News 23 Giu 2015

Hitman – Anteprima E3 2015

Los Angeles – Tornare dalla guerra dato per morto e trovare uno sconosciuto nel letto di tua moglie non deve essere stato un bel colpo, caro Agente 47. Sei andato in missione segretissima nella mega villa di chissà quale riccone, ma al tuo ritorno a casa (sugli scaffali dei negozi) hai trovato quel birbante di Ezio Auditore e dei suoi discendenti (i protagonisti della serie Assassin’s Creed) a flirtare con il tuo vecchio pubblico, ormai stanco e cresciuto, affamato di emozioni stealth, di uccisioni silenziose e di storie senza tempo.

La nostra amara riflessione rivolta direttamente all’Hitman stesso, all’assassino per antonomasia, fa riferimento all’uscita di Absolution, ultimo validissimo capitolo che, dopo anni di silenzio e di uscite di basso profilo, ha riportato sulle scene il nome del killer più amato dell’industry: calvo, con un codice a barre sulla nuca, e vestito sempre di bianco, nero e rosso sangue, con quella sua iconica cravatta che svetta in qualsiasi forma di oscurità. Non è bastata però la qualità a riportarlo sulla cresta dell’onda come un tempo (nonostante l’indubbio successo), un po’ per colpa di una concorrenza sempre più spietata, soprattutto dal punto di vista del marketing, da parte di altri assassini come quelli di Ubisoft, un po’ per l’evoluzione del gusto e dell’abilità generale del pubblico di massa, in quel momento ancorata a schemi stantii che vedevano l’esagerata libertà, soprattutto in un genere teoricamente chiuso, in malo modo.

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Nell’epoca della generazione procedurale e degli open-world, Io-Interactive non poteva esimersi dal tornare in azione, scegliendo il palco della conferenza Sony (a dirla tutta un po’ in sordina, vista la mole di super annunci di quel tardo pomeriggio di 8 giorni fa) per annunciare al mondo il ritorno in pista dell’Agente 47, pronto a portare con sé delle interessanti novità, frutto dei 17 anni di esperienza del team con la serie. Il risultato di anni ed anni di sviluppo e di evoluzioni, con un ritorno alle origini proiettato verso il futuro che porta un nome semplice e diretto: Hitman. Niente sottotitoli, niente numeri, ma solo un’operazione di ringiovanimento ormai comune a tanti brand, che in alcuni casi sembra aver portato una ventata di freschezza gradita e necessaria (Tomb Raider su tutti), ma che non è mai da affrontare a cuor leggero, soprattutto se i fan non sono così pochi.

Un reboot vociferato nei giorni immediatamente precedenti all’E3, che vuole traghettare un Hitman ormai 2.0 verso la nuova generazione di console, a partire dal sistema di distribuzione, peculiare per un classico AAA come questo: uscita prima in forma digitale l’8 dicembre su PS4, Xbox One e PC, con l’intento di aggiornare periodicamente i contenuti, tra missioni, location, Contratti (rinnovati, forti della nuova essenza sandbox del titolo), e veri e propri capitoli, inclusi eventi “live”, con vittime temporanee “one shot, one kill”, che se mancate (cronologicamente e/o fisicamente) spariranno e porteranno via con sé punti preziosi e bonus, e la cui sopravvivenza, almeno sulla carta, plasmerà nuovi, possibili scenari sempre differenti. Un approccio sicuramente moderno, ma che sposa un impianto ludico classico e familiare, con gli immancabili ricconi da freddare, ognuno con una storia tutta sua e un preciso motivo per il quale lo si deve abbattere, e le loro ville da sogno in paesi esotici e ricchi di atmosfera, come abbiamo potuto ammirare nel trailer rilasciato sinora. Una sfilata di moda a Parigi, ad esempio, sarà il teatro della morte di Novikov, una delle illustri vittime, e come da tradizione, bisognerà esplorare l’ambiente e scegliere la strategia più adatta al proprio stile, potendo inoltre gestire interamente l’arsenale da portare in azione prima di ogni missione, che sarà possibile potenziare tramite le ricompense ottenute, o sviluppando le abilità del protagonista, che evolveranno col tempo.

