News 13 Gen 2013

Collection Time – Sony Playstation Net Yaroze

L’Angolo del Collezionismo per (non) tutte le tasche!

Rieccoci con il nostro appuntamento settimanale dedicato al collezionismo videoludico, incluse collector’s edition retrò e moderne, accessori e console.

Nell’ultimo articolo, vi abbiamo presentato il gioco Pokémon Pinball, una simpatica alternativa al gioco di ruolo dove i protagonisti sono i mostriciattoli ben noti in tutto il mondo, ma piuttosto che girare per grotte e tra “l’erba alta” Nintendo ha creato una versione flipper, dove attraversando diversi stage potremo completare la nostra piccola collezione di Pokémon. La cartuccia per Gameboy Color era inoltre dotata di un sistema chiamato “rumble pack”, un dispositivo che vibrava simulando l’esperienza di una sala giochi.

Allontaniamoci un attimo dai software per dedicarci a una console, di cui sicuramente avrete sentito nominare la versione principale (e ci mancherebbe altro, visto che è arrivata alla terza edizione ai giorni nostri!), che veniva utilizzata dai comuni videogiocatori un po’ smanettoni per creare nuove avventure…


Sony Playstation Net Yaroze

Titolo: Sony Playstation Net Yaroze
Piattaforma:
Anno di pubblicazione: 1997
Quotazione: 300 – 1200 euro
Difficoltà di reperimento:
Must Have:                        


Alcuni anni dopo il lancio della storia console Playstation, Sony ha promosso una versione particolare dedita alla programmazione di videogiochi amatoriali con la Net Yaroze, un kit di sviluppo noto anche come “la Playstation nera”. Yarōze è un termine giapponese che significa “facciamolo insieme” e, con un bel “rete” di fianco, voleva appunto indicare il proposito di lasciar creare agli utenti la loro esperienza videoludica per poi inoltrarla al resto del mondo, grazie al sito e gli host di Sony.

Venduto al prezzo di 750 dollari, un centinaio o poco più di differenze rispetto alla console di base, la Net Yaroze comprendeva quasi tutto ciò di cui un neo programmatore di videogiochi aveva bisogno: piattaforma, manuali, programmi di sviluppo senza blocchi regionali, con il piccolo particolare che mancava un cavo essenziale ed era necessario un IBM PC o un Macintosh.

Acquistabile tramite ordine postale, ci ha regalato molti splendidi mini-giochi solitamente inclusi sui dischetti demo delle riviste, per esempio Official Playstation Magazine, tra cui amiamo ricordare Psychon, Terra Incognita, Blitter Boy e Between The Eyes.

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Particolarità

Immaginiamo che, all’epoca del suo lancio, molti appassionati disposti di un buon budget e tanta volontà siano stati entusiasti della notizia: finalmente possiamo creare i nostri giochi liberamente con i programmi degli dei!

Frenate, frenate, non è tutto oro quello che luccica: infatti, nonostante fosse fornito un programma per lo sviluppo, era sicuramente moooolto più basilare di quelli usati dalle grandi software house. Non dimentichiamo altre due grandi limitazioni di cui, la prima, riguarda la ristrettezza della collaborazione tra utenti (potevano accedere ai servizi hostati da Sony solo gli utenti facenti parte della regione di origine del kit, quindi anche se la console è region free risultava impossibile a un programmatore europeo collaborare con uno giapponese) e, la seconda, riguardava il limite di memoria (i giochi creati dovevano rientrare categoricamente nella memoria di sistema, all’epoca un misero 3.5 MB).

Non è stata inoltre creata una console simile per i successivi Playstation 2 e PS3, ma in compenso è stata rilasciata una versione Linux per entrambe le nuove console (per la seconda, solo la versione fat) con cui gli utenti potevano salvare i propri programmi, con l’unico limite di utilizzare esclusivamente la CPU dei sistemi.


Quale versione? A quanto?

Sono state commercializzate tre varianti divise per regione: NTSC, NTSC-J e PAL.

Attualmente le copie disponibili si possono contare sulle dita di una sola mano, mentre fino a qualche anno fa ben ricordiamo ce ne fossero almeno una quindicina, forse in relazione al lancio della nuova Playstation 3 molti fans hanno desiderato fare qualche passo indietro… ma le nostre sono solo supposizioni.

Sui principali siti di e-commerce abbiamo trovato delle “occasioni” provenienti dal Giappone, quindi versione NTSC-J, a partire dal prezzo di 300 euro escludendo le spedizioni. Siamo riuscite a scovare una delle ultime vendute, dalla Gran Bretagna, prezzata a oltre 1000 euro!


Per gli amanti delle sfide di programmazione, è sicuramente un oggetto delizioso. Purtroppo ciò implica il doversi attrezzare di cavetteria mancante e un personal computer adatto, ma non mettiamo la mano sul fuoco: probabilmente esiste un modo per azionare il sistema anche sui PC moderni!

Sperando di aver stuzzicato almeno la curiosità, vi aspettiamo alla prossima puntata!

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