Colonia – Tra i vari appuntamenti della gamescom 2014 non potevamo mancare a quello con Tecmo Koei che ci ha fatto mettere le mani su due titoli di prossima uscita, Samurai Warriors 4 e Warriors Orochi 3 Ultimate. Entrambi i giochi sono gli eredi di due fortunate serie made in Japan e trovano la loro naturale evoluzione con le potenzialità offerte dalle attuali capacità delle console current-gen. Ad ogni modo, abbiamo provato questi due classici esempi di musou, frenetici e caotici come pochi, e leggete pure cosa ne abbiamo tratto.
Partiamo con Samurai Warriors 4, il titolo fantastorico di azione tattica ambientato in Giappone durante l’epoca Sengoku. Teoricamente, i 55 personaggi sbloccabili presenti all’interno del gioco sono ispirati a figure storiche realmente esistite, tuttavia ai fini della serie son stati investiti di poteri sovrumani e di un background un po’ più pittoresco. Seguendo, perciò, date ed eventi accaduti circa 500 anni fa, Samurai Warriors 4 ci trasporterà sul campo di battaglia ai comandi di una delle figure leggendarie che avremo modo di impersonare. Il nostro intervento sarà provvidenziale, ad esempio, per conquistare un castello o per spazzare via interi eserciti nemici ed il tutto avverrà ricalcando i principi basilari di ogni musou, hack n’ slash in stile giapponese: in pratica, affronteremo valanghe di soldati che si scaglieranno come maree sulla nostra fortissima arma. In effetti, l’impressione dominante è di essere quasi onnipotenti ad ogni nostro colpo inferto all’armata avversaria, poiché Samurai Warriors 4 non è di certo un gioco che avanza delle grosse pretese e l’unico fine che possiede è quello di far divertire il giocatore senza che quest’ultimo si crucci più di tanto con strategie troppo elaborate.
Nonostante la componente tattica sia comunque presente, è possibile attraversare i 45 livelli e ben 65 scenari differenti semplicemente compiendo combo ed attacchi finali sempre molto spettacolari e cruenti. Se, invece, si vuole adottare uno stile di gioco un po’ più “pensato”, si può scegliere di impartire ordini al proprio compagno per tessere dei piani più raffinati. In fin dei conti, però, a nostro parere è molto più divertente gettarsi nella mischia.
Nella nostra prova abbiamo scelto di usare Nobunaga Oda, l’oscuro conquistatore del Clan Oda, e la nostra missione aveva come obiettivo quello di uccidere gli ufficiali di una fortezza nemica al fine di poterla conquistare. Il gioco possiede quattro livelli di difficoltà, ma abbiamo preferito scegliere un approccio facile, in quanto a difficoltà più elevate il titolo può divenire davvero ostico. Generalmente, una missione può essere completata a diverse condizioni: possiamo, ad esempio, terminare il generale nemico, oppure possiamo impedire che gli ufficiali avversari scappino dal campo di battaglia e così via. Noi abbiamo optato per lanciarci verso il comandante del forte e ci siamo imbattuti nelle meccaniche classiche dei musou, affrontando di volta in volta i nemici in aree labirintiche circoscritte ed articolate in modo sequenziale. Ne deriva che per giungere al boss finale abbiamo dovuto combattere brutalmente in numerose zone dove non potevamo passare alla successiva a meno che non eliminavamo chiunque ci sbarrasse la strada.
Particolarmente utile è stato l’uso delle nostra guardia del corpo, strategicamente disposta lungo il livello per attirare l’attenzione su di sé, eppure una simile tattica sarebbe potuta risultare un azzardo, in quanto alla morte di un personaggio può corrispondere effettivamente il game over. Per sopravvivere, abbiamo dovuto alternarci tra i due protagonisti e massacrare ogni oppositore, facendo attenzione a non perdere la nostra preziosissima vita.
Comunque sia, in Samurai Warriors 4 saranno presenti 4 modalità: Story, Free, Chronicle e Dojo. La modalità principale, naturalmente, è la “Story” in cui seguiremo l’unificazione del Giappone e le vicende di ogni fazione. Nella modalità libera avremo la possibilità di scegliere un personaggio ed affrontare uno scenario preventivamente completato nella modalità storia. Nel Chronicle Mode, invece, avremo l’opportunità di creare un nostro Samurai-Ronin completamente personalizzabile con cui combattere per la conquista del Sol Levante. Infine, nel Dojo potremo modificare gli eroi e visualizzare i nostri successi. Per chi volesse cimentarsi nelle battaglie online, è prevista anche una modalità in cui potersi scontrare con gli altri giocatori provenienti da tutto il mondo.
