News 21 Gen 2014

Need for Speed: Rivals – La Recensione

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Puntuale come il cinepanettone natalizio, l’inizio del campionato di calcio e il traffico delle cinque all’uscita dall’ufficio, ecco giungere l’ennesima incarnazione annuale del franchise Need for Speed che, proprio in questo 2014, spegnerà la ventesima candelina.

Quale miglior modo dunque di approcciarsi a questo traguardo se non quello di proporre un gioco dannatamente old-school, sviluppato da un team nuovo di zecca (composto però da elementi presi in prestito dai leader indiscussi del panorama automobilistico arcade), che fa il verso ai capostipiti della serie e, per giunta, disponibile su un parco macchine immane, sia old che next-gen, in modo da diffondere il verbo alla maggiore utenza possibile?

A fronte di tutti questi dettagli, ci troviamo dunque davanti ad un successo o all’ennesima tamarrata Fast & Furious style? Scopriamolo insieme!

Lo ameranno: gli amanti delle corse arcade e i giocatori alla ricerca di un gameplay adrenalinico
Lo odieranno: gli amanti del realismo tout-court
È simile a: Need for Speed: Hot Pursuit, Burnout (la serie), Test Drive Unlimited

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PF14Titolo: Need for Speed: Rivals
Piattaforma:  PS4 / Xbox One / Pc /Xbox 360 / Ps3 / Wii U
Sviluppatore: Ghost Games
Publisher: Electronic Arts
Giocatori: 1
Online: 2 – 6 giocatori
Lingua: Completamente in italiano[hr]

Need for Speed: Rivals - L'eterna sfida tra guardie e ladri...
Need for Speed: Rivals – L’eterna sfida tra guardie e ladri…

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Sceneggiatura…

L’ultimo capitolo di Need for Speed, realizzato dai ragazzi di Ghost Games, studio in cui sono entrati svariati membri dei Criterion Studios, responsabili di quei capolavori appartenenti alla saga di Burnout, non fa mistero della sua natura tipicamente arcade sin dal filmato introduttivo: la trama viene infatti relegata in un angolo talmente remoto da risultare praticamente inesistente. Dimenticate dunque le velleità narrative viste in Most Wanted o nell’infelice (per esser gentili) The Run: al posto di discinte attrici (poco) abbigliate per solleticare le nostre fantasie, l’attenzione sarà catalizzata dai numerosi cavalli nascosti sotto il cofano delle nostre fuoriserie e dall’uso che se ne farà per brutalizzare il nemico di turno.

La esigua struttura narrativa altro non è che una rivisitazione, in chiave contemporanea, della sempiterna disfida guardie – ladri: dopo due tutorial, uno dedicato alla polizia, l’altro ai fuorilegge loro antagonisti, ci verrà chiesto di scegliere tra una di queste due carriere, scelta che orienterà il gameplay in una direzione ben precisa e che potrà, comunque, essere cambiata dopo ogni missione permettendoci dunque di percorrere, senza soluzione di continuità, ambedue le vie evolutive di questo Need for Speed: Rivals.

Una delle auto dei tutori della legge...
Una delle auto dei tutori della legge…

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… ed interpretazione

A fronte di una trama a dir poco inconsistente è la giocabilità a farla da padrone: Need for Speed: Rivals ripropone, attualizzandola mediante nuove dinamiche di gioco atte a massimizzare l’antagonismo tra civili e polizia, la struttura free-roamer tipica dei due Test Drive Unlimited, mescolando il tutto con una componente multiplayer divenuta, in questo episodio, parte integrante e completamento della controparte monogiocatore. Procediamo però con ordine!

