Colonia – I nostalgici della saga animata creata negli anni ’80 avranno ben da rallegrarsi per questa nuova uscita videoludica. Transformers: Devastation è infatti un chiaro tributo alla serie animata prodotta a partire dal 1984 e ciò è a sua volta confermato dal design dei personaggi e delle ambientazioni, che richiamano i cartoni piuttosto che i film diretti da Micheal Bay.
Gli Autobot – capitanati dal valoroso Optimus Prime – dovranno salvare la Terra dall’invasione dei Decepticon, più forti che mai grazie alla potenza fornita dall’Energia al Plasma e intenzionati a trasformare il nostro pianeta nel nuovo Cybertron. Combattimenti rapidi e frenetici la fanno da padrona, offrendo un combat system personalizzabile in ogni singolo aspetto. Oltre Optimus Prime, potremo scegliere di affrontare la storia con Bumblebee, Sideswipe, WheelJack o Grimlock.
Lo stile si differenzia insindacabilmente dalla serie prodotta da High Moon Studios e ispirata alla trasposizione cinematografica della saga di Transformers. Come accennato in precedenza, questo Devastation si rifà alla serie animata degli anni ’80 e alle action figures prodotte da Hasbro. Ovviamente, anche il gameplay non ha niente a che vedere con i videogiochi sviluppati dal team di High Moon.
Sia gli Autobot che i Decepticon hanno uno stile di combattimento basato principalmente sull’esecuzione di svariate combo e, dopo una certa quantità di colpi ben assestati, essi sono in grado di assumere la forma del relativo veicolo ed eseguire attacchi speciali, il tutto senza interrompere la fase offensiva. Ogni attacco è accompagnato da scintille azzurre, in modo da enfatizzare le azioni concitate dei combattimenti.
Ciascun Autobot combatte in moto differente rispetto ai compagni; ad esempio Bumblebee è estremamente veloce e riesce persino ad attaccare due nemici per volta, mentre Optimus Prime può sferrare sia attacchi corpo a corpo che tramite arma da fuoco. Il dinosauro Grimlock è decisamente più lento, ma in grado di infliggere ingenti danni ai nemici grazie alle innumerevoli combo di cui dispone. I doppiatori originali della serie animata hanno prestato le loro voci agli Autobot, donando così un tocco di classe a Transformers: Devastation.
Il gameplay è composto principalmente da combattimenti frenetici contro i Decepticon, ma non mancano alcune scene in cui l’azione si sposta verso una prospettiva 2.5D dove impersoniamo Bumblebee che, su di un ponte, deve fronteggiare gli attacchi aerei lanciati dai nostri antagonisti, i Decepticon. I personaggi principali sono realizzati con un cel shading pressoché perfetto, in modo da riprendere stilisticamente i protagonisti della serie animata. Le ambientazioni risultano invece piuttosto anonime, così come i personaggi secondari e gli elementi di contorno.
La demo che abbiamo provato ci ha permesso di prendere confidenza con i controlli e di approfondire le meccaniche di gioco, mettendoci di fronte a vari nemici che abbiamo sconfitto senza difficoltà e ad un boss finale, l’imponente Devastator. Questo, seppur leggermente più impegnativo, non ci ha creato impedimenti e siamo riusciti a metterlo al tappeto sfruttando le varie combo a nostra disposizione. Tuttavia, nella versione definitiva di Transformers: Devastation, sarà possibile sbloccare due nuovi livelli di difficoltà dopo aver completato per la prima volta il gioco.
Transformers: Devastation non mi ha convinta a pieno. Il gioco alla lunga potrebbe apparire piuttosto ripetitivo e non credo che l’aggiunta di alcune brevi sequenze che si differenziano dal gameplay principale possano ovviare a questo problema. In più, la scelta degli sviluppatori di non inserire alcuna modalità multiplayer all’interno del titolo non fa altro che avvalorare questa ipotesi. Graficamente, il gioco è ineccepibile: un vero e proprio toccasana per i nostalgici della serie animata degli anni ’80; il combat system è ben sviluppato anche se i combattimenti sono stati tutt’altro che complicati, compreso quello contro il boss Devastator, rendendo l’azione piuttosto monotona.
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