Per molti, la vera next-gen risiede nel magico apparecchio che tanto sta facendo parlare di sé in questi mesi: Oculus Rift. La periferica di realtà aumentata pare sempre più distante però dalle console di nuova generazione, che potrebbero non vedere mai il suo supporto perché “troppo limitate”.
Ai microfoni di TechRadar il creatore, Palmer Luckey, ha spiegato le motivazioni dietro questa scelta:
Le console sono troppo limitate per ciò che abbiamo in mente di fare. Stiamo cercando di creare la migliore periferica di realtà aumentata del mondo e vogliamo continuare ad innovarla ed aggiornarla ogni anno – continuando a fare progressi internamente – e ogni volta che facciamo significativi passi in avanti che vogliamo offrire al pubblico.
Il problema delle console in generale è che una volta uscite sono bloccate con quell’hardware per tanto, tanto tempo. Guarda ai PC di otto anni fa, ci sono stati dei passi in avanti spaventosi da allora. Ora guarda alla tecnologia VR di oggi. Credo che da qui a 4-5 anni il balzo tecnologico sarà massiccio.
Il secondo problema è che, nonostante la loro potenza, PS4 ed Xbox One non potrebbero convivere con Oculus, che richiede di renderizzare due immagini a 60 frame al secondo.
Insomma, una delle novità più interessanti degli ultimi anni sembra rilegata al mondo PC ancora per parecchio tempo, a meno che Sony e Microsoft non sviluppino delle tecnologie alternative internamente. Sony, in tal senso, pare avere in serbo qualcosa.
[hr]
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Mi piacciono i videogiochi e mi piace scrivere, perché non unire le due cose? So anche imitare Topolino e Joe Bastianich, ma non mi pagano per farlo.
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