Need-for-Speed-Rivals-Gets-First-Screenshots-4Che si scelgano i tutori della legge o i loro antagonisti poco cambia a livello di gameplay: saremo infatti costretti a superare un incredibile novero di prove, dotate a loro volta di target intermedi andanti ad attestare il livello di completamento delle stesse, che ci garantiranno l’accesso ad un numero di vetture sempre maggiore, dotate ciascuna di caratteristiche proprie atte a garantire l’annichilimento della fazione avversaria. Nei panni dei fuggitivi dovremo evitare/evadere i blocchi allestiti dai tutori della legge per raggiungere sani e salvi i nascondigli disposti strategicamente all’interno della generosa mappa di gioco; altresì ci toccherà rincorrere, nei panni della polizia, gli stessi fuggiaschi con il compito di fermarli a suon di tamponamenti e speronamenti avendo, a differenza dei nostri antesignani, la possibilità di usufruire del supporto di altre unità del nostro corpo per meglio riuscire nel nostro scopo.

446239La scelta dell’una o dell’altra carriera varierà però la tipologia di prove da affrontare: dove i poliziotti dovranno arrestare (eliminare, seppure in modo meno scenografico, in puro Burnout Style)  un determinato numero di fuorilegge in un determinato lasso di tempo, questi ultimi dovranno invece compiere vere e proprie prove di velocità infrangendo il maggior numero di leggi possibili per primeggiare sui loro “colleghi”, evitando contestualmente l’intervento dei tutori della legge. Per terminare la prova e tornare nei propri rifugi/punti di comando sarà però necessario soddisfare determinate sotto-condizioni (accumulo di speedpoints, utilizzo di gadget vari ed eventuali, ed una miriade di condizioni diverse da prova a prova). Diventa a questo punto fondamentale, per una corretta progressione nel gioco, dotare i propri bolidi di potenziamenti (gadgets, acquistabili spendendo gli speedpoints guadagnati) atti a garantirci un predominio assoluto sui nostri avversari e al completamento dei sotto-obiettivi proposti da ciascuna sfida: mine magnetiche, barriere di chiodi, istituzione di posti blocco allontanano il gameplay di questo Need for Speed: Rivals, come se ce ne fosse stato ulteriormente bisogno, dall’ambito simulativo in favore di una impostazione arcade dura, pura e dannatamente old-school.

Fuoriserie ed auto sportive in lizza tra loro... welcome to Redwood County
Fuoriserie ed auto sportive in lizza tra loro… welcome to Redwood County

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Il parco macchine di ambo le fazioni è quanto di più variegato si possa chiedere: se i fuggitivi possono contare su un numero molto elevato di esclusivissime vetture esotiche, i poliziotti possono invece far affidamento su un minore numero di veicoli, proposti però in svariati allestimenti (blindati, in incognito ed auto da pattuglia standard) il cui utilizzo ci permetterà di progredire, con maggiore o minore successo, in una delle tre sotto-specializzazioni della suddetta carriera. I fuggitivi invece dovranno raccogliere, a suon di infrazioni, acrobazie ed elusioni dei posti di blocco, il maggior numero di speedpoints per poter, in seguito, acquistare nuove vetture o potenziamenti per le stesse: per accumulare quanto raccolto dovranno però riuscire a fuggire dai loro antagonisti raggiungendo, sani (liberi) e salvi, uno dei nascondigli a loro disposizione.

I ragazzi di Ghost Games ci consegnano un prodotto old-school, divertente ed adrenalinico che ben si inserisce nel continuum della serie: l’assenza però di una qualsivoglia trama, unita ad una leggera ripetitività di fondo, endemica comunque di questa tipologia di giochi, impedisce a Need for Speed: Rivals di assurgere all’olimpo dei racing game arcade di razza, tuttora dominato da masterpiece quali Burnout Paradise e Project Gotham Racing 3!

Speronare i fuggitivi non è mai stato così divertente!
Speronare i fuggitivi non è mai stato così divertente!

