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News 07 Mar 2015

Final Fantasy XV – Anteprima

Final Fantasy XV è probabilmente uno dei capitoli della saga più chiacchierati e con lo sviluppo più lungo in assoluto. Fin dal lontano maggio 2006, quando ancora si parlava di Final Fantasy XIII Versus, la prossima produzione Square Enix sarebbe dovuta essere complementare all’ambizioso progetto della Fabula Nova Crystallis, la saga comprensiva di svariati titoli tutti ambientati in un universo con molti elementi in comune tra i quali la mitologia ed il pantheon. Tuttavia, la serie ha avuto la sua naturale evoluzione in questi lunghi 9 anni e ciò non solo si è tradotto in una mutazione del gameplay nella sua più intima essenza, ma anche in un cambio radicale di immagine, di appeal e di titolo.

Non disquisiremo qui sull’apprezzamento della produzione videoludica dei recenti capitoli, anche perché Final Fantasy XV, pur rimanendo legato alla Fabula, prende le dovute distanze dalle vicende di Lightning e compagni e pare volersi presentare come un vero e proprio nuovo inizio della storica serie. Eppure, quante volte gli appassionati hanno creduto alle promesse di Square Enix sul miglioramento ed in generale su uno svecchiamento delle meccaniche di gioco relative alle fantasie finali? Non è un segreto quello sulla diffusa credenza che vede Final Fantasy XIII-2 e Lightning Returns: Final Fantasy sotto dei riflettori che emanano una luce non propriamente entusiastica, vuoi ora per delle sterili critiche sul cambio di abiti della protagonista, o magari per l’assenza del party, ma ciò che resta comunque chiaro è che Final Fantasy è una serie in perpetua evoluzione e che cerca disperatamente di alterare le proprie vesti. E stavolta le promesse della casa giapponese paiono avere un riscontro concreto con questo quindicesimo capitolo.

Noi di Gamesoul abbiamo ricevuto l’invito da parte di Koch Media per provare in anteprima la demo “Episode Duscae” e ci siamo recati nei loro studi di Milano per poter posare le nostre mani sul pad ed immergerci, finalmente, nelle avventure di quella che proverà con tutte le sue forze a diventare la prossima pietra di paragone per i JRPG.

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Mentre vi spostate potreste imbattervi in mostri colossali: potete evitarli, ma prima o poi sapete già che li dovrete abbattere per qualche loot prezioso.

Una breve introduzione a Final Fantasy XV è d’uopo e da ciò che già sappiamo, il titolo è ambientato in un continente in lotta dove le cinque grandi nazioni di Lucis, Tenebrae, Niflheim, Solheim ed Accordo rivaleggiano tra loro per il potere. Noctis, il protagonista indiscusso di questo nuovo capitolo, appartiene allo stato di Lucis, l’unico paese che detiene un cristallo magico che ha fatto evolvere la popolazione autoctona in una società moderna ed avanzata. Gli altri popoli, ormai senza un cristallo, son regrediti e vedono il progresso di Lucis con invidia e distacco. Se i nomi in latino possono sembrarvi pacchiani e fuori luogo, sappiate che il mondo, al contrario, si presenta subito con un design che fonde elementi moderni a dettagli medievaleggianti senza mai apparire volgare o pesante. La cura riposta da Nomura nel dipingere personaggi ammissibili si denota immediatamente nel dare uno sguardo rapido ai membri del party principale: grandi assenti sono gli abiti, talvolta ridicoli, che hanno contraddistinto le precedenti produzioni. Sia l’aspetto dei protagonisti che la user interface – ormai ridotta all’essenziale – restituiscono una sensazione di sobrietà, parola che pare essere la chiave di comprensione del titolo.

Non appena abbiamo premuto lo start, il classico video introduttivo non ha aggiunto granché al setting narrativo già conosciuto, poiché il suo scopo è stato principalmente quello di fornirci una breve spiegazione di ciò che era appena accaduto al gruppetto di protagonisti. Essendo una demo, ci siamo ritrovati nel bel mezzo della storia, sperduti in una enorme valle che rappresenta esclusivamente una piccola porzione di ciò che andremo a vivere nella versione finale del gioco. E questo gli habitué dei Final Fantasy lo sanno di già.

