[adinserter block=”1″]
Colonia – Quando si parla di device audio asserviti al gaming è naturale pensare a brand quali Creative, Razer, Trustmaster, Tritton, e chi più ne ha, più ne metta. Quello che non si sa, e che capita di scoprire in una tranquilla private room durante l’appena conclusasi GamesCom è che tutto ebbe origine, per l’appunto, da una (per me) semisconosciuta Plantronics!
Al produttore californiano sono attribuibili alcune delle più grandi evoluzioni nell’ambito della comunicazione a distanza: suo il primo headset portatile in dotazione ai piloti degli aerei di linea e suo, soprattutto, il microfono grazie a cui Neal Armstrong pronunciò la sua frase più famosa una volta atterrato sulla luna. L’evoluzione del mercato ha portato Plantronics, negli ultimi 15 anni, a specializzarsi nella costruzione di headset audio spostando dunque il core dell’attività in ambito prettamente consumer. Gli headset specialists della casa californiana sono dunque entrati in competizione diretta con i giganti di cui sopra, piazzando in poco tempo dei colpi ben assestati che, oltre a generare introiti, hanno ben fatto capire la caratura di questo produttore anche in ambito gaming.
Ormai da 5 anni Plantronics ha volto la sua attenzione verso gli E-sports fornendo ai gamer professionisti delle soluzioni che, oltre ad eccellere qualitativamente sia in ambito di riproduzione sonora che in quello relativo alla riduzione del rumore proveniente dall’esterno, portassero loro dei benefici utili a semplificare la loro carriera di e-sports players permettendo loro di allenarsi in modo ottimale per diventare campioni. Gli E-sports, inizialmente fenomeno di nicchia, stanno ora prendendo piede anche in zone storicamente refrattarie ad evoluzioni di questo genere (leggesi Europa…) ed è appunto per via di questa capillare diffusione che Plantronics ha ben pensato di ideare headsets costruite specificamente per e-sports players.
L’attività di Plantronics in questo senso è stata volta verso la creazione da zero di un prodotto che potesse adattarsi alle esigenze dei sopraccitati giocatori: da qui è nata la RIG 500 E. Ogni singolo componente di questo headset è stato creato, dopo precise sessioni di progettazione, al fine di facilitare l’attività degli E-Sports players: l’headband (realizzata in materiale flessibilissimo ed assolutamente indistruttibile) ed i padiglioni da allenamento sono stati creati per permettere al giocatore professionista di allenarsi senza sudare anche dopo sessioni di 5-6 ore giornaliere. Unitamente a questi due particolari viene fornito, nel prezzo di 129€, un ulteriore set di padiglioni “da gara”, meno traspiranti di quelli da allenamento ed utili per le sessioni ufficiali: dotati di un maggiore coefficiente di riduzione disturbi sonori è indicato infatti per massimo 1h di gameplay in modo da permettere al giocatore di concentrarsi esclusivamente su ciò che succede nella sua sessione in game e trarre il meglio dalla sua esperienza di gioco, il tutto al peso complessivo di 200g. Ambo i padiglioni, progettati al fine di rendere un output sonoro 7.1, e la presenza di un microfono rimuovibile completano l’offerta di questa RIG 500E che, non a caso aggiungerei, è la cuffia ufficiale ESL.
Plantronics ha inoltre pensato anche ai giocatori alle prime armi: tutti i novellini desiderosi di lanciarsi nel mondo degli e-sports (ma non disposti a spendere 129€ per un headset professionale) potranno ripiegare sul modello entry-level RIG 500 che, al prezzo di 59€ offrirà una esperienza simile ma a costo più contenuto: coloro che vorranno effettuare il salto di qualità avranno comunque un anno dall’acquisto dell’headset per effettuare l’upgrade al modello superiore evitando dunque di sostenere per due volte la spesa. Plantronics sta inoltre per lanciare sul mercato delle cuffie brandizzate Sony e Microsoft, dedicate alle console di nuova generazione e a tutti gli e-sports (COD, Halo ed altri) che si affermeranno sulle stesse.
Plantronics ci mette dunque in condizione di approcciarci al poliedrico mondo degli e-sports permettendoci di trarre il meglio dalle nostre sessioni di gioco, fornendoci due headset (uno high-end, l’altro entry level) che andranno a rispondere alle nostre esigenze sia qualitative che economiche. Attendiamo di poter testare accuratamente il valore di questi headset per riportarvi impressioni più dettagliate!
Commenti