Editoriale 30 Dic 2014

I 5 Disastri della Nuova Generazione di console…


DISASTRO N. 5

Patch al day 1, al day 2, patch tutti i giorni

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Quando iniziai a giocare con le mie prime console/PC, internet e i videogiochi erano due mondi ancora sulle proprie. Coesistevano, iniziavano ad annusarsi e ai più fortunati permettevano pure di conoscere qualche pervertito dall’altra parte del mondo; tuttavia rimanevano abbastanza indipendenti da permettere ad un bambinetto sovrappeso di ingrassare ulteriormente davanti ad uno schermo CRT pur senza avere una 56k decente in casa. E giocare era meraviglioso: prendevi la cartuccia, il floppy o il dischetto, lo infilavi nell’apposito orifizio e via, “Mamma non rompere le palle che c’ho da fare” e il pomeriggio era risolto. Ah, la gioventù: persino i tempi di caricamento una volta sembravano più corti. Poi è vero, alcuni giochi erano la sagra del bug: e se i consolari dovevano proverbialmente attaccarsi al tram e farsi piacere una versione più o meno fallata del titolo, i dannati PC-isti godevano occasionalmente di patch meravigliose che, aggiusta il frame rate qui, tappa il buco lì, rendevano il tutto bello come il primo giorno.

Le patch, una volta, erano dei rimedi a posteriori. “Ciao ragazzi, siamo i developer, ci siamo accorti di aver fatto una cazzata allucinante nel nostro gioco e quindi ecco, scaricate sta roba e vedrete che andrà tutto bene. Baci e speriamo a mai più“. Oggi le patch escono ancora prima del gioco: voi siete in negozio con il vostro giochino in mano, non vedete l’ora di teletrasportavi a casa e cancellare ogni prova della vostra esistenza su questo pianeta. Ma da qualche parte un losco figuro si aggira in una sala computer, preme con fare minaccioso un paio di tasti e puff, carica su un server una patch mastodontica che tra le milioni di presunte cose che corregge, migliora anche l’esperienza di gioco. Migliora l’esperienza di gioco: ma di quale c***o di esperienza di gioco stiamo parlando, se è uscito tipo da mezz’ora in Italia e, se va male, è uscito l’altroieri negli USA – dove c’era esattamente la stessa patch al day one?

Una volta dovevamo pregare affinché uscissero patch decenti che salvassero la nostra anima dai gironi dell’inferno. Oggi tocca ancora pregare, ma per poter giocare tranquillamente con l’accrocchio appena comprato senza passare i nostri anni migliori di fronte ad un router – che, manco a farlo apposta, in sti casi pare essere guidato da un vecchio col cappello. Che poi l’ironia della sorte ti arriva dritta nel muso non solo quando hai a che fare con patch del peso di sette giga (non so voi, ma per la mia scattante ADSL 7 GB sono una quantità sufficiente a legittimare la strage di civili in piazza), ma anche quando per qualche ragione ancor più oscura quei sette giga diventano quaranta. Ma mica siete obbligati a scaricarli tutti eh: basta avere pazienza e a breve arriverà una nuova patch. A correggere la precedente.


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