La saga di F1 ha rappresentato, nel corso degli anni, croce e delizia della line-up Codemasters: ad un graduale perfezionamento, culminato nel 2013 con una versione pressochè perfetta, ha fatto seguito un graduale processo di discesa che ha visto le edizioni 2014 e 2015 ristagnare nel limbo dell’anonimato, ben lontane sia dai fasti cui eravamo abituati, sia dalle sponde di una next-generation misteriosamente ignorata dallo sviluppatore inglese.
L’annuncio in pompa magna di questo primo episidio next-gen only, coadiuvato dall’hands on effettuato poco meno di un mese fa in quel di Los Angeles, hanno contribuito a ri-destare l’interesse, oramai sopito da svariato tempo, nei confronti di un franchise che ha ancora molto da dire.
Vediamo dunque come è andata.
Formula 1 2015
Piattaforma: Pc, Xbox One, Playstation 4
Genere: Racing Game
Sviluppatore: Codemasters
Publisher: Bandai Namco
Giocatori: 1
Online: 2-16 Gara/Set di gare
Lingua: Italiano
Per farsi perdonare l’attesa, Codemasters ha scelto la strada della quantità, oltre la prevedibile rincorsa di quella inerente la qualità; in questa prima incarnazione next-gen del simulatore di F1 per eccellenza potremo infatti decidere di disputare sia l’attuale che la precedente stagione automobilistica, con tutti i pregi del caso: vedremo dunque variare piloti, scuderie ed ordine delle gare ma, perlomeno in termini di giocabilità vera e propria, non ci saranno novità di sorta.
Quella della doppia annata è solo la prima di una serie di innovazioni che, nel bene e nel male, caratterizzeranno questo episodio: prima fra tutte la (misteriosa) rimozione della tanto apprezzata modalità carriera in favore delle modalità “Stagione” e “Stagione PRO”, quest’ultima caratterizzata dalla difficoltà settata al massimo livello, visuale dall’interno dell’abitacolo e dall’impossibilità di attivare qualsivoglia aiuto alla guida al fine di restituire una esperienza quanto più verosimile alla controparte reale. Che si scelga una delle sopraccitate categorie o di partecipare ad una gara secca, spicca la possibilità di prender parte a qualsiasi sessione di prove, che si tratti delle libere, delle prove ufficiali e, dulcis in fundo, del warm-up. Chiudono il cerchio la modalità time-attack e quella multiplayer che, decurtata della popolarissima feature co-op, si presenta monca e incompleta rispetto alle precedenti iterazioni.
Potremo decidere di disputare sia l’attuale che la precedente stagione automobilistica.
Graficamente la versione Playstation 4 segna un netto distacco con le precedenti iterazioni di questo franchise di successo: dimenticate dunque le piste scarne ed essenziali, personalizzate solo nei punti chiave e nei rettifili d’arrivo delle versioni old-gen. In F1 2015 next-gen ogni singolo particolare di qualsivoglia circuito facente parte del circus è stato ricostruito con precisione certosina in modo da sfruttare appieno le potenzialità computazionali dei nuovi hardware di riferimento. Non è purtroppo oro tutto quello che luccica: a fronte delle dichiarazioni fatte dal team di programmazione (anche in sede di anteprima all’E3 2015) non ci troviamo, purtroppo, davanti ad un motore grafico nuovo di pacca ma all’EVO ENGINE, stesso motore alla base delle versioni old-gen, debitamente potenziato e sfruttato al suo massimo.
Se da un lato l’effetto così ottenuto potrebbe sembrare appagante per gli occhi osservando gli screenshot del gioco, stessa cosa non può purtroppo esser detta per le sessioni ingame: ad una precisione millimetrica nella ricostruzione grafica dei tracciati e nella modellazione delle vetture non corrisponde purtroppo un “contorno” all’altezza di quanto visto fin’ora. Dimenticate dunque eventuali effetti particellari derivanti dal rilascio delle polveri sottili dopo una frenata o lens flare degni di nota: Codemasters ha preferito dedicarsi ad una soluzione che permettesse di ottenere facilmente (almeno in via teorica) l’obiettivo dei 60 fps a discapito della ricchezza grafica, almeno delle versioni console.
Gli sforzi profusi da Codemasters nell’ottenimento dei tanto agognati 60 fps si scontrano, però, con un motore grafico-fisico vecchio di anni che, pur facendo la sua porca figura a livello estetico, da netti segni di cedimento se portato al limite massimo: non raramente infatti ci troveremo a cospetto di bruschi cali di frame rate, quasi dimezzato in condizioni di sovraffollamento o di funambolici tamponamenti.
La fisica di gioco è un altro degli aspetti che rappresentano, alla prova dei fatti, croce e delizia di questa prima iterazione next-gen di F1 2015: ove è innegabile negare un paradigma evolutivo di primo ordine rispetto alle versioni old-gen, castrate nel comparto fisico a causa del deficit computazionale delle vecchie macchine da gioco, ci troviamo comunque di fronte a delle ricostruzioni fisiche degli impatti imprecise sia riguardo le dinamiche di acquisizione danni da parte delle vetture coinvolte, limitate alle parti “mobili” (alettoni, ruote, sospensioni), lasciando assolutamente integre le scocche dei veicoli coinvolti negli scontri, quale che sia l’entità dell’impatto.
