Los Angeles – L’E3 2014 è finito da poco più di una settimana e, nonostante le pochissime ore di sonno, i numerosi pezzi scritti e un paio di voli che definire disastrosi è quasi riduttivo, ciascun componente della squadra E3 farebbe nuovamente le valigie per partire anche subito alla volta di Los Angeles. Peccato che manchino soltanto 11 mesi e mezzo all’edizione 2015 della fiera californiana – ebbene sì, stiamo già contando i giorni che ci separano dalla prossima trasferta intercontinentale. Per addolcire questa interminabile attesa non potevamo certo non presentare a voi lettori quelli che, secondo le nostre modeste (e ovviamente insindacabili, altrimenti spediamo Dix@n a casa vostra) opinioni, sono stati i titoli più indimenticabili, meritevoli e impressionanti di questa settimana di Kermesse losangelina. E sappiatelo, considerando la vasta mole di titoli presentati dalle varie Major in soltanto tre giorni di fiera, stillare un elenco dei migliori non è stata certo un’impresa facile. Fortuna che il quintetto di eroi aveva le idee chiare e, salvo un paio di accorate arringhe difensive, tutto sommato abbastanza concordi. Ecco dunque il meglio dell’E3 2014, ovviamente secondo GameSoul.it .
Ci sono cose che difficilmente si scordano. Una di queste, ad esempio, è incontrare Hideo Kojimaa pochi metri dal booth Konami, chiedergli con umiltà una foto di gruppo e magia, ti ritrovi nel cellulare la selfie dell’anno. Un’altra, invece, è assistere alla presentazione hands off del primo estratto di gameplay di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain. Una presentazione su cui potremmo spendere tonnellate di parole, che tuttavia riuscirebbero a fatica ad esprimere quella sensazione di magnificenza, stupore e perfezione videoludica che la mezzora trascorsa in compagnia dello staff di Kojima Productions ha trasmesso. Mettiamola così: doveste mai essere alla ricerca del Best of E3 2014, ora l’avete trovato…
“CdProjekt Red sta prendendo per mano la sua creatura portandola, passo dopo passo, all’apice del successo: siamo davanti ad uno dei pochi casi in cui si è disposti a concedere ai programmatori ognuno dei secondi in più che hanno richiesto per ottimizzare The Witcher 3 e dare alla community, in un modo eticamente correttissimo, un prodotto quanto più perfetto possibile…”
The Division è un progetto ambizioso e profondo, capace di mescolare un gameplay action raffinato in un contesto letterario che, per l’ennesima volta, catapulta chi gioca in un turbinio di emozioni da cui è difficile uscire. Il fanta-thriller di Tom Clancy ha le carte giuste al posto giusto, e vuoi per una giocabilità dalle meccaniche estremamente accessibili, vuoi per un comparto grafico davvero impressionante, colpisce al cuore già dalle prime sessioni.
Se tecnologicamente si vede un chiaro utilizzo delle risorse delle console next gen, anche le evoluzioni alle meccaniche di gioco testimoniano una totale devozione alla ricerca della simulazione perfetta. L’aggiustamento di bug secolari della serie, l’introduzione di una componente emotiva tanto in campo quanto negli spalti e, soprattutto, l’aggiunta del fattore “imperfezione” nel controllo di palla e nell’esecuzione delle azioni più delicate sono il primo segnale concreto di quella guerra che, da qui ad un paio di mesi, investirà l’universo videoludico.
Mai un FPS, per quanto infarcito di elementi RPG e MMO, era riuscito a catturarci in modo così immediato facendoci maledire l’IA ad ogni morte e successivo respawn. Il prodotto di Bungie si candida senza mezze misure al titolo di Best of Show, rubando la platea ad una concorrenza agguerrita e comunque di tutto rispetto che, pur non sfigurando, si inchina di fronte al multimilionario titolo dei produttori di Halo.
“FarCry 4 si conferma davvero uno dei titoli più interessanti della line-up next gen del Publisher francese. La battaglia silenziosa contro un villain folle e ancora una volta carismatico, unite ad un comparto grafico di prim’ordine e ad una giocabilità che eredita i tratti migliori dell’episodio precedente, lasciano presagire un bis di successo già dopo questa nostra fugace prima sessione di gioco. “
“Lo abbiamo provato, possiamo dirvi solo questo. Tra qualche giorno troverete la nostra anteprima!”
