News 29 Nov 2014

LEGO Batman 3: Gotham e oltre – Recensione

Nella vita di tutti i giorni, nonostante il lavoro che facciamo o le responsabilità che ci pesano sulle spalle, può succedere di imbattersi in un qualcosa che in una frazione di secondo ci riporti a quando eravamo bambini. Un qualcosa in grado di regalarci l’entusiasmo, e soprattutto lo sguardo illuminato, di quando eravamo piccoli e spensierati, ed assaporavamo un piccolo pezzo di felicità (che rapportato a quei giorni, ce li rendevano i migliori della nostra vita). Beh, la maggior parte dei titoli legati al brand LEGO, ha sempre avuto un pizzico di questa magia, che col tempo è andata aumentando man mano con i vari episodi appartenenti alla serie.

Il titolo che “ufficialmente” è da considerare il predecessore di quello odierno, è chiaramente LEGO Batman 2: DC Super Heroes, che già ai tempi dell’uscita sorprese non poco grazie alle novità che si portava dietro, ma ciò non significa che i titoli successivi e dedicati ad ad altri spin-off (differenti dall’uomo pipistrello) non siano stati da meno, anzi, il brand si è sempre migliorato di volta in volta.

Potrà quindi il Cavaliere di Mattoncini Oscuro portare ad un livello ulteriormente più alto questa fortunata saga? Non ci resta che avvolgerci nel nostro mantello e buttarci a capofitto nell’azione. Flettiamo i muscoli, e siamo nel vuoto… (ehm… no… forse ho sbagliato supereroe…)

Avete presente quando la gente non si fa mai i fatti propri e cerca in tutti i modi di rovinarti la giornata? Beh, immaginate che al posto di “la gente” ci sia Brainiac, famoso villain di Superman (che per comodità immagineremo con il volto di James Masters), e che al posto della nostra giornata, ovvero quella di un singolo individuo, ci sia quella dell’intera popolazione terrestre, che ignara di quanto stia accadendo poco oltre l’atmosfera, continua nelle sue azioni futili ed abitudinarie…

Sulla Terra quindi, è una giornata normalissima, e come ogni santo giorno il Joker trama macchinosi piani insieme ai suoi colleghi criminali; piani che il Dinamico Duo cerca in qualunque modo di sventare prima che arrivino a compimento. Così, mentre tutta la Justice League è impegnata a sventare un attacco direttamente all’interno di WatchTower, Brainiac può agire indisturbato, portando sotto il suo controllo mentale tutte le Lanterne, e proseguendo nel suo diabolico piano di collezionare tutti i mondi dell’universo…

Ma qualcosa va storto. Alcuni dei componenti delle due fazioni in lotta vengono colpiti dagli anelli del potere delle Lanterne, e ne vengono stranamente condizionati. Nonostante Brainiac sia costretto a modificare leggermente le sue mire, il pericolo per la Terra non è ancora passato. Che sia questo il momento per una temporanea alleanza tra supereroi e supercattivi? Certo che sì, anche perché una minaccia contro l’intero pianeta toglierebbe un po’ il divertimento a tutti quanti, non vi pare? Ma la domanda più importante è un’altra: quanto potranno resistere i nervi dei buoni a collaborare con un Joker dolce ed affettuoso? A voi e ad i posteri l’ardua sentenza.

Con il passare degli anni, e quindi con il susseguirsi dei titoli, il brand LEGO ci ha sempre abituati ad avere un numero importante di cose da fare all’interno dei suoi giochi, cose che nella maggior parte dei casi sono collegate al recupero dei vari mattoncini dorati od ai gettoni personaggio sparsi per i livelli giocabili. Di conseguenza ci risulta normale avere a disposizione un roster piuttosto fornito, ma se dobbiamo essere sinceri, questa volta stiamo letteralmente esagerando! Più di 150 personaggi del mondo DC, ognuno con i propri poteri e le proprie abilità, pronti (si fa per dire) ad entrare in azione principalmente nella modalità Gioco Libero del titolo, e tra cui sicuramente troverete il vostro eroe/villain preferito.

Con delle premesse del genere, viene naturale pensare quindi che il nuovo titolo possegga una longevità altissima, e sarebbe così se non fosse per il quasi imbarazzante livello di difficoltà al quale si è costretti a giocare. Pochi punti o enigmi infatti vi faranno perdere tempo nei livelli di gioco, e nella maggior parte delle volte, tutti i vostri problemi si risolveranno usando il personaggio/costume giusto al momento giusto.

Tra le novità del titolo, una ha il superpotere di renderci sia felici che enormemente delusi allo stesso tempo, ovvero l’introduzione dei season pass anche nel brand dedicato ai nostri mattoncini preferiti. Felici perché chiaramente la presenza di un season pass significa che ci saranno (ed in parte già ci sono) contenuti aggiuntivi per il nostro gioco prediletto, ma anche delusi, perché vuol dire che anche i nostri eroi di plastica si stanno facendo corrompere da questa filosofia legata ai DLC a pagamento, di cui sicuramente non discuteremo in questa sede.

