Chiusura in grande stile per i nostri awards, con la categoria dedicata agli Sparatutto, un genere in continua crescita che non sembra incontrare battute d’arresto o saturazione: ogni anno ne escono in grande quantità, tra molti FPS e qualche TPS, ma solo i numeri uno riescono a guadagnarsi il favore del pubblico e a costruire le basi per un seguito, se non un’intera serie.
Se Halo 4 e Call of Duty: Black Ops 2 si rinnovano di capitolo in capitolo, pur mantenendo alcuni intoccabili punti fissi, gli altri 3 titoli presentano elementi di rottura con il passato o influenze (anche pesanti) da parte di altri generi, ponendo tanta carne al fuoco ma senza disdegnare milioni e milioni di proiettili. Max Payne 3 torna dopo due lustri svestendo i panni nerissimi dei due primi capitoli ma senza perdere la sua passione per le pistole e gli antidolorifici, lasciandoci massacrare i nemici in stile vecchia scuola o con un approccio “hard-boiled“; Far Cry 3 riprende l’ampio respiro del secondo capitolo e si lascia piacevolmente influenzare da una serie di casa (Assassin’s Creed), smussando gli irti spigoli che poco convinsero nel secondo capitolo e offrendo una delle location più vive ed immersive mai viste; Borderlands 2 flirta pericolosamente con i GDR, tra centinaia di quest, punti esperienza, e il Livello Duro, ma la mole mostruosa di armi a disposizione farebbe impallidire il più folle dei guerrafondai.
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And the Winner is…
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