Colonia – Tra wurstel, kartoffeln, bretzel e krapfen vari, è sempre bello incontrare un po’ di italianità all’estero, specialmente per sentirsi un po’ di più a casa e supportarsi a vicenda. Alla gamescom 2015 era presente anche il nostro Paese, e tra i diversi developers c’era anche Indie Gala, che da società distributrice di bundles ora si lancia anche nel mercato publisher, facendo da cicerone per titoli indipendenti completamente italiani.
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In quel di Colonia, Indie Gala è arrivata con due titoli, estremamente diversi tra loro:
- Red Rope: Don’t Fall Behind è un gioco coop per due giocatori, utilizzabile però anche da soli, a patto che le vostre abilità twin-stick siano elogiabili; pixel-style con una grafica minimale, l’obiettivo del gioco è esorcizzare anime spettrali per poterle sconfiggere definitivamente, grazie all’uso del nostro filo rosso, che unisce i due giocatori in un legame forte e simbolico.
- Die Young è invece un survival open world locato su una splendida isola greca, percorsa però da assassini senza scrupoli che sguinzagliano cani contro turisti indifesi; fuggire dall’isola sarà un’impresa, interamente in prima persona, con piccoli elementi di crafting e di parkour.
Red Rope: Don’t Fall Behind
Non appena sono passato davanti allo stand di Indie Gala il primo giorno della fiera, l’occhio è andato subito sull’art work di Red Rope e sul cabinet utilizzato dagli sviluppatori di Yonder per promuovere il gioco nel loro piccolo spazio riservato. Per coloro che sanno cosa sia un cabinet e cosa voglia dire perdere manciate di gettoni il pomeriggio al bar dell’oratorio, vedere una cosa del genere è indubbiamente una calamita piuttosto potente.
Red Rope: Don’t Fall Behind si è prestato molto bene al semplice joystick da cabinet, vista l’assenza di ulteriori bottoni da premere per giocare. La grafica pixel-style è di indubbia attrazione di questi tempi, esplorata in lungo e in largo proprio dagli sviluppatori indipendenti: il suo fascino riesce a catturare l’attenzione sia dei giocatoriveterani che di quelli più giovani, essendo parte di giochi normalmente molto intuitivi e d’impatto.
L’intera esperienza verte sul filo rosso che unisce i due giocatori, amanti che rappresentano una leggenda cinese: il filo, rosso come il sangue, identifica un vincolo forzato, ma allo stesso tempo un’unione che crea sinergia e complicità. Il gioco, che ruota sempre attorno a questa leggenda, è sempre silenzioso, ma dal significato profondo.
Rinchiusi in un tetro cimitero pixelloso, i due giocatori devono coordinare i movimenti per sfuggire la stretta di creature spettrali, esorcizzabili solo toccandole col filo rosso. Una volta attraversate da esso, le anime diventano tangibili, indifese e fuggitive, pronte dunque per essere sconfitte una volta per tutte circondandole sempre col filo. Per ogni anima distrutta, la corda si allunga, rafforzando il legame ed aumentando il suo potenziale.
Se le anime riescono a toccare uno dei giocatori, il gioco finisce e bisogna ricominciare il livello: gli stages vengono sbloccati una volta liberata l’area dall’infestazione ed è possibile accedere alla seguente scegliendo tra due porte. Man mano che si progredisce, la difficoltà cresce e ci si imbatte non solo in nemici, ma anche in elementi puzzle che mettono a dura prova la capacità di sincronismo dei due giocatori. Per questo sarebbe meglio giocare fianco a fianco sulla stessa piattaforma, anche se Red Rope sarà giocabile anche online tramite Steam.
Il gioco completo, in uscita entro la fine dell’anno su Steam, offrirà anche un’ulteriore modalità, esplorativa, con più uscite dall’area che si è appena liberata: i giocatori saranno in un labirinto esplorabile interamente, con la possibilità di ritornare sui propri passi, procurarsi chiavi ed aprire altre porte. Nel caso in cui perdiate vite durante il viaggio, ci sarà comunque la possibilità di recuperarle, in modo da arrivare preparati contro i boss del gioco, che rappresentano la chiusura della storia.
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