Samurai Warriors 4 sarà disponibile dal 24 ottobre su PS4, su current-gen per la prima volta nella storia dei Samurai Warriors, ma vedrà la luce anche su PS3 e PS Vita. Grazie alle funzionalità di cross-play, potremo divertirci per una sessantina di ore avvicendandoci tra console portatile e console casalinga.
Ora, però, arriva il turno di Warriors Orochi 3 Ultimate, una versione espansa e migliorata di Warriors Orochi 3. Rispetto alla sua versione originale del 2011, Ultimate aggiunge una nuova storia che estende quella principale, alcuni nuovi personaggi e delle nuove modalità.
Per chi non fosse a conoscenza di cosa sia Warriors Orochi, in pratica è un cross-over principalmente tra Dynasty Warriors e Samurai Warriors, i musou di punta di Tecmo Koei, senza tralasciare anche i mondi di Ninja Gaiden, DoA, Soulcalibur e Bladestorm. La scusa per generare la fusione narrativa tra tutti questi universi è offerta dalla presenza di un demone di nome Orochi che, per suo diletto, ha aperto una spaccatura temporale la quale ha portato nella sua dimensione i migliori combattenti del mondo antico cinese e giapponese. Tuttavia, i piani di Orochi sono andati in fumo nel momento in cui i guerrieri, invece di combattersi tra loro, si sono alleati per spazzarlo via e per tornare finalmente alle loro vite reali. In Warriors Orochi 3 i giocatori si son trovati a dover affrontare nuovamente l’armata demoniaca, mentre in Ultimate avranno a che fare con pericolosi tradimenti e conflitti intestini.
Nel gioco ci saranno 145 personaggi sbloccabili di cui 9 saranno nuovi ed includeranno personalità del calibro di Kasumi da DoA e Sophitia da Soulcalibur. La storia si articolerà attraverso 51 livelli e 178 scenari ed i finali saranno multipli e basati sugli esiti delle azioni compiute dai giocatori. Se le 40 ore per completare la modalità Story non dovessero bastarvi, in Warriors Orochi 3 Ultimate saranno presenti anche altre modalità come la “Free” analoga a quella di Samurai Warriors 4, oltre che alla “Unlimited” in cui dovremo guidare un gruppo composto da 5 eroi attraverso numerosissimi campi di battaglia sempre più difficili fino al raggiungimento del boss finale, Konton. Nella modalità “Duel”, invece, potremo gettarci in battaglie 3 vs 3, mentre in quella “Musou Battlefields” avremo addirittura la possibilità di personalizzare gli scenari per poi scambiarli con gli altri giocatori. Qualora voleste cimentarvi nelle imprese a fianco di un altro giocatore, in Warriors Orochi 3 Ultimate potrete svolgere la modalità “Story” in co-op con un altro amico, oppure potrete decidere di battervi in un 1 vs 1 nella modalità “Duel”.
Noi abbiamo potuto misurarci in un duello 2 player versus e, come da tradizione, il gameplay non l’abbiamo trovato differente da quello dalle serie Warriors e ricalca così le linee di principio dei musou tradizionali.
Warriors Orochi 3 Ultimate uscirà il 5 settembre 2014 ed arriverà su PS4, Xbox One, PS3 e PS Vita.
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Traendo le somme, Samurai Warriors 4 e Warriors Orochi 3 Ultimate portano anche su current-gen due franchise giapponesi apprezzati sia dal popolo nipponico che da quello europeo ed americano, senza lasciare i lidi di PS3 e PS Vita. La comoda funzione cross-play di Samurai Warriors 4 ci permetterà di vivere un’esperienza nell’epoca Sengoku a 360°, nel puro stile musou giapponese, mentre la versione Ultimate di Warriors Orochi 3 ci offrirà delle ore in più rispetto all’originale per scoprire cos’è successo agli eroi della coalizione dispersi nella dimensione parallela creata dal malvagio demone.
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