Editoriale 19 Dic 2014

10 Giochi da Tavolo che manderanno in pensione la Tombola

Si approssima il Santo Natale: come ogni anno, chi abita lontano dai propri paesi  torna nelle magioni di famiglia; si passa il tempo, come da motto popolare, con i propri parenti, nei giorni prossimi al pranzo Natalizio; si incontrano gli amici, in prossimità del capodanno. Sono giorni in cui piacevolmente si abbandona l’oscuro antro del nerd, fatto di headset, luci al neon, FPS online, Dota 2,  Destiny o quel che sia ciò, però, non implica abbandonare l’indomita anima ludica che alberga in tutti noi. È quindi un’ottima occasione  per portare il divertimento, il gioco e la competizione, sulle solide, analogiche e tradizionali tavole del salotto, e tornare a riscoprire le gioie della comunicazione a quattrocchi.

È spiacevole e sorprendente scoprire che, anche fra i videogiocatori, ci sono anime quasi del tutto all’oscuro di questo mondo, fatto di dozzine e dozzine di tokens colorati, carte, dadi, plance, segnapunti e tanta astiosa, ma sempre goliardica, competizione conviviale. Diamo quindi un’occhiata a questo ampio panorama di giochi, qualche suggerimento per  portare un po’ di luce in queste vite grigie, offrendo una scelta nella giungla di prodotti appartenenti a questo bell’hobby che ha tante parentele con quello principale e “digitale”, cercando di spaziare sulle varie tipologie presenti.

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Uno

UNOdef

“Uno”, storico gioco di carte, (parliamo degli anni 70) distribuito da Mattel, conosciuto  e giocato probabilmente  anche fra le tribù del Rio delle Amazzoni; gioco come diffusione e fama solo di poco inferiore alla briscola. Per quanto lo snob fanatico dei giochi di carte non collezionabili e board games in generale potrebbe sicuramente storcere il naso al solo sentirlo citare in questa sede, un mazzo di UNO deve essere sempre presente nello scaffale giochi di società, e deve sempre essere tirato fuori in qualsiasi occasione la noia stia assalendo una ignara e indifesa comunità festaiola.

Pratico, rapido, economico, adatto per  i più giovan, e per iniziare chiunque  al vortice di dipendenza da  gioco di società.
Nella sua semplicità e rapidità si apprende subito, contiene il giusto grado di casualità tipico dei giochi di carte, ma mantiene anche un certo grado di strategia. Alto il grado di cattiveria e rappresaglia generate dal gioco: calare un paio di 4+ mette a repentaglio anche le amicizie più forti.
Per i giocatori  già sotto dipendenza da UNO si può prendere in considerazione di regalare le varianti, come UNO Stacko (variante di UNO con Jenga) o UNO Extreme! che come variante presenta uno “smazzatore” automatico, forse divertente per i più piccoli. Personalmente UNO rimane l’originale, e nel caso si fosse saturi ed esperti giocatori conviene passare direttamente alla prossima pagina.

Fattore GameSoul: Immediata comprensione del gioco, nessuno potrà mai praticamente rifiutarsi di giocare

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