News 28 Mar 2014

I licenziamenti di Sony spiegati da un insider – Rumor

Non è un mistero che molte delle personalità di spicco delle software house di Sony abbiamo preso il largo negli ultimi mesi, abbandonando anche progetti nuovi di zecca. Il caso più eclatante è senza dubbio quello di Jack Tretton, che dopo ben 19 anni ha lasciato il noto colosso giapponese.

A lui si sono aggiunti Amy Hennig e Justin Richmond di Naughty Dog, Seth Killian di Santa Monica e tutta una serie di addetti ai lavori dagli studi più svariati, come quelli più eclatanti dei Santa Monica, piuttosto che in Guerrilla Cambridge e nello studio di Driveclub.

Un’apparentemente noto insider, sulle pagine di NeoGAF, ha voluto però dare una semplice e chiara spiegazione a questa serie di abbandoni. Vi ricordiamo che quello che seguirà è frutto di un rumor, e non rientra quindi nell’ambito dell’ufficialità.

Prima di tutto si fa riferimento ad Amy Hennig, che secondo il suddetto insider ha lasciato Naughty Dog solamente per differenti visioni creative, l’ego prevale e quindi ha abbandonato lo studio. D’altro canto Justin Richmond si è trovato di fronte ad un’offerta di lavoro di Riot Games, oramai un colosso grazie al successo mondiale di Legue of Legends. Un’offerta golosa difficile da rifiutare, quindi ha abbandonato.

In tutto ciò Uncharted 4, sempre secondo l’insider, sarà un grandissimo gioco e di certo non subirà cali qualitativi a causa di queste dipartite. Lo stesso vale per Naughty Dog, che “spaccherà” ancora oggi come allora.

In merito a Guerrilla Cambridge sono invece fioccate parole più dure, legate ad un progetto “venuto su una schifezza e che non avrebbe venduto” che è stato cancellato per ridurre costi inutili. Stesso discorso per Driveclub, che secondo l’insider doveva essere pronto già da un bel pezzo, ma a causa di una gestione del director non è stato completato secondo i giusti tempi. Quindi Sony “lo ha mandato via per evitare ulteriori spese, vista anche la non felice posizione economica in cui versa Sony Corporation”. 

Avvenimenti di normale routine quindi, che avvengono in tutti gli studi e in tutte le aziende, e che quindi non vanno viste come presagio di chissà quale strana calamità per il nostro medium preferito. Si, ma speriamo non diventi un vizio!


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