È alquanto lapalissiano e prevedibile che le meccaniche di base dell’odierno titolo della longeva e redditizia serie LEGO, non siano cambiate né quasi minimamente modificate. Del resto, quando una miscela riesce a funzionare così com’è, a fare modifiche eccessivamente pesanti ed invasive si corre il rischio di snaturarla, e non sempre è un bene. Il titolo quindi resta il classico action game che tutti (credo) conosciamo, e che bene o male abbiamo assaporato in passato nelle sue precedenti edizioni. Il qui presente terzo spin-off dedicato a Batman infatti, riprende esattamente la formula del suo diretto antenato, eliminando nel contempo gli elementi di crafting che invece abbiamo trovato nell’ultimo episodio tratto delle opere di Tolkien, LEGO Lo Hobbit.

Come sempre, le modalità principali che ritroverete nel titolo sono due, la modalità Storia e quella di Gioco Libero. La prima vi farà attraversare la trama principale del titolo facendovi usare un party di personaggi predefinito dal sistema, mentre la seconda, che sarà disponibile solo dopo aver completato i livelli nella modalità precedente, vi permetterà di utilizzare qualsiasi personaggio sia a vostra disposizione nel roster.

Sempre dopo aver completato la modalità Storia, integrate nell’hub di gioco principale (che comprende praticamente BatcavernaWatchTower e la Sala della Lega della Giustizia), troverete tutte le varie diramazioni per le cose “accessorie” presenti nel titolo, come per esempio la creazione dei personaggi personalizzati, lo pseudo-negozio dove sbloccare i mattoncini rossi, etc. Tra questi, troverete anche la novità principale della categoria, ovvero la possibilità di raggiungere direttamente, tramite degli appositi portali, i pianeti visitati durante i vari livelli (cosa che però non aggiunge niente di eclatante alla già presente struttura di gioco).

La giocabilità è come sempre a livelli altissimi, ed è molto facile in effetti perdersi nella magia del gioco, cadendo in quei classici buchi spazio-temporali che solo noi gamer possiamo capire. Il divertimento è assicurato praticamente per tutto il titolo, ivi compresi i titoli di coda, che personalmente ho trovato indiscutibilmente geniali. Oltre a varie chicche da intenditori sparse qua e là, il gioco offre inoltre un livello aggiuntivo (quello bonus, giusto per intenderci), ambientato all’interno della serie tv di Batman del 1966, che tra l’altro spiega in maniera piuttosto ovvia il perché delle fattezze di Adam West adottate per tutti i cittadini in pericolo che dovrete trarre in salvo.

Altra feature degna di nota sono di sicuro le divertenti sezioni in stile shooter, dove con una navicella spaziale o più semplicemente con uno dei supereroi in grado di volare, dovremo affrontare dei livelli con una dinamica molto simile a quella di Resogun (che spero tutti conosciate, visto la sua diffusione grazie al PS Plus). Con intermezzi del genere, il gioco riesce a spezzare la linearità dell’action game, variando l’effettivo “da fare” che spetta al giocatore, e rinnovandone così l’attenzione. Utilissimo anche il poter cambiare velocemente i vari costumi per i personaggi che li possiedono (Batman, Robin, Joker, etc.), cosa che facilita e velocizza quindi l’uso dei vari poteri necessari per proseguire nei vari livelli, e che può essere attivata sia dalla ruota di scelta rapida, che con la semplice pressione dei grilletti del pad.

Come da tradizione infine, il multiplayer (locale) sfrutta il sistema dinamico per gestire lo split-screen, che ormai da qualche episodio assolve perfettamente il compito che gli è stato assegnato durante le sessioni con due giocatori.

Graficamente il titolo non ha nulla da invidiare ai suoi vecchi cugini, anzi, c’è da dire che alcuni punti del gioco sono talmente ben fatti che potrebbero tenere testa a produzioni di altri livelli. La resa “plastica” degli oggetti e dei personaggi in gioco è sicuramente ottima, e non si discosta dagli standard qualitativi che la serie ci ha sempre assicurato. Per una volta però in un titolo di questo genere, le caratteristiche puramente estetiche non sono le principali protagoniste del settore tecnico, e non attraggono tutte le attenzioni del giocatore, che con nostro (ndr: mio soprattutto) piacere, sono state dirottate altrove…

Il comparto audio del titolo infatti, poteva essere semplicemente nella norma, poteva restare a far parte dei soliti ignavi che non migliorano né peggiorano l’esperienza videoludica, ma grazie anche alle musiche contenute nella colonna sonora del gioco, non è stato così. I temi principali di molti supereroi, spesso vintage e tratti perfino dai vecchi telefilm che passavano sulle reti televisive italiane negli anni ’80, ne fanno un contenitore di vecchi ricordi, ai quali non si può negare un dolce sorriso, lo stesso di quando seduti a gambe incrociate sul pavimento aspettavamo che cominciasse una nuova avventura sullo schermo.

