Avevamo potuto dare uno sguardo a Dragon Ball Xenoverse già a Colonia durante la scorsa Gamescom 2014, ma la nostra redazione si è recata a Milano all’evento organizzato da Bandai Namco alle porte della Games Week per poter finalmente mettere alla prova il prossimo nato in casa Dimps. L’erede naturale dei picchiaduro della serie Budokai cerca di rinnovarsi con una formula in grado di attirare sia i vecchi amanti della serie manga creata da Toriyama che i nuovi: attraverso un espediente narrativo, Xenoverse presenta un nuovo arco inedito in cui non ci caleremo più nei panni del solito eroe leggendario di turno, ma impersoneremo noi stessi ed il personaggio chiave altro non sarà che un avatar creato da un semplice ed ampio editor. In pratica, Dimps ha cercato di tradurre le volontà di quelle migliaia di appassionati che da sempre hanno sognato di vivere il mondo di Dragon Ball senza dover necessariamente giocare il ruolo di Goku, Vegeta, Gohan o Piccolo.
In Xenoverse verranno introdotti due nuovi antagonisti, Mira e Towa, i quali sono mossi dall’intenzione di accumulare quanta più energia temporale possibile per divenire i padroni indiscussi dell’universo. Se Towa, provenendo dal mondo demoniaco, com’è prevedibile non si farà molti scrupoli, Mira invece sarà una creatura artificiale con l’unico obiettivo di divenire l’essere più potente del creato. Grazie ai loro poteri, i due saranno in grado di alterare il corso del tempo così come lo conosciamo e di stravolgere completamente le epiche battaglie a cui abbiamo assistito da ragazzini. Il canone prenderà così una nuova piega e qui entrerà in gioco Trunks il quale, con l’aiuto del drago Shenron, chiamerà noi – il nostro personaggio – a risolvere l’immensa situazione caotica. Ed ecco che il nostro avatar farà capolino nelle lotte famigerate, divenendo l’ago della bilancia di questo pericoloso conflitto.
Stando a quanto affermato da Dimps, le combinazioni con cui potremo personalizzare il nostro personaggio saranno centinaia, in modo tale da dar vita sempre ad un avatar unico. In più, nell’editor potremo scegliere a quale delle cinque razze appartenere: umani, saiyan, boo, namecciani o freezers. Ogni razza avrà un proprio bonus capace di influenzare le dinamiche sul campo di battaglia. Ci sarà la razza che avrà una maggiore resistenza o magari quella in grado di rigenerarsi lentamente. Insomma, ce ne sarà per tutti i gusti, almeno da questo punto di vista.
Ci è stato mostrato anche il Sistema del Maestro, uno stratagemma grazie al quale potremo scegliere da chi apprendere le tecniche da usare successivamente negli scontri. Ad esempio, scegliendo Goku come sensei avremo accesso alla classica onda energetica, mentre se sceglieremo Piccolo utilizzeremo il raggio demoniaco e così via. La scelta del maestro influirà anche su alcune animazioni nel corso dei combattimenti, poiché il sensei comparirà alle nostre spalle nel momento in cui useremo la tecnica da lui appresa e ci aiuterà concretamente.
Tra uno scontro e l’altro potremo riposarci a TokiToki City, un player hub in cui riunirsi con tantissimi giocatori da tutto il mondo. All’interno della città potremo relazionarci con gli altri compiendo un numero elevato di posture, alcune delle quali molto divertenti. A noi ci è stato mostrato il classico balletto della squadra Ginew con tanto di posa finale. Ma a prescindere da questi siparietti da commedia manzai che potrebbero interessare o meno gli amanti del mondo giapponese, nell’hub potremo scegliere di batterci con gli altri utenti al fine di guadagnare reputazione e tante monete. Nella modalità World Tournament, in effetti, potremo scontrarci con i nostri avversari ed ottenere punti in classifica per dimostrare a tutti di essere i combattenti più forti in assoluto. Qualora non volessimo partecipare attivamente alle battaglie, potremo semplicemente decidere di essere spettatori dello scontro di qualcun altro.