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Riguardo le location, il team assicura che saranno davvero vaste e dal feeling sandbox, prive di checkpoint ed estremamente dense, raggiungendo dimensioni pari a 6 o 7 volte quelle dei più ampi livelli di Absolution e di Blood Money, per garantire l’esperienza definitiva nei panni di un assassino. E il fattore “esotico”, tra la già citata Francia, l’Italia e il Marocco, ci scalderà un po’ il cuore, vista la rigidità emotiva del protagonista e dei climi dicembrini. È ancora presto per potersi esprimere sull’effettiva libertà proposta dal team, o  sulla bontà delle loro parole riguardanti le generose dimensioni del mondo di gioco, ma il trailer ci offre un primo assaggio delle molteplici opzioni a nostra disposizione per eliminare il citato Novikov, l’unica figura mostrata sinora, e uno dei tanti probabili target presenti nel gioco. Oligarca di giorno, capo dell’organizzazione di spionaggio IAGO di notte, che è pronta a rovesciare governi e a smascherare gli agenti sotto copertura in un “noto paese europeo” (la Francia?), andrà eliminato il prima possibile, e seguendo il proprio istinto: spacciandosi per membro della crew della sfilata da lui organizzata (ma alcuni nemici saranno più attenti e ci riconosceranno nonostante il travestimento), nascondendo cadaveri come di consueto e improvvisando col cuore a mille e la mente piena di terrore misto a sangue freddo se e quando qualcuno ci riconoscerà.

La conclusione? Affidata al giocatore: un colpo d’accetta dritto al cuore quando meno se lo aspetta, o un cocktail letale versato direttamente da un Agente 47 nei panni di un barman dagli occhi di ghiaccio? Un preciso proiettile indirizzato alla tempia destra, o un’ultima entrata in scena da prima pagina? Starà a voi decidere come mandare all’altro mondo Novikov e altri sfortunati individui che condivideranno con lui il triste destino di trovare sul proprio cammino un killer affamato di gloria: non importa in quale angolo del pianeta si stiano nascondendo, lui li troverà.

Il promettente ritorno next-gen dell’Agente 47 

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Ancora poco sappiamo delle nuove gesta dell’assassino originale, ma il fatto che sia pronto a tornare e a sfruttare la potenza delle nuove console è già di per sé un’ottima notizia. I primi frammenti mostrati denotano un bilanciamento tra vecchio e nuovo, tra innovativo e familiare, con l’ormai classica libertà di approcciarsi alle missioni e alle vittime in numerosi modi differenti, e la struttura ancor più aperta e sandbox che stuzzica sin da ora la fantasia di ogni killer virtuale in erba, o la distribuzione, in un primo momento, in forma unicamente digitale, e un rilascio costante di nuovi contenuti, di missioni in continua evoluzione, di situazioni a senso unico che andranno giocate e vissute con intensità, col rischio altrimenti di lasciarsi sfuggire una ricca preda, che ben si presta alla struttura dei singoli capitoli serie.

Anche i Contratti, apprezzatissimi in Absolution, torneranno in forma potenziata: che sia l’unica forma di multiplayer? O chissà che IO Interactive non tiri fuori qualche intrigante trovata dal cilindro per sorprendere ancora una volta l’utenza?

Di sicuro ne sapremo di più a Colonia: allo stato attuale di dubbi ce ne sono non pochi, ma è questo nuovo Hitman dal sapore antico, almeno dai primi frammenti mostrati, rappresenta il promettente ritorno dell’Agente 47 sulle console di nuova (ormai attuale) generazione. Speriamo solo che non si adagi troppo sugli allori, e che la libertà tanto decantata non si riveli essere una semplice prigione, solo più spaziosa, come sempre più spesso accade.

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