News 25 Ago 2015

Gauntlet: Slayer Edition – Recensione

Uscito quasi un anno fa su PC, i ragazzi di Arrowhead Game Studios ripropongono Gauntlet in versione Slayer Edition sull’ammiraglia di casa SonyRecuperando una formula di gioco quasi estinta, questo dungeon crawler old school si porta in dote un sistema di gioco spicciolo e al contempo abbastanza profondo da garantire svariate ore di gioco e puro divertimento.

La software house svedese ormai esperta in videogiochi con visuale isometrica – il primo Magicka ed il recentissimo Helldiversvi dicono qualcosa!? – riescono anche questa volta a dare lustro nuovamente ad una tipologia di gameplay ormai datata e che rischiava di finire nel dimenticatoio. Grazie ad un lavoro di “restauro” della versione originale, Gauntlet con questa Slayer Edition arriva su PS4 con delle interessanti novità che i giocatori potranno apprezzare (possibilmente insieme, seduti sullo stesso divano). Volete sapere se a un anno di distanza dall’uscita originale il titolo vale ancora il prezzo di 19,99€ a cui viene proposto sul Playstation Store? Vi invitiamo a proseguire la lettura!

 Gauntlet: Slayer Edition

Piattaforma: PS4

Genere: Dungeon Crawler

Sviluppatore: Arrowhead Game Studios

Publisher: Warner Bros.

Giocatori: Co-op fino a 4 Giocatori

Online: Max 4 Giocatori

Lingua: Testi in Italiano/Audio in Inglese

Versione Testata: PS4

 

Come affermato poc’anzi, la genesi old style del titolo non lascia mai spazio a spiegoni o tutorial ingessati ed invasivi, piuttosto preferisce sbattere il giocatore in partita dopo avergli fatto scegliere la classe che più si adatta al suo stile. Tramite un DLC è inoltre possibile ampliare il roster di eroi che passa da 4 a 5, aggiungendo ai classici Guerriero, Elfo, Valchiria e Mago anche una Negromante, il tutto per aumentare la varietà e la profondità del titolo targato Arrowhead Game Studios.

Le possibilità di gioco si sono arricchite dalla versione originale con una modalità Infinita  ed il Colosseo. La prima vede i nostri alter-ego affrontare delle schiere potenzialmente infinite di nemici in dungeon creati proceduralmente mentre la seconda consiste in sfide da portare a termine settimanalmente diverse. Anche gli avversari sono stati rivisti: sono stati aggiunti nuovi pattern d’attacco, una nuova tipologia di mob, il tutto condito da un’aggressività notevolmente aumentata per non rendere le troppo semplici.

Anche il sistema di crescita e personalizzazione ha subito delle modifiche abbastanza importanti: il denaro racimolato sarà la valuta per comprare nuove armi e set di armature. A differenza di quanto avveniva in precedenza inoltre, è ora il nostro equipaggiamento a decretare l’attacco speciale da utilizzare, con le che reliquie si ricaricano con un classico cooldown, abbandonando così il vecchio sistema legato alle pozioni, svecchiandolo pur rimanendo in un certo senso fedele alla tradizione del genere.

La genesi old style del titolo non lascia mai spazio a spiegoni o tutorial ingessati ed invasivi, piuttosto preferisce sbattere il giocatore in partita dopo avergli fatto scegliere la classe che più si adatta al suo stile!

Gli eroi sono studiati in modo tale da essere complementari gli uni con gli altri e vanno incontro a tutti gli stili di combattimento, grazie ad un bilanciamento centellinato e studiato ad-hoc dal team di sviluppo.

Il Guerriero, contrariamente alla tendenza del “personaggio più immediato”, risulta essere uno dei più difficili da padroneggiare ma una volta interiorizzato il timing di mosse e counter si rivelerà una risorsa importantissima. La Valchiria, così come il Guerriero, usa attacchi melee ma ha una resistenza inferiore e viene concepito come difensore dei personaggi con attacchi da distanza, senza però rinunciare ad infliggere una buona dose di danni. Le ultime (ma non meno importanti), l’Elfo e il Mago, sono le classi – per assurdo – più facili ma capaci di invertire le sorti di un qualsiasi scontro. Grazie ai dardi infiniti dell’uno e alle magie difensive ed offensive dell’altro, sono i due elementi indispensabili in ogni party che si rispetti.

Imparare a conoscere le mosse ed i move-set avversari vi garantirà un notevole vantaggio nelle sfide più impegnative del Colosseo, oppure nelle fasi più avanzate della modalità Infinita. Giocare a Gauntlet su Playstation 4 si è rivelato inoltre molto semplice, grazie anche al sistema di comando intuitivo e con un’impostazione da dual-stick shooter, con gli attacchi speciali demandati ai grilletti e le mosse ai 4 tasti frontali.