Come novità del giorno, Dimps ci ha svelato che nel roster di selezione dei personaggi avremo anche protagonisti provenienti da Dragon Ball GT, infatti oggi ci è stato introdotto Goku Super Saiyan 4. Inoltre, tutti coloro che preordineranno il gioco, avranno accesso al metalcase, due abiti da battaglia dorati ed argentei ispirati alle divise dell’esercito di Freezer e, soprattutto, a Vegeta Super Saiyan 4. Quest’ultimo bonus sarà esclusivo del pre-order e non sarà possibile ottenerlo successivamente in alcun modo.
Ma venendo alla prova vera e propria del gameplay, in realtà, la sostanza di Xenoverse non mostra ulteriori novità rispetto ai precedenti. Nel nostro match demo ci siamo battuti in un classico Goku vs. Vegeta con le loro rispettive tecniche e lo scontro ci ha trasmesso sia tanta energia che molta frustrazione, dovuta principalmente alla scomoda telecamera che in un 1 vs. 1 deve decidere di seguire entrambi i giocatori, finendo talvolta per penalizzare uno dei due. Negli scontri in locale, in effetti, la visuale meriterebbe qualche miglioramento in più, mentre non abbiamo avuto modo di affrontare l’intelligenza artificiale anche se possiamo presumere che un tale problema possa essere assente nella modalità 1 vs. CPU.
I controlli, relativamente troppo macchinosi e complessi, li abbiamo trovati un pochino scomodi, ma di certo non hanno impedito alla battaglia di andare avanti per svariati caldi minuti. È naturale che non avendo avuto un tutorial o una soddisfacente introduzione veloce ai comandi la nostra esperienza è stata sicuramente influenzata da questo punto a nostro sfavore. Coloro i quali non sono nuovi ai Budokai potranno ricordare con più semplicità alcune interessanti combo che potrebbero risultare decisive nell’aggiudicarsi il round finale della vittoria. Premendo il dorsale destro, a patto di avere abbastanza energia, potremo scegliere di scagliare la nostra mossa devastante. Gli altri tasti invece sono associati alla schivata, al balzo in avanti o indietro, alla parata, ai pugni e calci ed al recupero energia.
Quanto al comparto grafico, invece, c’è da dire che non è così che ci si aspetta un gioco su current-gen. Il fatto che il titolo sia su multipiattaforma e debba adattarsi anche a sistemi meno potenti di PS4, Xbox One e PC può sicuramente essere la causa di un antialiasing e v-sync un po’ datati, ma ciò non può essere di certo una giustificazione. Nonostante le animazioni siano molto fluide e le palette di colori sgargianti trasmettano una grande energia, non c’è un effettivo e strabiliante balzo grafico in avanti rispetto ai predecessori, tranne se parliamo delle animazioni dei volti resi estremamente più espressivi. Il dettaglio dei protagonisti rimane comunque di ottimo livello ed il cell-shading aiuta a rievocare perfettamente le atmosfere del famoso anime. Un punto interessante da menzionare è sicuramente l’impatto ambientale che hanno le nostre mosse sul mondo di gioco: ogni tecnica devastante può effettivamente spazzare via intere montagne o creare solchi sul terreno, anche se questi ultimi scompaiono dopo pochi secondi.
Ad ogni modo, traendo le somme, è la prima volta che un videogioco su Dragon Ball sbarca su così tante piattaforme. Xenoverse uscirà il 13 Febbraio 2015 su PS4, PS3, Xbox One ed Xbox 360, mentre su PC – Steam arriverà a partire dal 17 Febbraio 2015. Oltre ai bonus pre-order, Bandai Namco ha annunciato l’esistenza di una Collector’s che avrà il nome di Trunks’ Travel Edition. In questa edizione da collezione sarà contenuta una statuetta di Trunks di 25cm d’altezza e colorata allo stato d’arte.
Commenti