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Los Angeles. Quello visionato durante la conference EA (e toccato con mano grazie alle BCD organizzate dal publisher franco-canadese) è stato un graditissimo ritorno.
Need for speed infatti, al momento una delle saghe più longeve di sempre, torna in azione dopo un anno di pausa (forzata) imposta dai vertici di EA per chiarire meglio le idee sulla direzione da intraprendere, al fine di non ripetere i fallimenti delle ultime due incarnazioni di questo franchise, e per dare la possibilità al team di sviluppo di concentrarsi con calma sul format scelto e di acquisire competenze specifiche di programmazione sulle piattaforme di nuova generazione cui questo titolo è indirizzato.
I ragazzi di Ghost Games, sofware house di recente creazione in cui sono confluiti molti dei membri di Criterion, si trovano infatti alla prova del nove: la conferma delle loro abilità in ambito racing è legata, giocoforza, a doppio filo con il rilancio di un brand che non gode, oramai da qualche anno, di un favore del pubblico pari al blasone dello stesso franchise.
Per riuscirci si sono affidati a cinque caratteristiche, da loro ritenute vitali per la riuscita di un qualsiasi Need for Speed: stile, modifica, velocità, polizia e crew. Padroneggiare queste cinque abilità ci permetterà di vincere gara dopo gara e di scalare velocemente i ranking presenti all’interno di Need for Speed.
L’intenzione dei Ghost Games è di creare il Need for Speed definitivo raccogliendo il meglio degli ultimi venti anni di questo franchise: ben cinque storyline differenti saranno presenti all’interno di questo episodio e ognuna di queste porterà, in modo diverso, al completamento del gioco. Ambientato a Ventura Bay, una versione alternativa della Los Angeles di oggi, sarà orientato (come il predecessore Rivals) in ottica social: mediante la funzione (automatica) keepbacks, ogni qualvolta ci renderemo protagonisti di una azione spettacolare, la stessa verrà salvata sia in video che in immagini in modo da poterla rivedere all’infinito e condividere con gli amici.
Potremo adottare più di uno stile di guida per terminare il gioco: a tal pro sono state inserite una serie di opzioni grazie alle quali sarà possibile regolare dinamicamente l’impianto di sterzata agendo direttamente sulla sensibilità dello sterzo e sulla pressione degli pneumatici per orientare la nostra guida verso una maggiore pulizia o verso una maneggevolezza “sporca” fatta di drift e controsterzo. Importantissime, ai fini del completamento dello stesso, e della personalizzazione dell’esperienza di guida, l’adesione ad uno (o più) delle cinque caratteristiche sopraccitate: determinare infatti inequivocabilmente il proprio stile di guida, guida pulita o “sporca”, orienterà il gameplay verso una specifica direzione che ci aprirà le porte dei bonus derivanti da detta condotta di guida.
Essere inoltre alla guida di un bolide iper-modificato ci conferirà punti reputazione all’interno dell’ambiente del tuning e ci vedremo assegnare, al termine di ogni gara, bonus specifici per il nostro alacre lavoro di personalizzazione; per una corretta progressione all’interno della storyline dovremo vincere le gare che via via ci troveremo ad affrontare ma avremo l’occasione di superare le stesse anche in caso di sconfitta grazie all’adesione ad un determinato numero di parametri, tra cui la velocità. Spingere il proprio bolide a velocità folle nelle mappe di gioco e mantenere il momentum di velocità, senza urti o intoppi di sorta, per un determinato periodo andrà a conferirci un numero punti esperienza (che andranno ad inficiare in modo determinante il ranking finale della stessa gara) direttamente proporzionale alla nostra condotta che andranno a sommarsi (mediante criteri di moltiplicazione matematica) ad ulteriori bonus inerenti azioni speciali da compiere in-game. Proprio in quest’ottica rientra il criterio “polizia”: la presenza delle forze dell’ordine, meno marcata che in Rivals, ci porterà comunque a confrontarci con le stesse in caso di reiterate violazioni al codice stradale: riuscire in una rocambolesca fuga o sottrarsi mediante qualche stratagemma al meccanismo di notorietà e di allerta della stessa ci conferirà dei bonus a dir poco vitali per la prosecuzione della nostra esperienza, anche in ambito social. In poche parole: il re delle corse clandestine è tornato!
E qui ci ricolleghiamo all’ultimo dei cinque punti su cui i ragazzi di Ghost Games si sono concentrati per garantire il rilancio del brand Need for Speed: tutte le azioni speciali/bonus compiute in-game verranno registrate automaticamente dal sistema Keepbacks, che ci consentirà di tener traccia di ogni nostra prodezza e condividerla in ottica social. All’effettuazione di determinate azioni ci saranno poi conferiti degli speciali bonus in-game che ci aiuterann0 nella progressione verso la vittoria.
In piena tradizione Need for Speed sarà possibile modificare qualsiasi parametro estetico o motoristico della vettura, che si parli di scarichi sportivi, turbine maggiorate, ruote di dimensioni aumentate e cerchi in lega leggera colorati, anche diversamente da assale ad assale. Il sistema di tuning va ad innestarsi in una rivoluzione grafica volente in un criterio di iper-realismo la re-interpretazione di questo capitolo di Need for Speed: il livello poligonale delle vetture è a dir poco sorprendente e lo stesso sistema di tuning delle stesse ci mostra il livello di accuratezza nella riproduzione di ogni singolo dettaglio, modificato in tempo reale anche durante la fase di anteprima. Il mondo di gioco, o almeno la mappa che abbiamo potuto visionare nella demo BCD ci ha soddisfatto ma con riserve: ad una varietà poligonale tutto sommato soddisfacente non va ad unirsi una varietà nella personalizzazione degli ambienti che, dopo poche curve, risultano tanto esaltanti graficamente quanto monotoni. Rimane comunque la promessa, da parte dei ragazzi di Ghost Games, di un mondo di gioco grande il doppio di quello di Rivals: speriamo dunque la nostra impressione venga smentita dopo aver visionato il gioco nella sua interezza.
Sembra proprio che i ragazzi di Ghost Games ce la stiano mettendo tutta per realizzare un Need for Speed all’altezza delle aspettative: ora non rimane che attendere la release date per verificare con mano se gli ultimi mesi di ottimizzazione saranno utili a consegnarci il racing game perfetto!
Ai posteri l’ardua sentenza.
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