Microtransazioni o macro-rottura?
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Fiumi di notizie continuano ad affluire in Rete man mano che le scoperte su Metal Gear Solid V si fanno copiose a seguito delle prime esperienze col gioco dell’ex Kojima Production. Se ieri è stato tempo di voti della stampa, si ritorna sull’argomento MGSV per disquisire delle tanto temute microtransazioni, vociferate nei mesi passati da Kojima stesso.
Il “paywall” riguarda ovviamente la modalità multiplayer, ma non Metal Gear Online (per adesso non si sa come colpirà questa modalità), bensì le meccaniche F.O.B. ampiamente illustrate durante la gamescom 2015.
Molte informazioni si sono susseguite al sospetto inzialmente sollevato dal sito GameSpot, il quale riteneva l’intera modalità F.O.B. fosse appannaggio dei soli giocatori pronti ad acquistare i MB coins (Mother Base Coins) con l’uso di denaro reale. Sebbene si sospettasse l’obbligatorietà di acquisto dei gettoni, Konami ha poi rassicurato che le microtransazioni opereranno “prevalentemente come un acceleratore“.
Questo significa che tutti potranno giocare senza pagare alla modalità F.O.B., invadendo o difendendo le basi con i potenziamenti guadagnati nel single player o rubati ad altri avversari, ma i più impazienti (e noob, bisogna che lo si ammetta…) potranno velocizzare i potenziamenti sborsando euro per MB coins.
Per chi scrive siamo in realtà di fronte a due notizie: una buona ed una potenzialmente cattiva. La buona è che la modalità F.O.B. sarà libera di obblighi di pagamento, tuttavia potrebbe essere tacciabile di iniquità e squilibri se il fattore microtransazioni non sarà circoscritto e controbilanciato (e questa è la cattiva).
Dunque, speriamo tanto bene e magari l’eccitazione per un emozionante single player e l’ormai breve attesa che ci separa dall’uscita di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, predisporrà positivamente l’animo dei tanti fan.
L’1 settembre su PS4, Xbox One, PS3, Xbox 360 e PC. MGS V si avvicina.
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