News 18 Ago 2015

Rodea The Sky Soldier – Anteprima gamescom 2015

Colonia – Ci sono titoli che, per un motivo o per un altro, si ritrovano ad essere sviluppati in periodi di transizione e di cambiamento che vanno a creare difficili situazioni per i publisher e per i suoi sviluppatori. Questo è senza dubbio il caso di Rodea The Sky Soldier, ideato nientemeno che dal creatore di Sonic Yuji Naka e inizialmente previsto per Wii. Visti i tempi di sviluppo lunghi e problematici, il titolo del papà di Sonic si è ritrovato però a cavallo tra la dipartita di Wii e l’infelice arrivo di Wii U, richiedendo ulteriori sforzi e un deciso cambio di rotta.

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Ora il titolo è infatti atteso su Wii U e 3DS, e nonostante il passaggio forzato l’impianto tecnologico non sembra sia variato. Non ci è stata data la possibilità di giocarlo, ma ciò che avevamo di fronte era indubbiamente un titolo figlio di una determinata visione e, soprattutto, di una console differente, tutta affidata ai controlli di movimento. Cosa avremo scoperto a Colonia?

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Per contestualizzare un po’ l’opera, le due simpatiche dipendenti di NIS America (che si occupano in prima persona della gestione e della localizzazione dei titoli) ci introducono l’universo e il personaggio di Rodea. Quest’ultimo non è altro che un cavaliere al servizio del regno di Garuda, che dopo aver aiutato a scacciare l’invasione dell’impero di Naga è caduto in un sogno profondo, risvegliandosi 1000 anni dopo sull’orlo di un nuovo conflitto tra le due fazioni. Le premesse sono estremamente semplici e fiabesche, e denotano l’intenzione degli sviluppatori di creare un titolo figlio di un’altro modo di fare videogiochi, tutta votata al gameplay e all’intrattenimento più semplice e immediato, proprio come il Sonic che Yuji creò per SEGA.

Ma è proprio in questo senso che Rodea ci ha lasciati perplessi e straniti: il gameplay fa affidamento, stando a quanto ci è stato mostrato, sulla semplice esplorazione di livelli a scatola chiusa, tramite il volo e in parte muovendosi a terra. Il miglior modo per descriverlo è senza dubbio quello di citare le due opere di Yuji Naka, ovvero Nights e Sonic: Rodea infatti sembra unire la velocità e la semplicità di Sonic con il volo e alcune meccaniche di contorno di Nights. Si potrebbe anche citare Kid Icarus, nella sua ultima incarnazione, ma dove non ci ha convinti Rodea è proprio nel suo scimmiottare un certo tono action senza però possedere la stessa sfaccettatura e profondità.

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Va assolutamente considerata inoltre la mancanza del Wiimote, che a meno di giocare il titolo nella sua versione originale (inclusa nelle prime stampe) potrebbe snaturare nelle altre versioni un progetto nato e pensato per il motion control. Siamo sicuri che sia stato svolto un buon lavoro per traslare il tutto sui sistemi di controllo classici di Wii U e 3DS, ma quanto ne risente l’esperienza in termini puramente ludici? Non possiamo purtroppo dare risposta a questo quesito, che non mancheremo di tenere in considerazione in sede di recensione, più che mai necessaria per un titolo difficile da analizzare in pochi minuti come questo.

 

Il primo volo di Rodea non ci ha convinti appieno

Fattore Soul

Rodea resta, nonostante la breve presentazione in quel di Colonia, un titolo difficile da inquadrare sotto certi aspetti, soprattutto senza avere avuto la possibilità di testarlo con mano. Il gameplay potrebbe rivelarsi interessante, ma per quanto ne sappiamo potrebbe risultare poco convincente e profondo sul lungo periodo, sminuendo i tentativi di approcciarsi al genere degli action storicamente non nelle corde dello sviluppatore giapponese. Al di là di queste perplessità, l’opera di Yuji Naka è davvero poco convincente sul fronte grafico, con texture in bassa definizione e degli scenari che definire basilari e spogli è poco: nonostante sia nato come un progetto Wii, gli anni sono passati davvero velocemente e un titolo del genere potrebbe essere poco digerito anche e soprattutto per la sua componente grafica, quantomeno su Wii U. Il primo volo del cavaliere dei cieli Rodea non ci ha convinto appieno, ma avremo modo di giudicare l’opera nella sua interezza questo Novembre, per avere un quadro completo e più chiaro della situazione.


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