News 13 Ago 2014

Assassin’s Creed Unity – Anteprima – gamescom 2014

La cadenza annuale di Assassin’s Creed ha finito, come era lecito aspettarsi, per danneggiare in parte la serie, sopratutto se consideriamo due episodi leggermente sottotono come Revelations (estremamente derivativo) e sopratutto Assassin’s Creed III (privo di un protagonista carismatico e con immensi problemi narrativi). Per fortuna il quarto capitolo ha risollevato le sorti, dando una decisa virata alla serie, che è salpata verso lidi più sereni grazie alla componente nautica dominante, una storia avvincente ed un personaggio, se non originale, quantomeno carismatico.

Ma la formula alla base è rimasta sempre la stessa ed è arrivato il momento di cambiarla. Senza stravolgere quello che è ormai uno dei brand più importanti del panorama videoludico odierno, Ubisoft ha saputo muoversi bene compiendo alcune scelte importanti: innanzitutto, come forse saprete, quest’anno sono due gli Assassin’s Creed in arrivo: uno su PS3 e Xbox 360 e l’altro su PS4, Xbox One e PC.
Il riscio di sovraesposizione della serie (già altissimo con un capitolo all’anno) è ora quasi paradossale, ma questa scelta ha delle motivazioni sensate: da una parte infatti c’è l’esigenza di rinnovare (compito che spetterà proprio a Unity e alla sua immensa Parigi) grazie alla potenza delle nuove console e del PC, mentre dall’altra troviamo comunque la necessità di rendere ancora accessibile la serie a quell’enorme utenza installata che non ha ancora fatto il salto verso la generazione di console successiva, (compito che spetterà ad Assassin’s Creed Rogue), collegando inoltre in un unico filone narrativo tutti i titoli dal terzo capitolo fino a quest’ultimo Unity.

Se a livello contenutistico le principali novità consistono nelle missioni secondarie in co-op e nelle incredibili dimensioni della Parigi rivoluzionaria, da un punto di vista del gameplay sono state annunciate molte novità che però purtroppo non è stato possibile provare di prima mano.

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Sembra strano infatti, eppure Assassin’s Creed Unity si presenta sullo showfloor della Gamescom (a poco più di due mesi prima dall’uscita) con un hands-off e quindi senza la possibilità di toccare con mano il lavoro svolto negli ultimi tre anni negli studi di Ubisoft.

La sezione di gioco mostrata si rivela comunque esemplificativa di tutte le novità dell’avventura di Arno: se infatti l’impostazione della missione è abbastanza classica, lo svolgimento nel concreto è diverso.
Il nostro obiettivo è Sivert, un criminale che Arno deve uccidere, ma per eseguire l’esecuzione il nostro assassino ha diverse scelte per infiltrarsi dentro Notre Dame e concludere la missione. Il concetto chiave del nuovo assetto della serie è creare opportunità: ogni obiettivo può essere raggiunto in molti modi e ce ne sono stati presentati alcuni. Ad esempio è possibile origliare le conversazioni di alcuni personaggi nella piazza per scoprire ingressi alternativi e le collocazione delle chiavi per le vie d’ingresso. Una volta trovato l’obiettivo bisogna pedinarlo e i detrattori della serie potrebbero quasi mettersi a ridere: nessuno ne può più degli infiniti e ripetitivi pedinamenti di Assassin’s Creed. Poi però avviene la magia: Arno si china e finalmente dopo ben sette capitoli il nostro personaggio è in grado di muoversi furtivamente attraverso le vie di Parigi, pronto a scagliare una bomba fumogena che lo copre mentre abbatte e deruba il nemico.

Ma l’ingresso da cui lo sviluppatore vuole entrare ha bisogno di un’altra chiave ed ecco quindi che ci si ributta nella folla per individuare un altro obiettivo. La mimetizzazione nella piazza è ora più credibile, vuoi per la differenza cromatica meno evidente tra l’assassino e la cittadinanza o vuoi per l’immenso numero di persone presenti su schermo. La resa grafica della folla è impressionante, anche se non è raro vedere delle texture che si aggiornano in ritardo.
Ripresa la missione vediamo Arno infiltrarsi in una casa, ovviamente senza caricamenti e senza quella presa per i fondelli del terzo capitolo dove gli interni erano solo dei passaggi: in Unity intere sezioni di gameplay si svolgono in case e negozi che troverete in giro per la città ed è superfluo sottolineare come in queste sezioni la nuova modalità stealth si riveli essere un vero e proprio toccasana.

Una volta dentro la cattedrale, il gameplay mostra un gioco che è cambiato ben poco, con brevi sezioni di parkour e dopo qualche pedinamento e qualche nascondiglio nel fieno (sì, dentro la cattedrale) si arriva all’uccisione di Sivert all’interno di un confessionale, con una bella lama nel cervello.

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Difficilmente ci si poteva aspettare dei cambiamenti in più rispetto a quelli apportati: si tratta comunque di una serie che non dà alcun cedimento nelle vendite e nei cuori dei fan e che pertanto giustifica il conservatorismo di Ubisoft. Fa comunque piacere vedere come le nuove dinamiche (stealth e il nuovo sistema di parkour velocizzato) abbiano arricchito il gameplay. Tutti questi elementi però scompaiono improvvisamente in secondo piano nel momento in cui si sale su un palazzo e si dà un’occhiata al panorama dall’alto: la visuale è semplicemente mozzafiato e graficamente ineccepibile.

Il panorama è semplicemente mozzafiato e graficamente ineccepibile

Poco più di due mesi ci separano quindi dal 28 ottobre, giorno in cui vedremo se la Rivoluzione di Assassin’s Creed Unity, oltre che ad essere ricostruita fedelmente a livello storico, è anche dilagata nel DNA della serie. I più maliziosi potrebbero lasciarsi andare a dietrologie infinite sul perché Ubisoft non abbia reso possibile provare Unity al grande pubblico (del resto Far Cry 4, sempre di Ubisoft, esce a novembre ed è qui giocabile in fiera in tutto il suo splendore) e il precedente di Watch Dogs non è incoraggiante. Sperando però che Unity non condivida la stessa sorte non ci resta che attendere ancora un po’ per addentrarci nei vicoli di Parigi, pronti a scatenare la Rivoluzione su PC, PS4 ed Xbox One.

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