La fisica di gioco è un altro degli aspetti che rappresentano, alla prova dei fatti, croce e delizia di questa prima iterazione next-gen di F1 2015
Il fatto di avere avuto a disposizione la sola versione Playstation 4 ha fatto si che potessimo testare questo F1 2015, anche a causa delle scriteriate scelte di mercato di Logitech (volte al supporto esclusivo delle nuove periferiche, in barba ai possessori di costosi e performanti G25 e G27) in ambito Sony, esclusivamente con il Dualshock 4. Nonostante però questa apparente limitazione, dobbiamo dire che il pad made in Sony ben si è prestato alla fruizione di questo gioco, forte anche della possibilità di implementare (o deselezionare) aiuti alla guida che, di fatto, vanno a rendere più semplice o più ostica l’esperienza di gioco.
Dopo un pò di pratica, pad alla mano, sarà comunque possibile riuscire a padroneggiare senza problema alcuno le monoposto a nostra disposizione raggiungendo una discreta competitività a livelli di guida medio-alti. Come facilmente desumibile la modalità stagione PRO (o comunque una qualsiasi gara secca ad aiuti disabilitati o pesantemente ridotti) sarà ad appannaggio dei pochi fortunati muniti di un volante compatibile con Playstation 4: scordatevi di poter rivaleggiare con l’intelligenza (o presunta tale) artificiale nemica muniti esclusivamente del pur generoso pad sony.
Come accennato nel precedente paragrafo, uno dei difetti più grandi di questo Formula 1 2015 risiede nell’intelligenza artificiale delle vetture avversarie: mentre a livelli di difficoltà medio-bassi sarà possibile avere ragione delle stesse con una facilità quasi disarmante (assistendo a vere e proprie rese da parte delle vetture che rifiuteranno, ad esempio, di tenere una staccata in modo da impedirci il sorpasso), alla stessa maniera ci troveremo, alla selezione di livelli di difficoltà sempre più elevati, a confrontarci con veri e propri alieni capaci di superare, seppure muniti di veicoli meno performanti, o di tenere posizione sconfiggendo le più basilari leggi della fisica.
Se a ciò si va ad aggiungere la difformità tra il comportamento della nostra vettura ad aiuti disattivati e quelle avversarie, ci troveremo di fronte ad opponenti “chirurgici” che tireranno dritto senza alcuna esitazione mentre noi saremo alle prese con problemi di traction control e di partizionamento frenata ad abs disattivato. Alla stessa maniera capiterà poi di assistere a fenomeni di “eliminazione mirata” in cui vetture avversarie, duellando tra loro (o con noi) rifileranno al proprio contendente una serie inenarrabile di sportellate causando perentori schianti e conseguenti fallimenti se innestati all’interno di una stagione PRO.
Degna di nota, inoltre, la mancanza assoluta della safety car: a seguito di incidenti più o meno gravi si otterrà, al massimo, l’esposizione delle bandiere gialle ma della Mercedes AMG adibita a detto compito nemmeno l’ombra.
Uno dei maggiori difetti di questo Formula 1 2015 risiede nell’intelligenza artificiale delle vetture avversarie.
Il Multiplayer giunge a completamento dell’offerta di gioco di questa versione next-gen di Formula 1 2015: sarà possibile dunque disputare singoli gran premi o una serie di gare decise ad inizio sessione. Contrariamente alle passate iterazioni ora sarà possibile organizzare delle partite multiplayer contenenti fino ad un massimo di 16 giocatori: manca comunque la feature di effettuare intere stagioni in multiplayer e la possibilità di coinvolgere fino a 20 auto nella contesa, replicando dunque la reale composizione di un gran prix. Sale all’attenzione la mancanza di server dedicati al multiplayer: l’onere dunque di gestire il matchmaking spetterà all’host (ovvero al giocatore dotato della migliore connessione).
Come detto in precedenza, spicca la rimozione (immotivata) della modalità multiplayer co-op, tanto apprezzata in passato dagli utenti, segno epistemiologico dei tagli effettuati per mancanza di tempo da dedicare all’ottimizzazione delle dinamiche di gioco su piattaforme di nuova generazione.
IN CONCLUSIONE
F1 2015 rappresenta solo una parziale evoluzione.
Per dieci passi in avanti fatti, ne seguono almeno otto all’indietro a ridimensionare le ambizioni di una produzione che, per la prima volta nella storia del franchise, si affaccia su macchine di nuova generazione.
La mancanza di un motore grafico-fisico nuovo, in favore di un vetusto EVO ENGINE oramai alla canna del gas, ci regala una grafica si soddifacente ma soggetta a frequenti cali di frame rate che vanno a vanificare l’obiettivo psicologico dei 60fps tanto decantato in sede di preview e di campagna pubblicitaria dai ragazzi di Codemasters.
La rimozione della modalità carriera, unitamente al multiplayer co-op, ci consegna un gioco appassionante ma monco di alcune delle caratteristiche che ne hanno decretato il successo negli anni passati: un sistema di impatti migliorato ma sicuramente perfettibile ed una intelligenza artificiale tutt’altro che perfetta rappresentano il giusto coronamento di una esperienza di gioco potenzialmente ricchissima ma effettivamente frustrante per via di bug ed imprecisioni che vanno a minare la fruibilità stessa del titolo.
Con F1 2015 sono state poste le basi per un nuovo corso che dovrà però, giocoforza, avere il coraggio di innovare lasciandosi alle spalle i lidi sicuri su cui si è fatto affidamento fino ad ora, al fine di regalare agli utenti una esperieza di gioco finalmente next-gen e, soprattutto, all’altezza del blasone di una serie oramai troppo bistrattata.
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