News 20 Dic 2012

I 5 segni videoludici della Profezia…la fine è davvero vicina?

Ci siamo.

Tra frizzi, lazzi e gesti istrionici, la data più temuta dell’intera storia dell’umanità è ormai alle porte. Dopo aver superato incolumi più di venti 06/06/06 (i -06 non contano), giornate palindrome e, soprattutto, il demoniaco Millenium Bug, quel 21/12/12, pur senza alcun sospetto riferimento cabalistico, è riuscito a terrorizzare un numero spropositato di individui, con tanto di bunker acquistati in Sud America (terra di quei trolloni dei Maya) e con somma gioia dei proprietari terrieri autoctoni.

Cosa accadrà domani?

Io, di sicuro, avrò un gran mal di testa, per via del concerto dei Converge di questa sera (ma non credo vi interessi), altro, purtroppo o per fortuna, non so.

Generalmente mi ritengo uno scettico…ma non sarebbe in alcun modo fantascientifico assistere ad un’esplosione di negatività, frutto di 12 mesi di disastrosi eventi simili a quelli incontrati dal mondo videoludico. Un mondo che ne ha sempre viste di cotte e di crude, ma mai come quest’anno.

E se tra i libri impolverati di Nostradamus, nessuno, neanche la più maniacale tra le teste d’uovo che studiano assiduamente le sue scritture, fosse stato in grado di scovare un riferimento, anche più piccolo,  a degli eventi così nefasti da far impallidire le più feroci tra le bibliche piaghe d’Egitto?

Quelli che vi riporto sono 5: 5 segni inconfutabili dell’Apocalisse in arrivo. Domani o tra un anno, non importa. Questi nefasti eventi non possono non portare ad un qualcosa di più grande, più grosso, più cattivo della più terribile delle maledizioni.

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1° segno: il finale di Mass Effect 3

La saga targata Bioware è riuscita a rapire milioni di giocatori con la sua superba trama degna del miglior colossal sci-fi, il suo gameplay innovativo in grado di mescolare meccaniche ruolistiche e quelle più affini ad un FPS, smussando il tutto di titolo in titolo e snocciolando le avventure del carismatico Comandante Shepard e della sua armata di guerrieri interstellari condendole con le scelte, finalmente pesanti e multi-colore, del giocatore. Non è più soltanto bianco e nero: il nostro stile di gioco, dalle risposte date durante i numerosi dialoghi, fino alle reazioni avute in occasione di eventi chiave, va a modificare la narrazione, la quale viene organicamente plasmata, con tanto di punti d’incontro perfino a due capitoli di distanza…tranne nel finale.

Di parole a riguardo ne sono già state dette a profusione, ma il succo rimane quello: scelte….che tanto scelte non sono, con somma pace di tutte le sudatissime decisioni profuse nelle oltre 100 ore di gioco tra i vari atti.

L’ira dei fan non si è fatta attendere, con tanto di lettere di scuse da parte dello storico co-fondatore, il Dr. Ray: una prima presa di posizione a favore della visione artistica del team, salvo poi rilasciare un DLC “esplicativo” per soddisfare richieste, feedback e…minacce.

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2° segno: la tombola degli errori di Diablo III

Quando il diavolo fa le pentole scorda sia di pensare ai coperchi, ma soprattutto, ai server. Chiunque ha acquistato una copia di Diablo 3, a 12 (12!) anni di attesa dal precedente capitolo, non credeva di averne finalmente una tra le mani. Peccato che la sottile soglia tra sogno ed incubo sia stata inevitabilmente polverizzata nell’esatto momento in cui si cercava di installare il gioco (previa rimozione di bava dalla confezione): nella mezzanotte tra il 14 ed il 15 Maggio, erano tanti, forse troppi, i giocatori pronti a tuffarsi in quel di Sanctuary, a lootare come se non ci fosse un domani a suon di click.

I server intasatissimi impedivano di accedere, cacciando via gli utenti delusi e indispettiti a suon di svariati errori: prima ci fu il 37, poi il 75, poi il 3006. Ricordo ancora quando staccai da lavoro verso le 15, acquistai la mia bella Collector’s Edition prenotata da mesi, ma solo alle 22:30 circa fui in grado di effettuare il log-in. La prima partita, però, dovette aspettare.

Oltre 20 giorni dopo, Blizzard, che non si aspettava evidentemente una così calorosa accoglienza, dichiarò che “forse” i server europei erano finalmente stabili. Forse. I fan inferociti, comunque, lasciarono un “pensierino” su Metacritic…

Gli aggiornamenti continuarono costanti, ma di sicuro, quel Day One verrà ricordato per anni e non di certo per un buon motivo.

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3° segno: un Livello Duro non può che avere..un Bug Duro. Colpa di Clap Trap?

