L’Angolo del Collezionismo per (non) tutte le tasche!
I nostri intrepidi cuori di collezioniste vogliono porgervi la mano e guidarvi nel vasto mondo degli oggetti più ricercati che un vero gamer dovrebbe possedere, o almeno conoscere per curiosità videoludica.
Con questa rubrica a cadenza settimanale, vi mostreremo le chicche più in che dovrebbero far parte delle vostre mensole se davvero vi considerate dei veri intenditori di videogiochi.
Come da sottotitolo, non tutto ciò che elencheremo potrà rientrare nel vostro budget… ma non è nemmeno detto che, in caso contrario, sarà così semplice ottenerlo! Aste online, venditori privati, quotazioni sono i mezzi migliori per rendervi conto di quanto la primissima stampa di un certo videogioco possa diventare oggetto di discussione, critiche e tiramento di capelli per chi mette piede nell’universo del collezionismo.
E’ un mondo difficile, vita intensa… così cantava Tonino Carotone, anche se per altri argomenti. E’ necessario dotarsi di molta pazienza e coraggio, e per gli elementi più costosi anche di una carta di credito bella piena: l’importante per noi è render noto che non sono solo le collector’s edition moderne a decretare la vera vittoria di un videogiocatore.
Il collezionismo videoludico nasce nella lontanissima era dei primi videogiochi, su “consoles” che probabilmente i novelli videogiocatori non hanno mai sentito parlare nè hanno avuto l’onore di vederne una vera. Salteremo quindi di epoca in epoca in ordine sparso per scoprire quali titoli, dal passato al (quasi) presente, vengono considerati così tanto preziosi.
Potremmo catalogare gli oggetti più sfiziosi in questo breve elenco:
- must have introvabili
- must have, al contrario, facilmente trovabili
- must have poco considerati
- edizioni superlusso iper limitate
- consoles in versione speciale
- accessori da collezione
Non è un caso se, nell’elenco soprastante, non abbiamo parlato anche delle quote a cui solitamente vengono rivenduti tali tesori. Vi spieghiamo il perchè con un esempio pratico: i cosiddetti videogiochi must have variano da un prezzo onesto a quello che possiamo definire Are you kidding me?!, mentre altri dello stesso genere hanno accesso facile al portafoglio di qualsiasi compratore. Talvolta questa differenziazione non si spiega affatto, altre volte ci si chiede di qual buon gusto siano dotati i venditori… ma se qualche spendaccione riesce ugualmente ad accaparrarselo, è un risultato buono per entrambi.
Pronti per il viaggio? Prendete appunti, forse col tempo riuscirete a reperire tutto ciò che più rientra nel vostro piacere!
Vib-Ribbon
Titolo: Vib Ribbon
Piattaforma: Playstation
Anno di pubblicazione: 1999 (NTSCJ) 2000 (PAL)
Quotazione: 20-70 euro (ver. NTSCJ), 25-70 euro (PAL ITA), 70-150 euro (PAL FR-ESP-DE)
Difficoltà di reperimento:
Must Have: 
Oggi vi proponiamo uno dei videogiochi più innovativi e incredibili dell’era Playstation.
Sviluppato dallo stesso team che lavorò sul ben noto titolo PaRappa The Rapper, rilasciato in Giappone nel 1999 e approdato in versione completamente tradotta in italiano nel 2000, Vib-Ribbon è stato uno dei primissimi e storici giochi a mescolare musica e sequenze di tasti.
Accompagnati da Vibri, l’obiettivo era affrontare una serie di percorsi ad ostacoli, che potevano variare a seconda della difficoltà settata. Nel caso in cui la protagonista si scontrasse con questi peculiari “nemici”, essa si trasformerà in animaletti sempre più piccoli, dalla forma di coniglio a quella di ranocchia, fino a diventare un verme. E’ facile intuire cosa accadrà dopo la sua ultima forma… al contrario, se riuscirete a superare 18 ostacoli consecutivamente, Vibri verrà premiata e diventerà una farfalla (nel momento in cui è nella forma di coniglio).
