Con la famiglia Nighthawk, l’obiettivo di Netgear è lampante: offrire apparecchiature tecnologicamente all’avanguardia e, allo stesso tempo, capaci di garantire connessioni ad altissime prestazioni anche nelle situazioni più delicate. Delicate, come può essere lo streaming televisivo in HD, il download massivo di dati o il gioco online: Netgear, da sempre prima della classe per quanto concerne le soluzioni più avanzate di networking, riesce nuovamente a stupire la propria utenza con una famiglia di router dalle prestazioni al limite dello sbalorditivo. Nelle ultime settimane, abbiamo avuto la fortuna di provare il Nighthawk AC 1900 (nella variante D7000), un gioiellino a tre antenne dalle forme aggressive e dalle potenzialità così spinte da farlo sedere comodamente nell’Olimpo dei modem/router di nuova generazione. Non sono infatti molti i router a vantare un processore dual core da 1GHz, che di fatto lo rende uno dei dispositivi 802.11ac più veloci dell’intero mercato. E questo è solo l’inizio: il D7000 offre inoltre una serie di caratteristiche inedite nella fascia degli home router di casa Netgear, tra cui un server OpenVPN integrato, il supporto al TurboQAM e il supporto ufficiale a firmware di terze parti, per la customizzazione completa dell’apparecchio. Il tutto, ovviamente, senza dimenticare la possibilità di connettere via USB 3.0 un disco esterno come NAS. L’unico difetto? Beh, magari il prezzo non è proprio dei più abbordabili: ma considerando la tecnologia adoperata da Netgear e le prestazioni da assoluto campione, siamo propensi ad affermare che AC 1900 vale tutti gli euro investiti per l’acquisto.
Sarà anche vero che l’abito non fa il monaco, ma uno degli aspetti più intriganti di questo D7000 è il suo taglio aggressivo e accattivante. Non che l’estetica rappresenti uno dei parametri principali nella scelta di un router, ma è anche da queste accortezze che possiamo apprezzare il lavoro svolto da Netgear per realizzare un prodotto di alta qualità. La plastica con cui è realizzato lo chassis è solida e robusta, piacevole al tatto e, cosa più importante, immune alle famigerate impronte digitali nonostante i toni opachi tendenti al nero. L’ingombro del router non è indifferente (specie se paragonato agli standard domestici di Netgear), ed è destinato ad aumentare ulteriormente una volta agganciate le tre antenne; la maggior base d’appoggio obbliga l’utente a collocare l’apparecchio in posizione orizzontale, anche se sarà possibile una collocazione a parete tramite apposite viti di supporto.
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Il D7000, tanto per iniziare, presenta una modalità di configurazione iniziale alla portata di tutti. L’apparecchio presenta una configurazione Wi-Fi nativa, le cui credenziali sono disponibili su un etichetta affissa sull’apparecchio (in aiuto dei più smemorati). Due sono le reti disponibili per la connessione senza fili, a frequenza di 2.4GHz e 5 GHz: ambo le reti condividono username e password, laddove l’unica differenza sarà il suffisso “-5G” di cui si compone l’SSID della seconda. Questo è tutto quello che vi serve sapere prima di connettere il dispositivo ad un segnale internet per navigare: ovvio che le possibilità di configurazione avanzate non mancano affatto, per la gioia degli smanettoni.
L’interfaccia Genie apre le porte all’universo della configurazione del dispositivo: sarà possibile accedervi digitando su un browser supportato l’indirizzo www.routerlogin.net, oppure utilizzando direttamente l’IP di default del router, fissato di default 192.168.1.1. Le credenziali di login per l’interfaccia Genie sono quelle classiche di Netgear (user: user e password: password), ma saranno modificabili a proprio piacimento per una maggior sicurezza. Genie, lo ricordiamo, è disponibile anche in formato App per smartphone Android e iOS: una comodità non certo da poco per aggiustare alcuni parametri della propria connessione domestica senza dover necessariamente avere un portatile sotto mano, anche se il set di impostazioni modificabili dall’interno dell’App risulta più limitato, per ovvi motivi di sicurezza.
