Con il primo sole di questo 2014 è stata posizionata l’ultima pietra sulla costruzione della Babele videoludica, una megalopoli pensata per accogliere sempre più cittadini al suo interno. Diciamo che nella prospettiva epocale del mondo globalizzato il videogioco ha recepito il cambiamento offrendosi definitivamente come un’esperienza onnipresente, dove ogni strumento elettronico-digitale si riscopre piattaforma, e la proliferazione epidemica di telefonia computerizzata trasforma ogni utente in un potenziale videogiocatore.
Certamente, siamo ben lontani dall’aver guadagnato accesso ad un’utopica società ludica, che rimarrebbe cosa ben diversa e infinitamente più importante rispetto ad una vaga disponibilità di strumenti di intrattenimento e di ricreazione; è però innegabile che le forze “in gioco” operanti nella ricerca sul nostro amato settore stiano spingendo verso un aggiornamento radicale della fedeltà renderizzata dei percorsi virtuali, portandoli a somigliare sempre di più all’esperienza percettiva reale a tal punto, a volte, da voler simulare il quotidiano non ordinario con tutte le sue crudezze e imperfezioni (a volte purtroppo travisandole o dando loro un aspetto troppo facilmente dominabile). Questo è altrettanto vero anche tenendo conto della possente spinta di supporto, tecnologicamente volta a ribasso, dettata dal gioco disimpegnato a portata ridotta (casual, se vogliamo), e dalla rinfrescante fioritura del fenomeno indipendente: entrambi eventi significativi che invece di infestare il terreno coltivato dalla tradizione si spingono oltre per colonizzare nuovi territori, espandendo, come si diceva, i confini dell’accessibilità dell’esperienza ludica.
Osservare e riepilogare le aspettative per i nuovi titoli in uscita diventa allora un’incursione nel laboratorio delle ipotesi sulla salute creativa di questa particolare industria, ma anche un piccolo fotogramma sullo stato della nostra immaginazione e della voglia di vederla tradotta in esperienza tangibile, con i numeri e le percentuali ad alludere lontanamente a preferenze e indifferenze, a promozioni e rifiuti, e in generale ad aspettative per un anno da giocare che si annuncia ricco di interessanti alternative.
Proprio tra qualche giorno il nostro panorama videoludico sarà scosso dall’arrivo di Titanfall, uno dei titoli più attesi in assoluto, che darà il via a quello che speriamo sia un anno fatto di capolavori, ma soprattutto di giochi che resteranno nei nostri ricordi a lungo.
In piena coincidenza con questo evento, abbiamo deciso di cogliere l’occasione per mostrarvi i risultati di una serie di sondaggi che vi abbiamo proposto all’inizio dell’anno, naturalmente su GameSoul, e che qui vogliamo offrirvi riassunti e comparati, perché possiate nuovamente rispecchiarvi su quelli che sono gli oggetti dei vostri desideri per questo 2014.
Most Anticipated Ps4
The Order 1886 (26%)
Totalizzando il 26% dei voti espressi, The Order 1886 si aggiudica il titolo di gioco-evento per questo 2014 targato PlayStation 4. Esito forse leggermente a sorpresa, dal momento che nella lista delle possibili scelte figuravano nomi di assoluto blasone e di cui, in qualche modo, erano state mostrate sessioni più estese di gameplay. Evidentemente la fiducia nel talento dei Santa Monica Studios, anche in queste turbolente ore di inspiegabili licenziamenti, è riuscita ad imporre la decisione, caricata forse anche dalla curiosità di vedere realizzata su schermo un’ambientazione così insolita e affascinante di chiara ascendenza steampunk, un sotto-genere finzionale colpevolmente poco indagato dalla comunità degli sviluppatori.
Deep Down con il solo 4% ci fa capire come, per quanto accattivante, un tech video oggigiorno non sia più sufficiente a generare un’attesa concreta per nuove ip, mentre InFamous: Second Son, prima vera esclusiva Sony per PlayStation 4, e Metal Gear Solid V si collocano entrambi saldamente alle spalle del primo in classifica esprimendo in due quasi il 40% delle preferenze e precedendo di pochi punti il titolo Ubisoft Watch Dogs.
Most Anticipated Xbox One
Titanfall (24%)
L’ascesa di Titanfall a oggetto del desiderio per la maggior parte di possessori One era largamente preannunciata: un prodotto nato da una costola (epurata) di Activision, concentrato in uno stile di gioco in grado di integrare perfettamente multiplayer e sparatutto, genere che per molti versi ha definito e caratterizzato l’utenza 360, sorretto inoltre da un’imponente e costante promozione pubblicitaria. Averlo visto estensivamente in movimento, grazie all’approdo di generosi codici beta sulle console di migliaia di giocatori, non ha fatto altro che confermare la bontà del concept di fondo, e i resoconti di chi ha avuto la fortuna di provarlo sono stati tutti estremamente positivi. Alle sue spalle si colloca un altro sparatutto iconico come Halo 5 (21%) di cui al momento si conosce ancora poco, ma evidentemente quanto basta per far sperare che sulla nuova console Master Chief possa risorgere ad antichi fasti dimenticando le poco convincenti uscite che hanno seguito il secondo capitolo. Piuttosto fredda l’accoglienza riservata a Quantum Break e al nuovo Fable, mentre saldamente in terza posizione troviamo l’onnipresente Watch Dogs.
