Los Angeles – Annunciato durante l’ultimo Nintendo Direct, Kirby and the Rainbow Course appare all’occhio più attento come un minestrone di vecchie (ma buone) idee riutilizzate per mostrare al pubblico che sì, il gamepad di Wii U può servire a creare esperienze di gioco altrimenti impossibili, come avvenuto per il DS prima e per il 3DS poi. Pad alla mano, mi viene subito fatto notare che no, non è necessario guardare la televisione per giocare: il solo gamepad è necessario poiché tutto quello che avviene su schermo è controllato tramite touch screen. Ma allora, che senso ha mostrare sulla tv cosa sto giocando, perché non inserire piuttosto qualche funzionalità collaterale? La risposta è stata semplice: il gioco avviene sul gamepad, ma chi vuole può seguire senza problemi ciò che il giocatore sta facendo proprio sul televisore, senza tanti problemi. Intrattenimento di nuova generazione per uno o più persone, insomma.
Proprio per questo motivo, il titolo si basa su un’idea di gameplay estremamente semplice e già sperimentata su DS con Kirby e l’Oscuro Disegno, ovvero di utilizzare il pennino del gamepad per tracciare delle line su cui Kirby andrà a rotolare in maniera (quasi) automatica. La palla rosa di Hal Laboratory dovrà essere infatti stimolata tramite semplici tocchi per andare a destra o a sinistra e seguire quindi le linee tracciate dal giocatore nel corso del livello. Collezionabili, piattaforme e quant’altro andranno raggiunte o superate in questo modo e in nessun’altro, poiché tutti gli input del gamepad sono praticamente inutilizzati. Assente anche la capacità di Kirby di ingurgitare ed assorbire i poteri dei nemici, visto che l’unico attacco speciale da noi provato è stato quello relativo alla barra speciale posta al di sotto dell’energia: una volta riempita, potremo tenere premuto Kirby con il touch screen e vederlo ingrandirsi fino a diventare enorme, rilasciare la pressione e vederlo distruggere (quasi) tutto quello che incontra sul suo cammino.
Come variazione sul tema cardine, ho provato un livello in cui Kirby aveva assunto la forma di un carro armato, strutturato come gli shooter a scorrimento orizzontale tanto amati agli albori del videogioco. Il funzionamento era praticamente identico alla controparte classica, se non per un elemento fondamentale: l’attacco. A differenza del semplice rotolamento, Kirby in versione tank può colpire i propri nemici con un bel proiettile gigante, il tutto grazie al solo tocco della zona in cui si vuole colpire. Semplice, minimale e pacato; è questa l’atmosfera che si respira giocando Kirby and the Rainbow Course. Qualcosa di diametralmente opposto dal più recente Kirby: Triple Deluxe ad esempio, ma a suo modo unico e assolutamente necessario a Nintendo per far capire le potenzialità del secondo schermo di Wii U.
In quanto ad unicità, il titolo ne è zeppo non solo nel gameplay, ma anche nella componente grafica ed artistica. Scordatevi la “classica” grafica tridimensionale o la più recente stoffa, il cuore del nuovo Kirby è fatto di plastilina e batte più fiero che mai. Ebbene si, il titolo è completamente sviluppato secondo la nota tecnica della claymation, che vede la plastilina animata digitalmente per dare vita a mondi e personaggi. Non sappiamo purtroppo se Nintendo si stia avvalendo della tecnica classica (in stop motion) o di qualche escamotage grafico, ma vi possiamo assicurare che il risultato finale è da premio oscar.
Kirby and the Rainbow Course non è il solito Kirby, e questo potrebbe essere per molti un grande punto a sfavore, ma il Kirby necessario a Wii U per entrare nell’immaginario del grande pubblico, che ancora fatica a capire (per colpa di Nintendo stessa ndr) le potenzialità della console e del suo secondo schermo. Il problema però è che potrebbe essere troppo tardi, visto che il titolo è atteso per il 2015. Le premesse per un titolo di qualità, comunque, ci sono tutte.
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