La valle liberamente esplorabile si è presentata ai nostri occhi come un ecosistema ricco e vivo di flora e fauna fino a perdita d’occhio. La scelta di una palette di colori particolarmente spenti la si può notare ben presto e pare caratterizzare ogni elemento del gioco, fuorché i menù e le barre della UI entrambi messi in risalto da un flebile neon glow. Abbiamo ritenuto che gli spostamenti a piedi lungo quest’area, soprattutto se ci si fermerà a raccogliere materiali da rivendere, potrebbero sembrare abbastanza lunghi, anche se il gruppo è dotato di un’abilità di sprint che consente uno scatto ed una corsa più veloce anche se limitata nel tempo. Andando semplicemente a zonzo si noteranno degli eventi o dei particolari i quali forniranno nuove missioni da intraprendere. Il quest system è estremamente più dinamico, visto che le missioni non dovrete più cercarle tra complessi diari in labirintici menù: le informazioni necessarie verranno visualizzate su schermo o sulla mappa, come nei più moderni giochi di ruolo occidentali. Se le quest secondarie ci sono apparse numerose, la quest principale presente nell’Episode Duscae ci è parsa interessante ed atipica: dare la caccia ad un enorme Behemot per venderne poi i pezzi ci ha ricordato più Monster Hunter che Final Fantasy, ma a nostro parere ciò è un ulteriore sintomo di quanto questa serie abbia intenzione di voler mescolare ed assumere identità diverse al fine di offrire divertimento ad un numero maggiore di giocatori. Potrete comunque selezionare una quest di vostro gradimento e seguire le indicazioni riguardo a quella missione, trascurando le altre principali o secondarie già assunte; la scelta è vostra e potrete affrontare l’avventura nel modo in cui riterrete opportuno. Ed è in questo concetto che si nasconde la chiave di volta di Final Fantasy XV. La novità del quindicesimo capitolo è proprio insita nella soluzione di continuità riposta anche nell’acquisizione delle quest, poiché è stata chiaramente ridotta la componente prolissa e noiosa delle cut-scenes a favore di dialoghi estemporanei e veloci tra i membri del party, i quali introdurranno la quest senza rompere il ritmo e l’azione. Tutto è più rapido, più immediato.

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L’Active Cross Battle vi immergerà nell’azione pura, con un’unica soluzione di continuità che non romperà il ritmo.

Il vero punto di forza di Final Fantasy XV è proprio l’azione che permea ogni elemento, a partire dalla narrazione per finire all’ACB – Active Cross Battle -, il nuovo sistema di combattimento presente in quest’ultimo capitolo. Il breve tutorial propedeutico all’inizio della demo vera e propria è stato utile proprio per prendere familiarità con questo nuovo sistema il quale punta tutto sulla frenesia e la rapidità. L’ACB è una formula sapiente che distilla gli elementi migliori del sistema di combattimento di Kingdom Hearts e di Type-0: dite addio all’asincronia ed alle barre di caricamento e salutate un modello più action in cui a contare saranno solo gli HP e gli MP di ogni singolo personaggio. Ogni pulsante del pad è stato associato ad una specifica funzione combattiva relativa all’attacco semplice, all’uso della magia, all’uso della tecnica e, infine, al consumo degli oggetti. La sensazione offerta in alcuni casi è quella di trovarsi in un hack n’slash piuttosto che in un gioco di ruolo, specialmente nei momenti in cui vi sciameranno addosso interi branchi di animali infuriati e pronti a farvi secchi. All’interno del menù principale o in quello contestuale della battaglia potrete, inoltre, decidere lo stile di combattimento primario del protagonista che, nella demo provata, aveva a disposizione 5 tipologie di attacco differenti le quali variavano da stili puramente basati sulla velocità all’uso di enormi spade a doppia mano. Deliziosa è l’animazione di Noctis durante i combattimenti, poiché il ragazzo gode dell’abilità di evocare spade apparentemente dal nulla e di schivare gli attacchi nemici con un lesto teletrasporto. A seconda di come vorrete premere i vostri pulsanti, farete eseguire a Noctis una serie di letali combo che potranno essere efficaci o deboli in base a che nemico affronterete ed un rudimentale sistema sasso-carta-forbice gestirà gli approcci da usare contro i nemici i quali saranno più vulnerabili ad alcuni tipi specifici di arma o tecnica. Ad ogni modo, il protagonista sarà capace anche di parare e contrattaccare eseguendo un fulmineo QTE. Ne deriva che bilanciare le fasi di attacco a quelle di difesa diverrà vitale per la sopravvivenza.

Final Fantasy XV potrebbe rappresentare un capitolo a sé che ha voglia di inserirsi prepotentemente nella serie con il chiaro intento di stupire e segnare un nuovo inizio.

Pur essendosi parecchio scostato da ciò che erano i combattimenti nei precedenti Final Fantasy, l’ACB non ci ha affatto deluso e rappresenta, a modo suo, una innovazione gradita che vuole rinnovarsi e rimanere al passo coi tempi, senza tuttavia snaturare l’eredità dei predecessori. Resta invariata l’importanza degli MP nei combattimenti: usando troppe tecniche ci si esaurirà ben presto e si rischierà di rimanere vulnerabilissimi per circa 3-4 secondi. Ci siamo infatti sbizzarriti fin troppo nel provare le tecniche più forti e poi ce le siam prese dal nemico più debole della zona, ma non ci sentiamo di affermare che i combattimenti siano più impegnativi dei predecessori, visto che è tutta una questione di pratica con il nuovo sistema.

