Los Angeles – Tra i titoli che Square Enix ha presentato in questo esordio di E3, il terzo capitolo della saga di Just Cause è stato senza alcun dubbio uno degli assi nella manica meglio giocati. Le avventure di nuova generazione di Rico Rodriguez hanno un fascino mica da ridere: un eroe anticonvenzionale che plana, salta e volta col paracadute seminando distruzione a destra e manca a suon di esplosioni, mitragliatori e qualsiasi altra cosa vi possa venire in mente non si vede certo tutti i giorni.
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E i cinque anni abbondanti che intercorrono dalla precedente installazione ad oggi non aiutano certo a ridurre quel famelico hype per un titolo che, pur senza rivoluzionarlo dalle fondamenta, mira a candidarsi come metro di paragone nel genere free roaming. In questa prima giornata di E3 abbiamo avuto la fortuna di prendere parte ad una presentazione interattiva di Just Cause 3, un filmato “guidato” dalle scelte del pubblico presente che ha mostrato in anteprima quelle che sono le novità più significative del titolo. Un titolo che, inutile ricordarlo, ridefinisce in modo insindacabile il significato della parola “caos” all’interno dei videogiochi. Vedere per credere.
Partiamo dalle brutte notizie: chiunque aspettasse maggiori dettagli sul tessuto narrativo della nuova avventura di Rico dovrà rimanere a bocca asciutta, dal momento che non è stata rilasciata nessuna informazione ufficiale in tale direzione. Nei venti intensi minuti di questa presentazione, Producer e staff si sono concentrati piuttosto nell’esporre le novità di maggior rilievo di Just Cause 3 rispetto al proprio passato illustre, che coincidono con l’introduzione di nuove meccaniche di gioco legate da un lato ad oggetti noti come il rampino, dall’altro a vere e proprie new entry come la tuta alare. Il cuore del gioco, inutile dirlo, non cambia di una virgola: distruggere tutto e tutti nel modo più appariscente, rumoroso e plateale possibile.
Via alle novità allora. Il rampino (che a quanto pare è l’arma del 2015, vista la sua importanza anche in Assassin’s Creed) non è proprio una nuova conoscenza per gli amici di Rico, visto che esso aveva già abbondante spazio nel precedente capitolo. Da quest’anno, tuttavia, sarà possibile collegare tre oggetti con un unico cavo, sfruttandone poi il prodigioso coefficiente elastico per dare il via allo spettacolo. Il motore fisico è estremamente potente, e inanella catene di distruzione così articolate da fare invidia ad una pellicola di Micheal Bay.
Trattamento di lifting anche per il paracadute, molto più rapido nelle fasi di apertura e “chiusura” ma, cosa più importante, decisamente più stabile nelle fasi di volo. Questo permette a Rico di prendere meglio la mira anche quando i piedi sono a parecchi metri dal suolo.
La vera novità coincide tuttavia con l’introduzione della tuta alare, orpello prodigioso che, se utilizzato col giusto tempismo, permette di coprire in planata distanze abissali in una manciata di secondi. Ancor più interessante è la possibilità di utilizzare simultaneamente più oggetti: durante una planata potremo infatti usare il rampino per aumentare la nostra velocità, o aprire improvvisamente il paracadute per frenare l’incedere e atterrare in sicurezza al punto prestabilito.
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