News 14 Ago 2014

Mortal Kombat X – Anteprima – gamescom 2014

Colonia – Tutto si può dire di NetherRealms, tranne che quest’anno non facciano le cose con i guanti. Magari questo assioma non vale per tutti i lavori dello sviluppatore americano (Injustice e alcuni episodi recenti di Mortal Kombat, incapaci di replicare il carisma squisitamente gore della serie e privi dello stesso mordente). Ma dopo aver assistito al torace di SubZero che esplode per mano di uno Sorpion che, non contento, affetta pure la faccia dello sventurato cugino mettendone in bella mostra una porzione di cervello beh, inizi a pensare di essere di fronte al titolo che più di tutti si guadagna la classificazione per adulti.

L’ultimo genito dela leggendaria saga nata nelle sale giochi e poi, in un secondo momento, convertita per console domestiche (dove ha raggiunto un successi pari, se non addirittura maggiore) incarna tecnicamente un reboot del’episodio originale, arricchito ovviamente di nuovi personaggi, scenari e tecniche inedite. Mortal Kombat arriva a quota 10, come oggettivamente suggerito dal titolo, ma pur reinventandosi e reinterpretando gran parte delle dinamiche di gameplay si configura già da questo hands on come una prova d’amore del team di sviluppo nei confronti di un fandom oceanico, un collettore delle migliori idee di un decennio abbondante di onoratissima carriera filtrato con l’occhio esigente della next generation. Un Mortal Kombat del tutto nuovo, insomma, ma mai come ora vicino allo spirito originale della creatura di Ed Boon.

MKX (1)

Chiariamo subto ogni dubbio: la sostanza di Mortal Kombat è rimasta invariata in questa nuova declinazione, e può essere riassunta semplicemente nel far male all’avversario prima che lui lo faccia a noi. E ovviamente, nel peggior modo possibile. Le meccaniche puramente combat non hanno subito variazioni eccessive dagli ultimi esponenti della serie, esclusion fatta per la possibilità di utilizzare determinati elementi di scena come arma melee da scagliare contro il nostro avversario o con cui colpirlo, stordendolo per una manciata di istanti. Gli oggetti sfruttabili a proprio vantaggio per l’attacco sono dei più disparati: rami (nel caso si scelga la foresta come scenario), cadaveri appesi, scatole e un altra dozzina di diavolerie affini. Inoltre è possibile sfruttare appigli a cui agganciarsi, superfici oblique da sfruttare per saltare sopra il capo del nemico e vere e proprie liane con cui colpire in velocità.

La prova odierna ci ha permesso di fare la conoscenza (e di provare in prima persona) di due nuovi personaggi: D’Vorah, ibrido umanoide-insetto particolarmente letale nel ravvicinato, e Cassie Cage, avvenente fanciulla nata dal’unione del leggendario Johnny Cage e Sonya Blade. Questi si affiancano ai già annunciati Kotal Kahn (nuovo imperatore del’Otherworld) e Ferra/Torr, le cui reminiscenze con il Master Blaster di Mad Max 3 si sprecano. Non poteva mancare anche uno scenario inedito, una giungla rigogliosa percorsa da un fiumiciattolo: rami e liane, inutile dirlo, forniscono un vantaggio offensivo un più nel caso siate abbastanza veloci ad utilizzarli.

MKX (1)

Particolare enfasi è stata posta sulla novità di peso di MKX: la possibilità di scegliere tra tre “charachter variation“, ossia strategie di gara diverse per ciascun personaggio. Selezionato il nostro eroe, potremo dunque decidere se optare per un approccio a forza bruta, piuttosto che uno basato su armi melee o poteri speciali: difficile generalizzare, vista l’enorme diversificazione dele skill dei combattenti presenti.

Scorpion, ad esempio, offre la variante Ninjitsu, che gli permette di portare in combattimento due affilatissime katane. Con Inferno può invece richiamare un demone dal sottosuolo con cui colpire o bloccare temporaneamente l’avversario; Hellfire, invece, amplifica esponenzialmente gli effetti delle skill legate al fuoco. Discorso analogo per SubZero: Unbreakable lo equipaggia con uno scudo con cui bloccare o ribattere i colpi avversari, Cryomancer amplifica i danni degli attacchi a base di ghiaccio e GranMaster, oltre a renderlo più potente, gli permette di creare un proprio clone ghiacciato da scagliare contro l’avversario – che, avesse mai l’insana idea di colpirlo preventivamente, si ritroverà gelato.

MKX (4)

L’analisi delle possibili variazioni è poi proseguita presentando altri due personaggi leggendari, Raiden e il redivivo Kano. Il signore delle tempeste presenta le varianti Displacer, maggiormente orientata alle tecniche del teletrasporto e affini, Master of Storms, che gli permette di piazzare letali trappole elettriche, e Thunder God, che rende più efficaci gli affondi a base di “scosse”. Kano, dal canto suo, risponde con Cybernatic, Commando e CuttThroat, che rispettivamente gli permettono di usare diverse armi, ne amplificano la potenza degli attacchi diretti e lo rendono estremamente letale nelle prese al suolo, con le quali può persino bloccare un attacco avversario.

Pad alla mano, la diversificazione del gameplay che deriva dalla variazione prescelta è evidente: la cosa si nota subito in personaggi come Scorpion e Raiden, dove le alternative sono particolarmente marcate, ma anche su altri personaggi (come D’Vorah) basta poco per accorgersene. C’è dunque un pizzico di tatticismo nell’approccio alla gara: a seconda dell’avversario che ci troveremo davanti, sia esso una persona in carne ed ossa o un bot controllato da CPU, il giocatore potrà decidere come affrontare la sfida, magari cercando di far combaciare gli aspetti vincenti di ciascuna variante con i punti deboli avversari. Il che, vale la pena sottolinearlo, arricchisce con poco un gameplay già di per sé convincente, che fa della frenesia e del tempismo i propri dogmi principali.

MKX (2)

Mortal Kombat X vive a cavallo tra il futuro e il passato della serie, e prende il meglio da entrambi.

Graficamente, riconfermiamo l’impressione positiva scaturita dalla visita in quel dell’E3: ottimi i modelli, fluidissime e puntuali le animazioni, eccellente il livello di dettaglio tanto dei personaggi quanto degli scenari. Scenari che appaiono vivi e dinamici, con elementi in perpetuo movimento la cui valenza non si esaurisce alla fine estetica ma, al contario, convergono nella parte attiva del gameplay. Mortal Kombat X sarà disponibile per PS4, PS3, Xbox 360, Xbox One e PC in un non meglio precisato mese del 2015. Già da queste prove è emersa la volontà degli sviluppatori di ricreare un titolo frenetico, violento al limite dell’eccessivo – al punto da strappare sonore risate in corrispondenza delle fatality più gore. Mortal Kombat X vive a cavallo tra il futuro e il passato della serie: e così su due piedi, sembra attingere alle cose migliori di ambo le parti.

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