Gauntlet: Slayer Edition, grazie agli accorgimenti di cui sopra, si conferma ancora oggi come un gioco studiato per la cooperazione. Giocare da soli, per quanto possibile (altamente sconsigliato dal sottoscritto) si rivela essere un’attività più che frustrante a causa di un alto tasso di difficoltà, evidentemente studiato per più giocatori. Morire infatti equivale a dover ricominciare il livello da capo, con centinaia di nemici da uccidere ancora ed ancora.

La visuale isometrica è sempre la scelta vincente quando avremo a che fare con decine di nemici a schermo.

Contenutisticamente Gauntlet accresce la propria offerta ludica grazie alle due modalità inedite: Infinita e il Colosseo ma, a causa di una “campagna” inconsistente e dalla breve durata, non è di certo un peso massimo nel genere.

Anche l’impossibilità di godere del gioco in solitaria costituisce una barriera forte all’acquisto e perciò non lo consigliamo a chi non abbia degli amici con cui giocare oppure a chi non possiede una connessione per poter usufruire dell’aiuto di altri player.

Per tutti gli altri, invece, vale esattamente il contrario. Entrare online in un party già avviato si è rivelata un’attivata divertente e, malgrado i moltissimi elementi a schermo e la complessità di dover gestire 4 giocatori online, il netcode ci è parso solidissimo e molto veloce anche in fase di matchmaking.

Divertentissimo ed immediato, Gauntlet inciampa e fa uno scivolone però sulla varietà di situazioni che sarete chiamati ad affrontare.

Dopo alcune ore di gioco e dopo aver fatto fuori per la millesima volta lo scheletro di turno, ed aver ottenuto il tanto agognato bottino, lo spettro della ripetitività potrebbe venire a trovarvi nel vostro salotto di casa.

 

L’impossibilità di godere del gioco in solitaria costituisce una barriera forte all’acquisto e perciò non lo consigliamo a chi non abbia degli amici con cui giocare oppure chi non possieda una connessione per poter usufruire dell’aiuto di altri player.

Sul fronte puramente tecnico, così come il titolo originale, Gauntlet non figura come un titolo capace di segnare un nuovo standard ma, grazie alla grafica leggermente “cartoonesca” unita a buoni effetti di luce e particellari presenti in abbondanza, è comunque molto gradevole da guardare.

I 1080p e i 60 fps stabili su PS4 sono – ovviamente – garantiti e la sensazione di potenza trasmessa durante la macellazione di decine e decine di mostri sul vostro cammino è qualcosa di spettacolare e galvanizzante.

Purtroppo al netto di ciò, abbiamo riscontrato una certa ripetitività degli assett di gioco per ciò che concerne i fondali e la varietà dei nemici, che dopo alcune ore tendono a ripresentarsi in forma pressoché uguale.

Anche i dungeon, sia standard che procedurali, abusano alle volte con soluzioni grafiche già trite e ritrite aumentando un pò il senso di deja-vù.

Per sconfiggere questa spiacevole sensazione il team di sviluppo si è impegnato a sfornare di settimana in settimana sfide sempre nuove e coinvolgenti nel Colosseo.

Se questa promessa sarà poi mantenuta solo il tempo ce lo potrà dimostrare!!

In Conclusione…

Gauntlet: Slayer Edition arriva su PS4, dopo quasi un anno dalla release PC e lo fa con delle modifiche più o meno pronunciate al bilanciamento, con un’IA più aggressiva, nuovi nemici e due nuove modalità inedite: Infinita e Colosseo. Il comparto tecnico ha inoltre beneficiato dell’arrivo su console current-gen con piccoli miglioramenti nell’illuminazione globale e nei particellari.

La visuale isometrica, con una formula di gameplay d’altri tempi ma che funziona, confezionano insieme un prodotto bilanciato al “millimetro” e capace di regalare molte ore di pura goduria e divertimento, a patto di giocare con degli amici o in cooperativa online.

A questo fanno da contraltare dei difetti intrinsechi nella natura stessa del gioco: una ripetitività di fondoche viene accentuata dalla riproposizione di assett grafici nei dungeon, e da missioni che tendono alla ripetizione una volta esaurite tutte le loro combinazioni.

Insomma, Gauntlet: Slayer Edition è promosso con riserva; un titolo adatto da giocare in compagnia di amici o altri 3 player online e che, grazie alle due modalità inedite, regala molte soddisfazioni con ungameplay old school ancora oggi inossidabile.

Se a questo unite un prezzo davvero concorrenziale di 19,99€ a cui viene venduto sul Playstation Store, siamo convinti che vi divertirete davvero moltissimo.

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