Most Anticipated Wii U
X (21%)
La killer application lungamente discussa e invocata in casa Nintendo sembra finalmente avere un nome, anzi, piuttosto una lettera: X. Fin dal trailer in cui si è lasciato ammirare per la prima volta, il possibile capolavoro di Monolith Soft ha mostrato i lineamenti sicuri del campione, tratti che richiamano molto da vicino quelli di un nobile veterano di successi, proprio quel Mario Kart che su Wii ha fatto registrare cifre assolutamente straordinarie superando le 35 milioni di unità vendute e che adesso con il 20% sfiora di poco la preferenza assoluta per la sua prossima incarnazione primaverile su Wii U. A un grande gioco di ruolo giapponese e a un rivoluzionario gioco di guida si avvicina opportunamente Super Smash Bros. U (19%), il simulatore di rissa tra supereroi, per chiudere l’angolo di una trinità scavata nelle viscere della grande N, in grado adesso di mostrare a tutti grande varietà e raffinatezza; un idillio, quello del popolo Nintendo con la propria musa, tanto più saldo e simbiotico se confrontato con la percentuale di Watch Dogs (solamente il 13%, il peggiore risultato tra le varie console) che sottolinea la definitiva, disillusa rottura degli appassionati con il supporto delle terze parti, troppe volte in questi ultimi anni portatrici di larghi annunci seguiti da cocenti delusioni.
Most Anticipated Pc
Watch Dogs (25%)
Su questa grande, democratica e progressista console universale che è il Pc il gioco più atteso è Watch Dogs, che con un quarto delle preferenze espresse totali supera The Witcher 3 di uno sparuto gruzzolo di punti percentuali, confermando tanto la straordinaria rilevanza dell’offerta Ubisoft quanto l’arcinoto adagio che vorrebbe il mouse e la tastiera (oggi diremmo anche la possibilità di moddare) strumenti privilegiati per il pieno godimento di giochi di ruolo ed esperienze affini. Stupisce un po’ lo scarso richiamo suscitato da due titoli interessantissimi e di nobile lignaggio come Pillars of Eternity e Wasteland 2, uniche vere esclusive in competizione, e desta quasi impressione la preoccupante indifferenza con cui The Elder Scrolls Online viene confinato al 9% dei voti totali. Anche Titanfall con l’11% non si guadagna certo una posizione di prestigio, ma questo risultato è ovviamente bilanciato dal notevole risultato su One e al discreto impatto su 360, console per le quali il titolo è stato espressamente pensato.
Most Anticipated PlayStation 3, Xbox 360
Watch Dogs (31%, 30%)
Le due sopravvissute della scorsa generazione tirano l’allungo per cercare di godersi un altro anno da assolute protagoniste: non dobbiamo infatti dimenticarci che la grande maggioranza degli utenti è ancora legata al possesso di una di queste due ormai storiche console, ed è qui prima che altrove che con il giusto prodotto le grandi produzioni possono ancora fare i grandi numeri (chiedere a Rockstar Games sull’argomento). Con il suo Watch Dogs Ubisoft sembra aver centrato il target perfettamente, sfiorando una maggioranza bulgara sia sul fronte Sony che Microsoft, raggiungendo percentuali quasi identiche. Giunge provvidenzialmente a distinguerle e a separarle la scelta del secondo titolo più atteso, che su PlayStation 3 è votata al riconoscimento di una serie, quella di Metal Gear, che porta in coccarda il marchio Sony dalla seconda metà degli anni Novanta, mentre su Xbox 360 l’arrivo di Titanfall scombina i piani più bellicosi delle contendenti: un gioco quest’ultimo, che seppure rappresenti un solo discreto 18% di voti, ribadisce il suo essere profondamente radicato nella cultura di massa Xbox riuscendo ad interpretare al meglio i gusti del proprio pubblico.
