News 10 Set 2013

Disney Infinity: il bambino che siamo ancora…

Magia infinita…

Ci sono nomi che racchiudono un intero immaginario, raccolgono sensazioni, ricordi, immagini e… perché no, sogni. Disney è uno di questi.
Non si tratta “semplicemente” di storie azzeccate o personaggi entrati a far parte di un immenso patrimonio comune, ma di vera e propria magia. Ogni prodotto Disney, infatti, racchiude la stessa scintilla che elevò il marchio a leader assoluto nel campo dell’intrattenimento per famiglie (e non solo): Disney Infinity non fa eccezione, come ho potuto constatare di persona durante l’evento di lancio.

Durante la dimostrazione di Jason Richards (Master Artist e Lead Designer degli Avalanche Software) “addetti ai lavori” e giornalisti sono tornati bambini per mezzora ammirando i primissimi sviluppi del gioco, una sorta di tutorial cucito a regola d’arte per ipnotizzare e trascinare anche il più scettico dei players nel mondo di gioco. Tralasciando i dettagli tecnici, che avremo modo di analizzare approfonditamente in questo blog, posso solo dire che l’idea di “Infinity” alla base del progetto è resa alla perfezione e che le potenzialità di questo gioco sono davvero, ma davvero notevoli. Lascerei la parola a Jason Richards stesso, ora, riportando l’intervista one-to-one che siamo riusciti a fargli subito dopo la presentazione.

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INTERVISTA…

C: Jason, ci descriveresti il concept di Disney Infinity? Perché il nome “Infinity”?
J: L’idea di base era raccogliere tutto il materiale ed i personaggi che hanno popolato l’universo Disney e raggrupparli all’interno di un unico prodotto, che continuerà a crescere ed ottimizzarsi. Ci confronteremo con passato, presente e futuro di Disney.

C: Se Skylanders non fosse esistito, oggi saremmo qui a parlare di Disney Infinity?
J: L’unico paragone che potremmo fare con Skylanders riguarda le pedine giocattolo, perché escluso questo dettaglio i due giochi sono radicalmente diversi fra loro. In realtà Infinity si pone piuttosto come erede della modalità toy box all’interno di Toy Story 3, la quale ha avuto un ampio e positivissimo riscontro da parte di critica specializzata e pubblico.

C: Poter usare il nome Disney può fare la differenza già da sé, ma cosa rende il vostro prodotto così diverso da Skylanders?
J: La magia dell’universo Disney. All’interno dello starter pack troviamo tre personaggi e mondi completamente differenti tra loro per ambientazione e possibilità: “Gli Incredibili”, “Pirati dei Caraibi” e “Monster University”. Ognuno di questi mondi richiederà un approccio diverso per essere vissuto e giocato al meglio, offrendo una gamma di possibilità davvero incredibile!

C: Disney Infinity è rivolto ad un pubblico giovane, ma potrebbero trovarlo interessante anche hardcore gamers o semplicemente giocatori adulti? Perché?
J: Abbiamo cercato di costruire un gameplay che possa appassionare anche bambini più “cresciutelli”, la modalità toy box ad esempio basterebbe da sola ad impegnare un vero e proprio hardcore gamer con un numero pressoché infinito di possibilità, tra le quali costruire un intero mondo con la sua storia per poi andare a condividerlo, modificarlo, distruggerlo, e abbiamo in progetto di apportare continue modifiche al gameplay affinché questo diventi sempre più appassionante per utenti di ogni età.

C: “Infinity” significa anche che avremo bisogno unicamente di nuovi personaggi per poterlo giocare – appunto – all’infinito?
J:Esatto, ad esempio, ottenuto Mr. Incredible oggi c’è già la certezza di poterlo utilizzare in futuro su qualunque piattaforma sulla quale porteremo il gioco, assieme ovviamente a decine di altri personaggi che distribuiremo da ora in poi per popolare il mondo di gioco.

C: Qual è il tuo personaggio preferito, e perché?
J: Bella domanda… probabilmente Mr. Incredible, è stato il primo che abbiamo sviluppato e di sicuro c’è un legame particolare con questo personaggio. D’altra parte citerei anche Mike Wazowski, perché per qualche motivo mio figlio sostiene mi assomigli molto… non so se prenderlo come un complimento o meno!

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