Con estrema puntualità arriva il terzo episodio di The Wolf Among Us, la serie dei Telltale Games ispirata a Fables, fumetto di culto di Bill Willingham. Dopo aver fatto passare un’eternità tra il primo ed il secondo episodio, questa volta per fortuna abbiamo potuto giocare questa terza parte con la frequenza necessaria per mantenere freschi gli eventi visti in precedenza.
E di carne al fuoco ce n’è molta ormai: l’investigazione di Bigby Wolf e Snow White prosegue a rilento, in un continuo brancolare nel buio. Il killer sembra aver coperto bene le sue tracce e Fabletown è sempre più luogo di degrado e squallore. I fasti delle Terre Natie perdute diventano sempre più amari, mentre ci si addentra nelle vite di orchi drogati, prostitute incantate e streghe che vendono incantesimi al mercato nero. Il mondo di The Wolf Among Us è quindi all’insegna della costante conferma di quanto è deludente la realtà rispetto al passato e sopratutto rispetto alle aspettative, ormai pressoché nulle, dei personaggi.
Essendo il terzo episodio della serie, “A Crooked Mile” ha una struttura narrativa quasi obbligatoria, con una porta che si chiude sulla prima parte della storia e un portone che si spalanca sugli ultimi due episodi conclusivi, ma non per questo non riserva delle sorprese: dopo il sanguinario prologo, Bigby e Snow White decidono di dare una direzione precisa all’investigazione che, sino ad ora, è andata a tentoni.
Il giocatore è quindi chiamato a scegliere attraverso una schermata suggestiva quale sarà il primo luogo in cui cercare indizi tra i tre che ha a disposizione. Ogni destinazione consumerà del tempo e proprio l’ora di arrivo negli altri luoghi (che visiterete comunque) determinerà l’incontro di alcuni personaggi secondari e cambierà il corso degli eventi.
Questa scelta aggiunge non poco pepe all’azione, innalzando l’adrenalina del giocatore, pressato dall’incessabile scorrere del tempo e da quell’orologio che compare costantemente, ricordando che l’appuntamento con la sorte alle 2 di notte non è posticipabile.
Oltre a questa struttura narrativa più movimentata, “A Crooked Mile” può finalmente contare su un po’ di sana azione, che vi porterà a menar cazzotti a destra e manca, come è giusto che sia in una storia del genere. Questa “frenesia” (le virgolette sono d’obbligo quando si parla di azione nei titoli Telltale Games) è sicuramente coinvolgente, ma forse va a scapito di quei contenuti di un certo spessore che abbiamo visto ad esempio nel magistrale secondo episodio della nuova serie di The Walking Dead, l’apice più alto raggiungo dai Telltale Games.
Deve essere difficile per The Wolf Among Us portare il peso di un fumetto con una storia epica e con dei personaggi memorabili, problema risolto in parte con l’ambientazione cronologicamente precedente agli eventi narrati nelle vignette e che permette anche alcuni momenti speciali dedicati a chi il fumetto lo conosce bene, come l’incontro tra Bigby e Flycatcher, apparentemente inutile, ma che farà spuntare un sorriso sul volto di chi quel personaggio l’ha amato.
Come al solito, dal mucchio selvaggio di personaggi improbabili e assurdi, quello che emerge a testa alta è sempre lui, Bigby Wolf. Tutti i personaggi di Favolandia sono ancorati al passato, visto come un paradiso perduto, e sono ora sprofondati in uno stato di miseria che non avrebbero mai immaginato. Per lui invece è diverso: per il lupo cattivo Favolandia è un’occasione di redenzione.
Purtroppo, come accade nelle migliori storie, il passato corrode lo spirito, maledicendo il futuro. Bigby è intrappolato nel suo personaggio, quel lupo cattivo che non vorrebbe più essere, ma che gli eventi tirano sempre fuori: la disgrazia, la distruzione, la violenza e, alla fin fine, la morte fanno parte della sua vita, che lui lo voglia o meno.
Bigby si ritrova così ad essere allontanato, respinto e disprezzato da coloro che cerca di proteggere per lavoro, per redimersi o, nel caso di qualcuno, per amore.
Oltre a Bigby l’altro grande personaggio di questo terzo episodio è una new entry, di cui non vi sveleremo il nome, ma che vi farà passare gli ultimi minuti in compagnia di una presenza a dir poco diabolica, dotata di un fascino pari soltanto al suo sadismo. Di sicuro avremo modo di ritornare su di lei nei prossimi due episodi…
In conclusione…
The Wolf Among Us va spedito per la sua strada, intessendo ad ogni episodio le fila di una trama che si fa sempre più avvincente e complessa. La differenza rispetto a The Walking Dead emerge chiara man mano che le due serie proseguono, con quella post-apocalittica che scava sempre più a fondo nell’animo umano, mentre l’avventura di Bigby e Snow White si preoccupa principalmente di raccontarci una bella storia, tenendoci incollati allo schermo e in spasmodica attesa di un altro assaggio.
Non deve dunque stupire o lasciare anche solo per un secondo delusi l’assenza di quello spessore visto poche settimane fa nell’avventura di Clem & co: le due serie sono, fortunamente, più diverse di quanto ci saremmo aspettati e a The Wolf Among Us spetta il compito di farci provare qualche brivido. Un compito svolto con egregia maestria.
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