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Il D7000 presenta le caratteristiche migliori dei predecessori più illustri, arricchendo però l’offerta con altre feature interessanti. Si tratta di un modem/router dual-band che supporta praticamente tutti i client Wi-Fi disponibili sul mercato, indipendentemente dagli standard che adottano. Connesso a 5GHz su standard 802.11ac, il D7000 offre una ragguardevole velocità sul wireless a 1.3Gbps, mentre a 2.4 GHz sfreccia alla bellezza di 600Mbps in luogo dei classici 450Mbps – per un totale di 1.9Gbps complessivi. Il motivo di questo miglioramento drastico è da ricercarsi nella sua componentistica, che vanta un chip Wi-Fi Broadcom BCM4709 basato su tecnologia proprietaria TurboQAM: grazie ad esso, ciascun canale in banda 2.4GHz può trasmettere 200Mbps anziché 150Mbps. I risultati sono evidenti, e non c’è quasi bisogno di sottolineare quanto questo chip offra maggiori benefici alla più veneranda Wi-Fi a 2.4GHz rispetto che a quella a 5GHz, sebbene vi sia bisogno di un client wireless compatibile con la tecnologia TurboQAM per goderne appieno. Tuttavia, dai nostri test è emersa l’evidenza di miglioramenti (non certo così drastici, ma comunque apprezzabili) utilizzando dei client legacy.
TurboQAM a parte, vale la pena ricordare che il D7000 è equipaggiato con una CPU dual-core da 1GHz, a cui si affianca un supporto USB 3.0 tramite una porta sulla parte frontale del dispositivo. Le possibilità di archiviazione, dunque, sono praticamente infinite: ma considerando la presenza di una seconda porta USB 3.0 posteriore sarà possibile connettere stampanti o altri dispositivi remoti da utilizzare all’interno di una rete condivisa.
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Altra caratteristica particolarmente interessante del D7000 è la presenza di un sistema di Parental Control personalizzabile e basato su OpenDNS. Il meccanismo di Parental Control funziona a braccetto col servizio OpenDSN, a cui basta essere iscritti anche tramite account gratuito. Una volta registrati, sarà possibile scaricare e installare la Live Parental Controls Management Utility (disponibile sia per MAC che per Windows) e associare il router all’account creato. Potremo dunque usare il software scaricato per la gestione del Parental Control, andando a scegliere tra cinque tipologie diverse di filtraggio web: alta, moderata, bassa, minima e “nessuna” – per un livello di filtraggio dati massimo, nel primo caso, fino a nullo nell’ultimo. Sarà inoltre possibile collegarsi da qualsiasi dispositivo sul sito OpenDNS per configurare a distanza il proprio router di casa.
Restando in tema novità, il D7000 vanga una gestione del tutto inedita della Quality of Service (QoS) della connessione, e dando all’utente la possibilità di gestire in modo dipendente lo stream in up e in down della connessione. Ad onor del vero, gran parte delle impostazioni di QoS sono riservate all’upstream (laddove il downstream potrà soltanto essere acceso o spento): questo meccanismo permette di assegnare una vera e propria priorità nel consumo delle risorse di rete in modo tale che le applicazioni real time, siano esse gaming online, videochat o streaming in alta definizione, vadano ad utilizzare soltanto la banda necessaria a garantire un’esperienza ottimale all’utente, evitando possibili sprechi. Si tratta chiaramente di un’opzione avanzata rivolta ad un’utenza ragionevolmente esperta nella gestione di una rete, ma vale comunque la pena sottolineare che raramente, in un router domestico, abbiamo un tale livello di controllo.
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Abbiamo dunque effettuato delle misurazioni indicative sul ping di una nostra connessione di test, una metrica di cui tutti conosciamo gli effetti nel gioco online: il ping su ethernet si è dimostrato estremamente stabile, con valori dell’ordine di 0.5 ms su medie e brevi distanze. Un po’ più alto quello su Wi-Fi, a parità di distanza (5 e 10 mt), che si è collocato mediamente tra gli 0.8ms e 1ms. L’ultimo esperimento è stato condotto ad “un piano di distanza”, sempre via connessione Wi-Fi: notevole il risultato ottenuto, all’incirca 1.5ms, nonostante l’aumento sensibile di tale valore sia più che comprensibile.
