Se non avete ancora completato/giocato il titolo, vi invitiamo a non proseguire nella lettura dell’articolo.
Insieme al rilascio di Clash in the Clouds è stato annunciato il più importante dei DLC di Bioshock Infinite, che sarà diviso in due episodi ed arriverà nel corso dell’anno.
In Burial At Sea vestiremo di nuovo i panni di Booker De Witt, al soldo del corpo di polizia di Andrew Ryan. Esatto, siamo nel 1958 e gli eventi sono ambientati nella città di Rapture, esattamente un’anno prima della crisi vista nel primo Bioshock. Come lo stesso Levine ha dichiarato, tutto è collegato e non si tratta di semplici cameo o riferimenti. Le teorie del multi-verso hanno trovato, in questa celebre serie, terreno fertile per mano di Levine!
Il nostro Booker sarà contattato da Elizabeth, qui una figura forte ed indipendente, totalmente differente da quella vista in Infinite. E’ una femme fatale, e l’ambientazione e la storia sembrano attingere a piene mani dai classici del genere noir.
La prima parte di Burial At Sea sarà divisa in due sezioni. Allontanandosi dal gameplay tradizionale di Bioshock, la prima sezione sarà priva di combattimenti: l’investigazione e l’esplorazione saranno cruciali, con i giocatori che scopriranno di più sulla vita e sulle abitudini degli abitanti di Rapture.Faranno la loro apparizione anche personaggi familiari a chi ha giocato il primo capitolo, ma i Big Daddy non saranno un elemento cruciale come ci si poteva aspettare. Dopotutto, sono solamente dei droni riparatori, e non sono ancora stati convertiti nei letali protettori delle sorelline.
La seconda parte non prevede l’utilizzo di Booker, ma di Elizabeth, ed è assolutamente certo che il gameplay sarà totalmente differente.
Insomma, ci vorrà del tempo, ma siamo sicuri che questa vera e propria espansione non tradirà le aspettative. Non ci resta che aspettarne l’uscita, ed iniziare a ricaricare i nostri fondi digitali con 14.99€ (per ambo gli episodi).
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Mi piacciono i videogiochi e mi piace scrivere, perché non unire le due cose? So anche imitare Topolino e Joe Bastianich, ma non mi pagano per farlo.
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