News 23 Giu 2015

Pillars Of Eternity: The White March pt.1 – Anteprima E3 2015

I giochi di ruolo rappresentano una delle esperienze videoludiche più appaganti e coinvolgenti, riuscendo nell’arduo compito di togliere centinaia di ore di tempo libero agli utenti che si lasceranno trasportare al loro interno da quel vortice chiamato immedesimazione.

L’ultimo anno, in particolare, è stato foriero di un numero impressionante di GDR di qualità: basti pensare a Dragon Age: Inquisition, Wasteland 2, The Witcher 3: Wild Hunt e, non per ultimo Pillars of Eternity. Ineguagliabile, alla stessa maniera, la soddisfazione (mista a sconforto) derivante dal completamento di uno qualsiasi dei titoli sopraccitati, presi da un’estasi mistica che ci vorrebbe sempre alle prese con ulteriori missioni atte a prolungare il divertimento e l’esperienza generale di detti masterpiece del genere.

E3 The White March Part 1 Shot 2

Pillars of Eternity, dall’alto dei 3.986.929$ raccolti mediante una campagna kickstarter durata 30 giorni (ma soprattutto dall’alto del suo incredibile successo critico), va ad ascriversi senza ombra di dubbio alcuno nell’elenco dei giochi di ruolo più amati di sempre per via del suo approccio old school ispirato a classici come Baldur’s Gate ed Icewind Dale, fonte di ispirazione che è stata, unitamente ai nomi di Chris Avellone e Josh Sawyer (responsabili il primo di titoli come Fallout 2, Icewind Dale, Planetscape: Torment e Fallout: New Vegas, il secondo di Baldur’s Gate II, Icewind Dale I e II e Planetscape: Torment) ragione prima del suo successo.


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È normale dunque che alla fine della pur longeva campagna principale (della durata di oltre 80 ore) si sia portati a volerne sempre di più, per evitare di interrompere quell’incantesimo che è riuscito nel compito di tenerci legati a questo titolo fino ai (temporanei) titoli di coda.

Ed è appunto per venire incontro alle esigenze della fanbase (oltre che per tener fede agli impegni presi con i backer che sostennero il progetto con più di 100$) che i ragazzi di Obsidian, orfani del loro creatore Chris Avellone dimessosi dal suo ruolo giust’appunto poche settimane fa, hanno deciso di mettere in cantiere “The White March pt.1″, prima di due espansioni per Pillars of Eternity, della durata dichiarata di circa 25 ore di gioco.

Non sorprende, visto il pedegree della squadra al vertice di Obsidian Entertainment, che il setting fondi le sue radici in uno dei giochi di ruolo più famosi di sempre: Icewind Dale. Parallelamente al titolo dei mai troppo compianti Black Isle Studios, ci troveremo a vagabondare in lande ghiacciate e ad avventurarci in un mondo completamente responsivo alle nostre scelte: come nel caso del gioco base, qualsiasi decisione presa influenzerà attivamente tutto il mondo di gioco andando a variare fin’anche la più piccola affermazione o dichiarazione fornitaci da uno dei tanti npc presenti nell’area di gioco. In poche parole ci troviamo davanti ad un gioco esattamente come Icewind Dale, ma più bello da vedere!

Il focus di The White March pt.1 rimane infatti, alla guisa del capostipite, il comparto dialogico: i dialoghi che intratterremo con gli npc e le decisioni prese in fase di combattimento andranno dunque ad influenzare in modo sostanziale l’evolversi della storia, permettendoci o precludendoci l’accesso a determinate aree o costringendoci a modificare diametralmente l’approccio alle missioni che, da semplici istanze esplorative potrebbero trasformarsi in vere e proprie carneficine di nemici, fornendoci bonus ed i malus derivanti dalla nostra condotta e costringendoci a continuare la nostra peregrinazione con un pesante (o meno) fardello sulle spalle.

E3 The White March Part 1 Shot 3

Alla controparte dialogica vanno ad affiancarsi una serie di innovazioni in ambito di giocabilità che varieranno, e di molto anche, l’esperienza di gioco, trasformando questo The White March in ben più di un semplice story add-on. L’innalzamento del levelcap da 12 a 14 ci conferirà accesso a tutta una nuova serie di incantesimi e di skill sempre più potenti per potenziare ulteriormente i nostri personaggi e permetter loro di far fronte a nemici sempre più agguerriti; in ambito di gestione del party spicca l’introduzione degli AI SCRIPTS, mediante i quali sarà possibile impostare una strategia di gruppo in modo da creare dei preset di azione automatica per singola classe da utilizzare, previo nostra immediata modifica, in ogni combattimento. Per evitare poi che questa attitudine di scripting elementare procurasse eccidi di massa da parte dei nemici, è stata implementata la possibilità dell’esplorazione in singolo, in modo da mandare in avanscoperta un membro del party per volta: spicca inoltre, l’introduzione di due nuovi animali, che vanno ad aggiungersi a quelli già presenti, da affiancare al nostro party per aumentarne la “potenza di fuoco”.

Si ripresentano, invariate, le scripted interactions, grazie alle quali il party potrà interagire dinamicamente con l’ambiente di gioco e trarre bonus o malus dalle azioni compiute: sarà però possibile, contrariamente a quanto succedeva in precedenza, lanciare (durante l’interazione con l’ambiente di gioco) incantesimi atti a prevenire o a limitare gli effetti negativi di un fallimento critico dell’interazione di cui sopra.

Sarà inoltre possibile, per la prima volta nella serie, procedere alla maturazione di classi ibride assegnando, per esempio, ad un guerriero abilità tipiche del mago e viceversa: introdotte inoltre le SoulBound Weapons, armi di alto livello che, legate all’anima del personaggio, progrediranno crescendo di utilità e di intensità parallelamente all’evoluzione (e alla frequenza di uso da parte) del personaggio stesso.

Come Icewind Dale ma più bello!

Fattore-Soul-840x150

A chiudere il novero delle innovazioni giunge la notizia che tutti gli update inseriti in questa espansione verranno applicati anche al gioco base permettendo dunque anche ai non acquirenti di questa espansione di ri-iniziare una avventura nel mondo di Pillars of Eternity fregiandosi delle nuove features inserite nel sistema di combattimento e di tutte le innovazioni sopra descritte.

The White March pt.1 innova nel segno della tradizione, rinnovando ma non stravolgendo un sistema di controllo/combattimento più che funzionale e promettendo ore e ore di ulteriore divertimento per gli appassionati della serie principale. Rimaniamo dunque in attesa di una prova del codice definitivo per darvi conferma di quanto di buono visto fino ad ora.

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