Thief: Focus per nuovi Ladri

Scegliete il vostro approccio!

Ad un mese dalla release date di Thief, è quasi d’obbligo andare ad analizzare un aspetto fondamentale di questo reboot firmato Square Enix: il rapporto con i videogiocatori nuovi alla serie, ovvero tutti coloro che per svariati motivi non hanno mai avuto la possibilità di metter mani, pad e tastiere al titolo originale, o ad un altro gioco della serie, l’ultimo dei quali risale a circa 10 anni fa.

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Già nella nostra anteprima siamo andati ad osservare come la casa nipponica abbia adattato il titolo ai nostri tempi, implementando in primis la grafica e aggiungendo parecchie nuove funzioni nella versione da noi provata, ovvero quella PS4, ma come si troverà Garrett in mezzo a tutti questi titoli odierni che hanno basi ben solide e un seguito massivo di fan? Le meccaniche di Thief emergeranno nell’era degli Action Game?

Sì, decisamente sì, secondo il mio modesto parere…

Tutti coloro che si affacciano per la prima volta in questa città in stile “Londra vittoriana” cupa e piovosa non rimarranno spiazzati da quel sapore “Old” che fa unicamente breccia nei cuori degli affezionati, ma troveranno subito un gioco che li accompagnerà per mano nella prima ora, per poi lasciarli totalmente liberi alle proprie azioni, siano esse il furto in ogni singola casa disponibile o l’uccisione di tutte le guardie presenti.

Proprio su quest’ultimo punto c’è bisogno di soffermarsi un attimo: sebbene il nostro Maestro dei Ladri sia in grado di stordire e colpire una persona al centro degli occhi con il suo arco, sarà veramente difficile riuscire ad affrontare più di due nemici per volta in corpo a corpo, nel caso si venga scoperti e successivamente attaccati. Ci potrebbero essere parecchi giocatori che a questo punto penseranno “è una noia mortale” a causa dell’enorme mole di giochi puramente Action disponibili, ma posso assicurare che non è così: ogni singolo minuto di gioco crea tensione, sudori freddi e spreme l’intelletto di chi sta al di là dello schermo, quell’intelligenza tattica che fa la differenza tra riuscita e fallimento…

La personalizzazione totale della difficoltà di gioco è un altro elemento che farà sicuramente la gioia di chi si avvicina alle meccaniche stealth per la prima volta. Si potrà decidere di impostare la partita a difficoltà facile e mantenere alcune abilità come il Focus, ovvero l’abilità che permette di visualizzare costantemente tutti gli elementi su schermo con cui si può interagire, di settarlo a difficoltà massima ed eliminare ogni singolo parametro di aiuto oppure di fare un simpatico mix tra le cose, il tutto sta all’abilità del videogiocatore.

Ultimo argomento, ma non di sicuro meno importante, è la grande varietà di abilità e oggetti acquistabili. Sin dall’inizio del gioco sarà possibile spendere gli averi in utensili speciali che permetteranno di avvantaggiarsi sul nemico in svariati modi: durante la prova pratica, il nostro buon Stefano “Capramontana” ha deciso di spendere il denaro nell’acquisto di un cacciavite, cosa che gli ha permesso di svitare le viti di alcune grate di ferro e passare attraverso dei cunicoli evitando scontri inutili e danni. Il sottoscritto, invece, a corto di soldi a causa della velocità di azione, ha dovuto “prendersi cura” di ogni singola guardia presente, rischiando la morte ogni due minuti.

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In sunto

Spesso accade che i reboot di alcuni titoli storici siano mirati a colpire solo l’attenzione di chi, tanto tempo addietro, ha avuto la possibilità di giocare all’originale, saltando la generazione attuale in favore dei bei ricordi. Beh, non è il caso di Thief, Stealth Game di 16 anni fa che Square Enix è riuscita a rivitalizzare ad hoc per andare incontro alle esigenze dei palati moderni, senza però deludere la community storica ancora attiva e palpitante.

Cosa ne pensate, affronterete questa sfida oppure no? Impersonerete Garrett in questa Città steampunk sempre viva e in movimento?

Di carne al fuoco ce n’è veramente parecchia, ma non vi spoileriamo niente di più per non rovinare questo gioiellino! 😉

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