Ancora, un’altra introduzione interessante è il covering sytem, un sistema già sperimentato con Lightning Returns: Final Fantasy XIII, anche se stavolta è molto più raffinato ed utile. Nelle aree di gioco ci saranno oggetti dietro cui ci si potrà riparare per non essere visti o per tendere agguati. Se si viene puntati da una creatura con la quale non abbiamo intenzione di batterci, è meglio ripararsi alle spalle di un muro il prima possibile e rimanere così fermi in silenzio per non soccombere in una bruttissima fine.

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La valle esplorabile nell’Episode Duscae è davvero immensa e popolata da tantissime specie diverse, alcune delle quali molto buffe.

Tuttavia, se Final Fantasy XV punta tutto sull’immediatezza, a divenire asincrono, invece, è il metodo per accumulare esperienza e fare level up. Come da classico, al termine dei combattimenti vi verranno forniti punti esperienza e oggetti da rivendere per guadagnare monete sonanti da spendere in pozioni ed ingredienti. Però il party non progredisce più istantaneamente, ma dovrà recarsi ad un accampamento o ad un punto ristoro per potersi riposare e far tesoro di tutto ciò che ha appreso nel frattempo. In pratica, se non ci si riposa a questi checkpoint, oltre a non salvare, non si potrà salire di livello e non si potranno apprendere le nuove tecniche. Gli accampamenti hanno anche una seconda funzione, in quanto un membro del party è un cuoco provetto che userà alcuni ingredienti – acquistati o trovati nel mondo di gioco – per preparare deliziosi pranzetti i quali potenzieranno i personaggi con dei power up temporanei. Ogni pietanza ha il suo power up specifico che può influenzare la resistenza ai colpi, la velocità o la funzione d’attacco. Infatti, nella nostra prova l’aver mangiato un brasato di carne ha cambiato notevolmente le nostre sorti nel grinding di alcuni mostri della valle. Altri mostri, al contrario, sono decisamente imbattibili e restano sullo sfondo a ricordare che la demo mostra solo la punta dell’iceberg di ciò che il party potrebbe diventare.

Traendo le somme, Episode Duscae ci è sembrato che voglia suggerire come Final Fantasy XV potrebbe rappresentare un capitolo a sé che ha voglia di inserirsi prepotentemente nella serie con il chiaro intento di stupire e segnare un nuovo inizio. Il motore grafico Luminous Studio fa il suo dovere già da ora e promette di portare i Final Fantasy di diritto nella current-gen. A prescindere da qualche calo di framerate dovuto alla build embrionale di ciò che sarà poi alla fine, l’ultima fantasia finale vista nell’Episode Duscae ci ha saputo regalare momenti mozzafiato; è come se questa piccola porzione di gioco ci avesse preso per mano e ci avesse rassicurato sul fatto che, stavolta, Square Enix potrebbe averla fatta giusta. Ad aver aumentato il nostro apprezzamento è sicuramente un comparto audio di tutto rispetto affidato alla cura di Yoko Shimomura, precedentemente nota per il lavoro su Kingdom Hearts. Già memorabile è il tema principale udibile nel menù di inizio dell’avventura.

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L’arsenale a disposizione di Noctis è davvero vario. E temibile.

In conclusione, la sensazione è che Final Fantasy XV potrebbe davvero contenere quegli elementi capaci di risvegliare gli ormai scettici nei confronti della saga. Potrebbe persino rappresentare il titolo di punta della Fabula Nova Crystallis, pur rimanendone nettamente separato per ciò che concerne un gameplay sostanzialmente diverso, rinnovato e molto più dinamico rispetto ai predecessori. Nonostante ciò che abbiamo potuto saggiare nell’Episode Duscae rappresenti soltanto una piccola porzione di ciò che sarà l’elaborato finale, l’abdicazione della linearità in favore di ambienti più liberamente esplorabili è sicuramente una feature che abbiamo molto apprezzato e potrebbe essere appagante sia per i fan che per i neofiti delle fantasie finali. Se le variabili contenute in Episode Duscae si riveleranno costanti lungo tutto il gioco, allora saremo sulla buona strada. Ci limitiamo, perciò, nel dire che la demo ha tutte le carte in regola per offrire un buon divertimento, ma naturalmente è ancora troppo presto e per poter affermare con certezza la validità complessiva di Final Fantasy XV. Per ciò che concerne l’aspetto grafico ed alcuni difetti riscontrabili durante l’esecuzione del gioco, invece, non pensiamo che possano inficiare sul parere generale, in quanto la versione del titolo è ancora troppo giovane per poter essere soppesata da quel punto di vista.

Se vorrete provare la demo di Episode Duscae potrete trovarla all’interno delle copie di Final Fantasy Type-0 in uscita il 20 marzo 2015. Non lasciatevela sfuggire.

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