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Nella morsa del gelo…

Need for Speed: Rivals fa uso dell’acclamato Frostbite Engine 3, già visto all’opera in Battlefield 4: il motore delle  meraviglie made in EA mostra i muscoli anche in questa incarnazione “stradale” donandoci un prodotto graficamente eccellente. Sia modelli poligonali delle vetture che setting dei folli inseguimenti sono realizzati in modo prossimo al fotorealismo, realizzazione inficiata solamente dalla (folle) scelta di limitare il frame rate (sbloccato però da un modder, almeno nel caso della versione PC) a 30fps, dando dunque uno smacco visivo (negativo) non da poco ad un prodotto altrimenti orientato verso la perfezione realizzativa. Oltre alla cura riposta nella realizzazione dei veicoli, ciò che colpisce è la completa interattività, marchio epistemologico del Frostbite 3, degli stessi con l’ambiente di gioco: l’intera contea di Redwood sarà esplorabile in lungo ed in largo; la distruttibilità dei confini “stradali” andrà infatti ad aumentare, e di molto, le possibilità esplorative del gioco griffato Ghost Games, garantendo divertimento e varietà ad una struttura di gioco che, altrimenti, sfocerebbe dopo poco in una ripetitività molto pronunciata. Condizioni atmosferiche ed alternanza giorno-notte rappresentano inoltre la ciliegina posta su una torta già di per sé molto allettante!

Stessa cura maniacale è stata riposta nella riproduzione dei rombi delle varie vetture, uno diverso dall’altro e nella scelta delle musiche atte ad accompagnare le nostre scorribande nella contea di Redwood. Well done EA!

A voi la Ferrari Enzo in tutta la sua perfezione stilistica: RESPECT!
A voi la Ferrari Enzo in tutta la sua perfezione stilistica: RESPECT!

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Uno per tutti… tutti contro uno!

Mai come per Need for Speed: Rivals, il multiplayer diventa parte integrante dell’esperienza di gioco rappresentando una vera e propria estensione, o meglio… potenziamento, della modalità a giocatore singolo.  Laddove in passato la modalità multi era un semplice escamotage per allungare stancamente un brodo che sapeva di stantio, in questo caso si può dire che la vera linfa e natura del gioco scorra e si mostri solo grazie all’implementazione di questa feature e, conseguentemente, all’utilizzo del portale ALLDRIVE, allestito da EA per supportare debitamente Need for Speed: Rivals.

La partecipazione di un massimo di 6 giocatori per singola partita, potenzia infatti quanto visto nella modalità single player, garantendo un margine di imprevedibilità assurda al gameplay e creando una rivalità che andrà a rappresentare il fiore all’occhiello di questa produzione. Complice infatti l’elevata distruttibilità/esplorabilità dell’ambiente di gioco, un parco macchine abbastanza imponente e dinamiche di gameplay ben rodate ma fresche in questa nuova incarnazione, il divertimento è assicurato, il tutto a favore della longevità!

Mai come in questo caso è forse la modalità multiplayer che rende questo titolo un Must Buy per ogni aficionado dei racing game arcade!

E-oh-- E-oh... andiamo a pattugliar...
E-oh– E-oh… andiamo a pattugliar…

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Racing ‘till I die…

Need for Speed: Rivals risulta dunque essere un gioco completo, divertente, longevo ed innovativo.

Innovando nel segno dell’esperienza acquisita dai ragazzi di Ghost Games, l’ultimo nato in casa Electronic Arts risulta essere quanto di meglio ci possa essere, almeno al momento, nel panorama dei racing game arcade: inseguimenti adrenalinici, collisioni, speronamenti, il tutto gestito in un mondo (seppur di modeste dimensioni) improntato ad un approccio open world ci regalano ore ed ore di divertimento sia offline che, soprattutto, online.

L’utilizzo del Frostbite Engine 3 si rivela essere una garanzia e solo la folle scelta di limitare il frame rate a 30fps per non andare ad inficiare le prestazioni nella modalità multiplayer va ad intaccare un sistema/design di gioco quasi perfetto.

Unica pecca imputabile a Need for Speed: Rivals, nonostante una modalità multigiocatore adrenalinica e appassionante, è una ripetitività di base che va a minare, seppur di poco, la tenuta sul lungo periodo di questo episodio.

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