La novità più grande però, quella per cui siamo contenti di ringraziare Cthulhu in queste strambe giornate di autunno, è che finalmente, dopo tantissime preghiere, suppliche e sacrifici umani, questo nuovo titolo LEGO è stato doppiato completamente in italiano. Scoprirlo è stato un po’ come aprire un pacchetto di patatine e notare che all’interno ci sono capitate ben due sorprese invece che una sola…  Se poi si tiene conto anche del fatto che i doppiatori sono quelli ufficiali del cartone, non si può che essere dei bambini tanto felici.

Quello che non manca mai in queste avventure è certamente l’ironia, collante comico che contraddistingue questi omini di mattoncini. Lo abbiamo visto in tutti gli spin-off usciti fino ad ora, ed anche questo nuovo capitolo ambientato nel mondo DC Comic riempie l’atmosfera di risate e comicità. Ma a volte ridere e divertirsi non è sufficiente a coprire bug e problemi tecnici presenti nei titoli, e sfortunatamente questo nuovo Cavaliere Oscuro fatto di mattoncini non è esente da quelli classici che affliggono i giochi LEGO fin dalla notte dei tempi. Nonostante quindi siano stati più e più volte riscontrati, questi bug perseverano nel codice di gioco, e fanno sì che i nostri comprimari si comportino in maniera non propriamente corretta.

Vi sarà di sicuro capitato infatti di osservare uno dei vostri compagni che, alle prese con un malvagio e prepotente gradino, non sia in grado di raggiungervi più avanti nel livello, costringendovi a prenderne il controllo e fare nuovamente tutta la strada in avanti. Ma a parte i problemi locomotori dei personaggi momentaneamente guidati dalla IA, viene a mancare loro anche il senso di conservazione, che sfortunatamente li spinge a non evitare un colpo di corpo a corpo destinato ad un nemico, oppure a mettermi in mezzo nella traiettoria di tiro dei nostri proiettili verso avversari o elementi da distruggere. Insomma, le classiche problematiche da intelligenza(?) artificiale che la serie si porta dietro da anni ed anni, senza però provare a metterci una pezza o a trovare una soluzione.

In conclusione…

È un po’ difficile tirare le somme di un titolo quando non si è totalmente imparziali nei suoi confronti. L’uscita di un nuovo titolo LEGO per me è sempre una bellissima cosa, indipendetemente dallo spin-off di cui andrà a trattare. In tutti questi anni in cui ho seguito il brand, il desiderio che ho sempre espresso è stato quello di avere prima o poi il doppiaggio in italiano, e “LEGO Batman 3: Gotham e oltre” l’ha finalmente esaudito.

L’emozione di questa enorme conquista però, è stata successivamente smorzata dal trovarmi di fronte un titolo che, anche a causa di alcune piccole introduzioni, risulta eccessivamente poco impegnativo sul campo della difficoltà, e non possiede nessun modo per regolarla o aumentarla a piacere. Essendo quindi piuttosto semplice, il titolo scorre forse anche troppo in fretta, e probabilmente per questa ragione (o almeno noi cerchiamo di giustificarla così), che è stata introdotta la “piaga” dei DLC a pagamento e dei pass stagionali. Dopo questo nuovo colpo al cuore però, da buon nerd attempato, ho cominciato ad ascoltare ed osservare col cuore tutti i riferimenti e le chicche contenute nel gioco, fino ad arrivare quasi alle lacrime al livello bonus interamente ambientato nella serie tv degli anni ’60 dell’Uomo Pipistrello, e lì la resa è stata d’obbligo.

Come gameplay bisogna ammettere che per certi versi il titolo è tornato leggermente indietro rispetto gli ultimi episodi, ma ciò non significa che questo lo abbia reso meno divertente o interessante, o che abbia rimosso la gioia di vivere la trama principale ed il gioco libero in tutto il suo splendore. Non nascondiamo che chiaramente il target di età a cui è destinato questo genere di titoli sia medio-basso, ma sfido chiunque a sedersi di fianco al proprio figlio o nipotino, ed a resistere dal prendere il pad in mano ed a tuffarsi nei panni di Batman o di Lanterna Verde. Consigliando quindi il titolo a grandi e piccini, indipendentemente se fan o meno di Batman & Co., non ci resta che darvi appuntamento alla prossima magia videoludica targata LEGO.

Voto: 7,5/10

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