Gli ostacoli di base sono quattro: blocchi, cerchi, onde e punte. Ogni ostacolo è collegato a un tasto (L, R, X e tasto Giù) e sarà necessario cliccarli in prossimità di essi, pena la degenerazione. Alcuni di essi sono combinati, per esempio è possibile trovare delle onde in un cerchio e così via.
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Particolarità
Cosa rende così particolare questo gioco?
A primo acchito, sicuramente la grafica: totalmente assente di colori, si presenta con uno sfondo nero statico, mentre Vibri e il percorso sono formati da semplici linee bianche, che ricordano molto l’omino Mr. Linea di Osvaldo Cavandoli.
Seconda particolarità è la musica. Sono presenti diverse tracce cantate dal gruppo giapponese Laugh and Peace, ma se il giocatore si stanca di ascoltare le solite nenie jpop può sempre aprire il vano della propria PSX e… inserire il proprio cd musicale!
Ebbene si, con qualsiasi cd di musica originale (che quindi contiene tracce audio, non file mp3), il videogioco genererà un percorso ad ostacoli a seconda del ritmo della canzone scelta. Ovviamente una traccia più soft avrà meno ostacoli di una heavy metal!
Ben due sequel, della stessa casa produttrice, hanno calcato le orme di questo fantastico music game: i loro titoli sono Mojib-Ribbon (musica rap e scrittura) e Vib-Ripple (musica e immagini). Rilasciati solo in Giappone per la console Playstation 2, non hanno però avuto lo stesso successo del loro maestro.
Quale versione? A quanto?
Attualmente è possibile recuperare il gioco sia in versione PAL italiana che NTSC-J (giapponese). Potremmo considerarlo nella categoria “Must Have facilmente recuperabile”, in quanto attualmente sono disponibili circa una ventina di copie nei principali siti di e-commerce.
Parlando invece di prezzi, dovremmo fare alcune doverose distinzioni.
Notiamo principalmente che sono le versioni PAL francesi e spagnole ad avere la quotazione più alta sul mercato (a partire da 100 fino a 150 euro a copia). La versione italiana ha prezzi decisamente minori, che oscillano da una ventina di euro ai settanta, e ci sembra scontato aggiungere che le aste più seguite hanno i prezzi più favorevoli per le nostre tasche.
Anche la versione giapponese è facilmente reperibile (occhio a chi vuole vendervi solo il booklet interno!) e oscilla tra i 25 e i 70 dollari (circa 20 e 54 euro), ovviamente funzionante solo su un sistema Playstation nipponico. Leggendo alcune discussioni sul web è stato riscontrato, però, che la versione europea è molto più rara di quella NTSC-J. Questo è dovuto dal fatto che Vib Ribbon, in Giappone, è stato un enorme successo, mentre in Europa ne sono state stampate pochissime copie, probabilmente per il fatto che spopolavano di più giochi come The Sims, Tomb Raider Chronicles e Resident Evil: Code Veronica.
Vi abbiamo incuriositi abbastanza? Speriamo vivamente di si!
Dopo più di una decina di anni, è perfino ancora online il sito ufficiale di Vib Ribbon, ciò denota che il videogioco non è stato affatto dimenticato. Nel lontano 2007 si vociferava di un rilascio sullo store della Playstation 3, cosa effettivamente avvenuta, ma dei rumors riguardo un remake moderno ancora nessuna traccia.
Certo non si può paragonare il giocarlo su una vecchia e grigia Playstation, che dovevi aprire ogni volta per infilare il tuo cd musicale preferito, ma è già un’ottima conquista per un titolo così carismatico. Possederne una copia originale fa felice lo spirito in ricordo dei bei tempi che furono, e guai se qualcuno osa dire “ma cosa te ne fai se tanto c’è sullo store?”.
Lo spirito del collezionismo è proprio questo: possedere, ammirare, coccolare, ripulire, ammirare ancora. Non ammette discussioni.
Vi aspettiamo al prossimo appuntamento, abbiamo già in mente qualcosa di interessante ma… non uscirà un solo indizio dalle nostre labbra (e dita)!
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