Per quanto concerne la compatibilità USB 3.0, nel corso delle nostre prove il D7000 se l’è cavata ottimamente sia con unità disco formattate in FAT32 che in NTFS, e elargendo corrente a sufficienza da alimentare senza intoppi due hard disk, rispettivamente da 500GB e 1TB. Collegato l’hard disk, esso viene immediatamente condiviso con chiunque abbia accesso alla nostra rete – è chiaramente possibile modificare permessi e privilegi delle cartelle condivise, garantendo in questo modo un margine aggiuntivo di sicurezza. Il D7000 supporta il protocollo SMB, il che significa che qualsiasi altro computer connesso alla rete può navigare all’interno della share utilizzando un qualsiasi browser supportato. Le cartelle condivise, inoltre, possono essere trasformate nativamente in un sito FTP, per chi voglia accedere ad esse dall’esterno della rete.
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Il D7000 può essere comodamente usato a braccetto con Time Machine di Apple, divenendo di fatto un’alternativa quasi migliore del nuovo AirPort Extreme sia in termini di funzionalità che di performance. Lo stesso discorso vale per il backup online per macchine Windows, supportato da Netgear tramite software ReadyShare Vault. Ogni contenuto digitale salvato all’interno del dispositivo connesso potrà essere mandato in streaming su qualsiasi media player DLNA e sull’immancabile iTunes con supporto AirPlay. Il tutto si basa su una scansione dei dischi esterni alla ricerca di materiale multimediale, che viene reso immediatamente disponibile agli apparecchi supportati e “trustati” all’interno della nostra rete.
A tal proposito, abbiamo effettuato un’analisi preliminare sulla velocità di scrittura via USB 3.0 del D7000 sfruttando una connessione in fibra a 100 Mbps, e abbiamo ottenuto dei risultati dell’ordine di 39MBps in scrittura e 60MBps in lettura. Cifre oggettivamente impressionanti, ben al di sopra di quelle raggiunte mediamente da server NAS dedicati. Tutto quello che vi serve, insomma, è un hard disk esterno USB 3.0 abbastanza capiente: a renderlo una soluzione ottimale per lo storage online domestico ci penserà il D7000.
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In Conclusione …
Nel mondo del networking, Netgear non è certo l’ultima arrivata: e se la produttrice americana, nel corso degli anni. è saputa diventare sinonimo di garanzia, qualità e avanguardia tencologica, un motivo ci deve pur essere. Ancora una volta, abbiamo potuto provare sulla nostra pelle quel motivo: Nighthawk AC 1900 è un piccolo prodigio tecnologico, un modem/router per reti domestiche dalle prestazioni eccezionali, dalla versatilità unica e, cosa più importante, dalle potenzialità così elevate e poliedriche da trascendere il concetto naturale di router.
Graffiante nel design e dalle prestazioni ben al di sopra della media, questo top di gamma dual-band di casa Netgear nasconde al proprio interno un condensato di tecnologia da fuoriclasse: un processore da 1GHz con compatibilità TurboQAM, affiancato da una tecnologia USB 3.0 per lo storage “online” dei propri dati personali e la condivisione, rigorosamente veloce, all’interno di rete condivisa. A questo vanno ad aggiungersi una lunghissima serie di features esclusive, come il supporto nativo a OpenDNS o al backup su Time Machine di Apple, passando per la compatibilità con lo standard DLNA per lo streaming di contenuti multimediali o una gestione avanzatissima della QoS del proprio segnale internet. Non serve essere dei sistemisti affermati per capire che, come soluzione di rete domestica, dentro a questo D7000 c’è materiale a sufficienza.
Come anticipato ad inizio recensione, l’unico limite di questo esponente della famiglia NightHawk è il prezzo, che si aggira attorno ai 180/190€. Non è certo un prezzo abbordabile, e probabilmente farà sorgere più di qualche dubbio a chiunque sia alla ricerca di un modem/router domestico di fascia media/buona. Ma alla luce delle prestazioni siglate da questo AC 1900 e, lo ribadiamo, della sua componentistica, si tratta di un rapporto qualità prezzo assolutamente ragionevole. E i fatti lo dimostrano abbondantemente.
Voto: 8.5/10
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