Geek & Tech 19 Feb 2015

Parrot Bebop Drone Overview: non chiamatelo più quadricottero!

Sia il nome che la sua forma suonano simpatici e giocosi alle orecchie di chiunque, ma sotto la scocca di questo drone c’è molto di più che un semplice quadricottero fornito di videocamera: Parrot Bebop è stato costruito per il divertimento e lo svago di coloro che amano far volare miniature di elicotteri e magari vivere in prima persona l’esperienza, tramite l’occhio digitale di cui i droni sono forniti. Basta avere uno smartphone o un tabletAndroid/iOS per potersi immergere completamente nell’esistenza robotica di questi piccoli grandi quadricotteri.

Divertimento e sensazione di comandare un drone come se si fosse dei veri piloti: grazie all’enorme lavoro di 3 anni del team di Parrot, Bebop è sicuramente un oggetto complesso al suo interno, ma estremamente facile ed intuitivo da utilizzare per chiunque.

Basta averlo in mano pochi minuti per ritornare ai tempi di quando si pregavano i genitori di lasciarci fare un altro giro sulla giostra.

Parrot Bebop vanta una fotocamera Full HD da 14 mpx (in grado di esportare files jpeg, ma soprattutto raw e dng) stabilizzata e con lunghezza focale breve tanto da essere un fisheye: grazie all’angolazione visiva di 180°, l’immagine proiettata sullo schermo può essere direzionata nell’intero angolo disponibile, senza dover necessariamente muovere il drone o la telecamera stessa.

È ovviamente possibile avere comunque una visione ottica fisheye come output istantaneo o finale nei video registrati, oppure optare per i classici 16:9 e 4:3. Tutti i files vengono messi poi nella memoria interna non espandibile da 8gb, disponibili per essere poi trasferiti su PC o sul dispositivo usato per il comando.

Sfruttando il wifi di smartphone e tablet, il proprietario può comandare il drone fino a 250m, utilizzando i comandi touch e tilt dei dispositivi in modo molto intuitivo, tanto da dare la sensazione di giocare con una normale applicazione presente negli store: l’app si chiama infatti FreeFlight3.0, gratuita su App Store e Google Play, e permette di controllare non solo i movimenti, ma anche le informazioni sul drone stesso, la mappa del percorso intrapreso e una Cloud “Pilot Academy”. E se tra un’evoluzione e l’altra non riuscite più a vedere il vostro amichetto volante, non disperate: Parrot Bebop può tornare da voi automaticamente grazie al modulo GPS integrato, che registra la posizione di decollo per poter rientrare a casa autonomamente, senza problemi.

Se però i comandi touch non vi bastano e volete un’esperienza più diretta, Bebop Drone Skycontroller è esattamente ciò che fa per voi: a sostituire il touchscreen, che diventa unicamente l’occhio del drone, c’è un intero telecomando in stile RC, dotato di amplificatore wifi fino a 2km, per una connessione ancora più potente e stabile. Tramite i joystick che ormai chiunque sa usare, la sensibilità e la facilità d’uso aumentano esponenzialmente.

 

Come al solito tuttavia, la potenza è nulla senza controllo: a questo proposito, Bebop contiene al suo interno vari sensori che regolano la sua stabilità, rendendolo quasi inerte quando fermo in aria ed estremamente sicuro dagli urti grazie alle carene rimovibili in EPP. Tramite accelerometro, giroscopio e magnetometro, Parrot Bebop non perde mai l’equilibrio e sa sempre la sua posizione rispetto all’ambiente circostante.

L’autonomia è di circa 20 minuti totali per quanto riguarda il drone: nella confezione sono incluse due batterie da 1200mA, che forniscono 11/12 minuti di volo ciascuna. Fatto importante è la possibilità di usare la stessa identica batteria anche per lo Skycontroller, molto meno avaro di elettricità, che può restare in uso fino a un’ora e 40 minuti. Nel caso in cui il drone stia per esaurire la sua autonomia, esso non cade a peso morto verso una morte inevitabile; poco dopo aver avvertito il pilota della bassa energia rimanente, Parrot Bebop atterra da solo per essere sicuro di volare ancora tutto d’un pezzo, senza contare inoltre che ciò lo porta ad essere estremamente sicuro anche nel caso in cui delle persone ci passino sotto.

Il futuro dei droni e di Parrot non è solo il divertimento degli acquirenti: con la fama crescente dei quadricotteri, anche altre applicazioni sono in sviluppo. Il trasporto è uno dei target più probabili, con Amazon che ha già provato in passato: ci sono notizie anche per l’ambito medico, poiché progetti vogliono i droni come strumenti salvavita, in grado di portare velocemente oggetti come i defibrillatori in zone poco accessibili, in caso di emergenza.

Anche il gaming potrebbe risultarne felicemente affetto: una novità di Bebop è la possibilità di usare occhiali VR per vivere in prima persona l’esperienza di volare liberi nel cielo, pur sempre in modo digitale. Grazie a questa tecnologia, in futuro si potranno sviluppare giochi da utilizzare in combinazione coi droni e coi visori, per ottenere risultati simili a ciò che si può fare attualmente con un Nintendo 3DS: ovviamente, con un drone e unoSkycontroller in mano, l’esperienza sarà totalmente diversa, più esaltante e a dir poco epica.

Parrot Bebop è disponibile in due soluzioni d’acquisto: il solo drone ha un prezzo consigliato di 499,90 euro, con due batterie all’interno, mentre il bundle con Skycontroller costa 899,90 euro, con incluse tre batterie. Lo trovate anche nei punti vendita GameStop.

Per tutte le altre informazioni vi rimandiamo al sito ufficiale Parrot.

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