprire.
Il livello massimo raggiungibile è il 55 per un totale di 10 Prestigi, traguardi raggiungibili solo con costanza e guerre continue (come i fan più sfegatati ben sanno), ma ci penseranno le medaglie a facilitare l’impresa, le quali ci daranno punti extra nel caso di particolari azioni compiute e non saranno uniche ma potremo riceverne in più di un’occasione. Sarà invece un’impresa per i camper durare a lungo: una delle piaghe del gioco (insieme ai fastidiosissimi glitch, sfruttati senza ritegno da gran parte dei giocatori) verrà arginata (o almeno indebolita) tramite tante piccole scelte di game design, come le modalità d’uso di molte perks ma anche il modo per ottenere le ScoreStreaks, oltre che la semplice struttura delle mappe, il tutto per spingere i giocatori a muoversi e a non rimanere fissi in un punto ad aspettare che qualcuno gli si pari davanti. La perk “Ghost” per esempio, che ci renderà invisibli agli UAV (elicotteri ricognitori che sveleranno la nostra posizione sulla mappa), è attivabile solo in movimento, inutile quindi per i pavidi nascosti dietro la solita cassa.
Il buon David ha inoltre rapidamente parlato di 2 delle modalità multiplayer presenti: Multi-Team e Hardpoint. La prima, inedita per la serie, supporterà fino a 6 fazioni differenti, composte da mini-squadre da 2 o 3 giocatori, per invogliare al gioco di squadra (nei precedenti o si giocava con un team già affiatato, altrimenti ci si ritrovava spesso a killare in solitaria solo per ottenere punti) mentre la seconda avrà le parvenze di una “King of the hill” ma ancora più veloce e serrata.
Infine, il supporto agli E-Sports, dopo anni di “non-ufficialità“, renderà felici tutti quei giocatori più sfegatati, soprattutto quelli che passano le giornate a registrare le proprie partite e caricarle su YouTube, nello scopo di ottenere rispetto e popolarità. Oltre al League Play, grazie al quale si avranno scontri sempre bilanciati (niente più Lvl 10 contro 6 Lvl 50 insomma), il CODCasting farà davvero la gioia dei players più incalliti: sia durante i tornei che durante i comunissimi match online, ci sarà una modalità video che permetterà di visionare ogni singolo aspetto della battaglia, scegliendo quale giocatore seguire con la telecamera, se in prima o in terza persona, o se avere una visuale libera per studiare le tattiche di ogni squadra, il tutto con il nome del giocatore seguito in bella mostra, ponendo quindi attenzione alla sua tag e permettendogli così di guadagnarsi il rispetto della community nel caso di partite particolarmente brillanti. Potremo anche ascoltare le conversazioni dei vari team e, nel caso in cui un giocatore possieda una telecamera connessa alla sua console o PC, potremo persino vederlo in volto. Le partite saranno visualizzabili di continuo, con lo scopo di rendere divertente anche la semplice visione di un match di Call of Duty: Black Ops 2, offrendo un vero e proprio intrattenimento, ma anche spunti da prendere per affinare le proprie tattiche seguendo quelle adottate dai migliori players del globo.
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Queste sono alcune delle nuove features mostrate durante la GamesCom, che, unite al classico gameplay del titolo ormai inossidabile e intoccabile, promettono di portare una ventata d’aria fresca ad un brand dalle uscite numerose e a rischio “saturazione“. Sulla rete già iniziano i match virtuali tra fan e haters, i quali accusano la serie di essere estremamente ripetitiva, ma queste novità relative al comparto online (il punto forte del brand), unite ad una trama che si preannuncia davvero mastodontica e curatissima, con tanto di riferimenti al precedente Black Ops (così come la mappa multiplayer Nuketown) e dotata di un’inedita ambientazione dalle potenzialità videoludiche davvero interessanti (mi riferisco alle armi e ai mezzi del 2025), sembrano davvero dire che forse non ci troveremo davanti al “solito” Call of Duty.
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