Ho amato Borderlands 2. Sono ancora intrappolato in quel di Pandora, e reputo il team Gearbox uno dei migliori sulla piazza. Vuoi per il presidentissimo Randy che adora tweettare a cadenza regolare delle succosissime chiavi d’oro (solo chi lo ha giocato sa quanto siano utili), vuoi per le brillanti citazioni di cui sono pieni i loro titoli (o termini come “Swag” usati a sproposito), vedo il fastidiosissimo Badass Rank Reset Bug come una semplice macchietta sul loro pregevolissimo curriculum.

Gli utenti che però sono tristemente incappati in quella fangosa situazione, non saranno del mio stesso parere: un fastidioso problema legato al Livello Duro infatti, andava a resettare quest’ultimo, lasciando però intatte le sfide completate e rendendo quindi impossibili da recuperare tutti quei bonus duramente guadagnati in precedenza.

Una bassa percentuale di giocatori hanno riscontrato tale errore, i quali però si son visti sparire ore ed ore di gioco, finite alle ortiche.

Come se non bastasse, a complicare la situazione, almeno su Xbox 360, ci pensò un’epidemia di virus ammazza-savegames, dovuta ad alcuni giocatori in possesso di copie “corrette” con whiskey e malvagità ed in grado di sabotare le partite dei giocatori con cui si incontravano casualmente in co-op. Per quello, però, bastava unicamente cercare altri avventurieri “sicuri”, magari già conosciuti in precedenza.

Insomma, non accettate caramelle né  partite pubbliche dagli sconosciuti.

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4° segno: 44 colpi di lama buggata prima di andare a dormire

La titanica serie Assassin’s Creed è giunta al quinto capitolo, in realtà terzo (contando gli episodi paralleli con protagonista il compianto Ezio Auditore da Firenze), ma gli anni sulle spalle sembra sentirli eccome. Una corposa iniezione di novità nel fulmicotonico gameplay lo arricchisce di cose da fare, ma forse l’apparato puramente narrativo non brilla come un tempo.

Considerazioni personali a parte, torniamo a parlare di segni nefasti, di elementi negativi che vanno a scalfire persino la prestazione di un team navigato come gli studios canadesi di Ubisoft.

44 bug, in fila per sei col…no, un momento, siamo seri. 44 bug. 44! I giocatori che hanno acquistato il titolo il 30 Novembre, giorno d’uscita ufficiale, si son trovati da subito “costretti” ad installare una corposa patch, ma chi ha avuto modo di gettarsi nella mischia anche solo qualche ora prima del rilascio della patch ha potuto assistere a fastidiosi problemi di compenetrazione poligonale, di cavalli imbranati e missioni impossibili da portare a termine, costringendo a riavvii e perdita di numerose ore di gioco. Quando non si caricava il precedente checkpoint, c’era un bel freeze a risolvere la grana.

Fortunatamente il pericolo è scampato poco dopo l’uscita, con una nuova patch in grado di debellare (quasi) interamente bug e quant’altro, lasciandoci gustare pienamente la splendida ed enorme Frontiera offertaci dal team, ricchissima di elementi e di conseguenza difficile da tenere a bada.

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5° segno: Effect of Duty: Mass Ops 3, in esclusiva su PC.

Qual’è l’inconveniente dei giochi multi-disco? Su Xbox 360, spesso, ci si trova costretti a:

1. Alzare il fondoschiena dalla sedia
2. Cercare la custodia del gioco
3. Cambiare disco, magari sul più bello (vedi Max Payne 3)

Su PC invece? Trovare un gioco lontano anni luce da quello che si è acquistato. E’ ciò che è accaduto ad alcuni acquirenti di Call of Duty: Black Ops 2, i quali han trovato al posto del secondo disco di gioco…una copia di Mass Effect 2.

Ironia della sorte vuole che tra i due publisher dei rispettivi brand, Activision (Call of Duty) ed EA (Battlefield, Medal of Honor), ci sia ben più di una rivalità. A rendere la scottatura ancor più incandescente c’ha pensa Bioware, la software house dietro il titolo finito nelle custodie per errore, con un gesto plateale quanto da “applausi“, come ci fa notare il buon Dix@n nel suo post. Eccovi un estratto dal messaggio dei genitori di Baldur’s Gate:

“Gira voce che un migliaio di acquirenti di Call of Duty: Black Ops 2 per PC siano stati trollati da Activision mediante l’inserimento di una copia di Mass Effect 2 al posto del secondo disco di gioco. Se anche tu sei una di queste persone vogliamo offrirti, in quanto più che pensare ad un errore interpretiamo tutto ciò come un OMEN (un segno) da non lasciare inascoltato, una copia di Mass Effect Trilogy. Se questo è un segno, è l’universo che ha parlato… e l’universo va ascoltato: se l’universo vuole che voi giochiate a Mass Effect, chi siamo noi per opporci?

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Riusciranno questi infausti eventi ed epic fail a concretizzare la profezia Maya? O domani saremo tutti allegramente indaffarati nel lavorare/giocare/cercare quell’ultimo ed introvabile regalo di Natale?

Avete altre “catastrofi” da segnalarci? Postatele nei commenti!

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