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“Assassin’ Creed: Unity ci lascia con molte certezze e qualche dubbio, seppure di discreta caratura, da fugare. Ad una grafica pulita e fluidissima, si accompagnano nuove features quali le esplorazioni all’interno degli edifici e l’accesso diretto alle missioni mediante la sola esplorazione dall’alto della mappa snellendo, e di molto anche, la macchinosità di un menù oramai anacronistico.”
“L’antipasto offerto in occasione dell’E3 ha mostrato delle novità che pur non brillando per quantità, promettono di rinvigorire una formula vecchia di anni, introducendo all’intero di un genere chiuso come quello dei picchiaduro delle meccaniche poco usuali e in grado di donare al titolo una varietà e una dinamicità tanto inaspettata quanto desiderata.”
“La vera novità sembra essere la Batmobile, che promette di donare al gameplay una dimensione tutta nuova, tra una città più grande ed esplorabile che in passato, modalità di combattimento su veicoli in grado di aumentare esponenzialmente il tasso di brutalità già ampiamente ai suoi massimi storici nella serie Arkham.”
“Tachicardia, battito irregolare, respiro corto e pelle d’oca su tutto il corpo: difficile trovare modo migliore per descrivere la prova odierna di The Evil Within. La nuova creatura di Mikami è una dichiarazione d’amore all’orrore incontaminato, un ritorno alle radici del male che abbandona inutili orpelli per colpire dritto nel centro, per insinuarsi sotto la pelle del giocatore e gelarne il sangue nelle vene.”
“Sunset Overdrive trasuda da ogni poro uno spirito dissacrante e punk rock , con i suoi salti, le sue esplosioni, e il suo arsenale di armi ed abilità tanto strambo, quanto bello da vedere, una sensazione condivisa con l’intero comparto grafico, già da ora ricco di personalità e dannatamente esagerato.”
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“The Order 1886 appare un gioco robusto e avvincente, che mescola il carisma dei propri personaggi ad una narrativa steampunk dal retrogusto vittoriano. I pregi elencati nei mesi antecedenti l’E3 trovano oggi una conferma inoppugnabile, anche se lo stesso discorso si applica ad un gameplay rodato ed estremamente giocabile, ma dalla patina leggermente anacronistica.”
“Super Smash Bros Wii U ci ha stupito non solo per l’aspetto grafico, ma anche per la completezza e per la mole di contenuti inserita al suo interno. La personalizzazione dei lottatori e le Amiibo costituiscono da sole uno degli aspetti più interessanti dell’esperienza, che mettono in moto così tante variabili da rendere il titolo una continua sorpresa sia per i neofiti che per i veterani della serie e del genere.”
“This War of Mine è un’ode decadente ai perfetti sconosciuti che la guerra fagocita e restituisce al mondo, quando e se è abbastanza generosa da lasciarne ancora traccia, come entità nuove, stravolte, diverse. E promette di essere la definitiva dimostrazione di come non servano budget clamorosi per offrire titoli in grado di strappare una lacrima, un’emozione, o di toccare le corde più intime dell’anima dei giocatori.”
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“Un plauso va certamente alla spiazzante scelta di schierarsi in battaglia contro il proprio illustre avversario in vesti ed armi del tutto nuove, affilate e pronte a far danni. La scelta non convincerà già da ora la fedele fanbase, ma almeno per il momento, Battlefield: Hardline sembra essere in grado di proporre quel fattore novità che gli amanti degli shooter online aspettavano da tempo.”
“Homefront: Revolution riesce a sovvertire lo scetticismo derivante dall’esistenza di un predecessore di scarso successo e dalla realizzazione a dir poco incerta. E’ troppo presto per emettere un giudizio definitivo ma intanto, in occasione di una vera “prova con mano”, ci sentiamo di dire che ci sono ottime premesse per vedere, se non un capolavoro, almeno un gioco piacevole che dia lustro al genere degli FPS.”
“Le urla provenienti dalla stanza dove abbiamo provato il tutto, un container in stile Alien rigorosamente buio come la notte, sono la testimonianza migliore del risultato raggiunto dal team di sviluppo, che non offre certo un comparto tecnologico capace di far gridare al miracolo ma regala un’esperienza che definire indimenticabile è riduttivo.”
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