Most Anticipated 3Ds
Monster Hunter 4 (28%)
Dopo aver battuto ogni record di vendita al lancio in Giappone, con più di 2 milioni di unità nei primi giorni sul mercato, era inevitabile che anche da noi un titolo come Monster Hunter 4 avrebbe evocato fiumane isteriche in desiderio di possesso, soprattutto considerata l’enorme risonanza che questa serie ha anche in Occidente e del buon successo che su 3Ds ha avuto proprio il terzo capitolo, per giunta una riedizione dell’episodio su Wii, in coabitazione con Wii U. I nuovi immensi scenari, un aggiornatissimo bestiario di nemici da sconfiggere, armi e armature, la possibilità di muoversi in tre dimensioni reali e un apparato multiplayer ampiamente gratificante e mai invasivo sicuramente rendono questo titolo un best-seller anticipato. Distaccato ma non troppo troviamo la versione portatile del nuovo Super Smash Bros., che ricordiamo sarà in grado di scambiare dati e funzionalità con il suo fratello maggiore per Wii U; sottotono invece il risultato di Yoshi’s New Island (7%), un platform di prossima uscita in cui potremo finalmente tornare a vestire i panni del simpatico Yoshi e dare un seguito al titolo originale lasciato riposare sul Super Nintendo dal 1995.
Most Anticipated PlayStation Vita
Borderlands 2, Final Fantasy X/Final Fantasy X-2 (32%)
La piccola PlayStation Vita ha una libreria di titoli originali e di esclusive di tutto rispetto, dallo straordinario Persona 4 The Golden fino a Soul Sacrifice, passando per TxK e Tearaway, e però per qualche motivo si continua a cercare e a preferire riedizioni di giochi usciti su altre piattaforme o, come in questo caso, ramake veri e propri. Borderlands 2 è un grande gioco, che trasportato su portatile potrà sicuramente rivitalizzare il piacere di riscrivere una nuova avventura, così come un classico senza tempo come Final Fantasy X merita senz’altro ogni possibile reverenza, ma nel primo caso stiamo parlando di un titolo già presente da due anni su quasi ogni altra console di “vecchia” generazione, e nel secondo caso di un titolo che è sì una mezza esclusiva, ma che a parte il velo in alta definizione è datato 2001. Lo stilisticamente raffinato Murasaki Baby riesce in parte a farsi notare arrivando fino al 15% dei voti totali, ma rimane l’unico inedito al quale sia stato dato un certo credito. Che il pubblico PlayStation Vita sia tra i più conservatori in circolazione?
In questo breve viaggio nella élite della preferenza a distanza mi pare significativo che una buona dose di consenso sia stata accordata soprattutto alle esclusive specifiche di ogni console, quasi a sottolineare come ogni giocatore abbia scelto con piena coscienza a quale macchinario o brand donare la propria fiducia. Una scelta che pare identificativa anche nel caso delle tre ammiraglie casalinghe che, nel trambusto del sempre più mutevole volto dell’offerta videoludica, rimangono portatrici privilegiate della qualità definitiva di un prodotto di intrattenimento. Riconsiderato infatti il computo statistico delle vendite portatili sulla base dell’impiego di risorse per le produzioni dorate, ancora oggi il mercato si confronta primariamente con le sorti delle console casalinghe (o meglio, dal gusto espresso per loro mezzo), e così PlayStation 4, Xbox One e Wii U fungono egregiamente da parametro di classificazione e valutazione dello stato di avanzamento del settore nel suo insieme.
In ragione di questo non possiamo non vedere come Watch Dogs spicchi chiaramente come il gioco più atteso, in grado di parlare trasversalmente quasi in ogni piattaforma e di farlo, evidentemente, con grande competenza e trasporto incarnando anche un genere che non sembra conoscere riposo o sazietà, come abbiamo visto lo scorso Settembre con Gta V. D’altro canto The Elder Scrolls Online si assesta esattamente all’estremo opposto, andando a suonare un campanello d’allarme che dovrebbe sollecitare una riflessione sul corso della stagione di un certo modo di concepire l’aggregazione online che, con le sue regole ferme quasi al 2005, le sue paradossali limitazioni nell’illusione della libertà totale, e le sue tariffe di prestazione, è forse giunta al tramonto per lasciare spazio a progetti che concentrino con più sintesi e semplicità idee brillanti e compiute (X, The Order, The Witcher 3, lo stesso Watch Dogs) o a uno svecchiamento delle funzionalità del multiplayer che non ostacolino il puro potenziale di gioco e la ricerca sulle meccaniche. Il successo annunciato di Titanfall, o l’affetto dimostrato verso Super Smash Bros., Mario Kart 8 e Monster Hunter 4, con le loro modalità a più giocatori tagliate su misura, a mio avviso puntano entrambi proprio verso questa direzione.
Per concludere, qualsiasi siano le vostre scelte, qualsiasi sia il gioco che più vi fa vibrare di desiderio e comunque abbiate espresso il vostro voto, vi auguriamo un 2014 denso di sorprese e soddisfazioni, quelle piccole e tremendamente piacevoli che solo i bei giochi sono in grado di regalare; noi cercheremo di fare del nostro meglio per tenervi aggiornati su tutto quello che riguarda questo mondo un po’ matto che si dispiega al fosco confine con la magia e per offrirvi la massima serietà, obiettività e competenza nelle nostre valutazioni.
Buon divertimento!
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