L’Angolo del Collezionismo per (non) tutte le tasche!
E dopo l’appuntamento saltato con i Maya, abbiamo resistito anche al cenone di Capodanno e vi scriviamo felicemente, più vive che mai, nel nuovo anno 2013 all’insegna del collezionismo videoludico!
Nel capitolo precedente, vi abbiamo fatto conoscere il lato oscuro dell’eroe baffuto di casa Nintendo, che per una volta gioca la parte dell’antagonista nel titolo Donkey Kong Jr.. Sebbene si tratti di un titolo piuttosto antico, composto nella sua totalità da schermate statiche e dal concept piuttosto semplicistico, non bisogna sottovalutare il livello di difficoltà che potrebbe richiedere alcuni momenti di intenso sforzo mentale e velocità di calcolo.
Seguendo il vostro sondaggio, andiamo oggi ad esporvi un titolo molto divertente che richiedeva l’uso di uno dei primi accessori per console portatile Gameboy Color… pronti ad acchiapparli tutti?
Pokémon Pinball
Titolo: Pokémon Pinball
Piattaforma: Gameboy Color
Anno di pubblicazione: 2000
Quotazione: 20-70 euro
Difficoltà di reperimento:
Must Have:
E’ innegabile il successo decretato da questi piccoli mostriciattoli tascabili, catturabili tramite delle apposite sfere e trasportabili praticamente dappertutto. All’epoca della sua uscita, il gioco di carte collezionabili e l’anime dei Pokémon fece impazzire grandi e piccini, grazie al loro design accattivante ispirato ad animali e piante e la possibilità di farli combattere tra di loro. In tutto il mondo, sono stati creati veri e propri tornei come quelli proposti nel cartone animato e nei videogiochi.
Proprio a proposito di questi ultimi, che ad oggi contano una ventina di titoli, Nintendo ideò una versione meno rpg del solito ma ugualmente interessante, ovvero Pokémon Pinball. Dall’inglese, letteralmente “il flipper dei Pokémon”, lo scopo risiedeva comunque nel catturare tutte le creature comparse nei precedenti Pokémon Rosso e Blu, usando il sistema del flipper per guadagnare punti e far uscire allo scoperto il mostriciattolo, andando man mano a completare il Pokédex ovvero l’archivio che tiene conto della nostra collezione.
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Particolarità
Pokémon Pinball, uscito in Giappone nel 1999 e nel resto del mondo nel 2000, venne rilasciato in una versione particolare: la cartuccia era infatti accorpata al Rumble Pack, uno dei primi accessori disponibili per Gameboy Color che produceva vibrazioni per rendere più realistica l’esperienza di gioco.
Contenendo per la prima e unica volta i giochi Rosso e Blu, sarà possibile scegliere su quale tavolo giocare così da collezionare tutti i Pokémon compresi nelle due versioni. Dopo aver raggiunto un risultato di tre pokéball accese consecutivamente, si sbloccheranno dei bonus stages che consentiranno di accumulare punti oppure catturare creature rare.
Quale versione? A quanto?
Appurato che esiste esclusivamente la versione Gameboy Color, è piuttosto semplice da reperire su qualsiasi sito di e-commerce a quotazioni decisamente basse che partono da 8 euro fino a un massimo di 70 euro.
Tra le versioni europee, sono molte le aste provenienti dalla Spagna e dalla Germania. Le cartucce provenienti invece dagli Stati Uniti sono numerosissime e si aggirano attorno a un massimo di 20 dollari.
Al momento è disponibile sul mercato anche la versione Pokémon Pinball Zaffiro e Rubino, con il Pokédex aggiornato agli ultimi most- hey aspettate, sono aumentati ancora!
E’ un must have o non lo è? Sicuramente si tratta di un oggettino da collezione molto particolare, considerando che sono rari i giochi per questa console e le successive ad aver adottato un rumble pack, in più permette ai giocatori occasionali e ai fans della serie di cambiare aria e concedersi una cattura a suon di levette che colpiscono pokeballs!
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