Croce e delizia di ogni gamer: i DLC non accennano a diminuire, né in quantità, né tanto meno in costo. Quest’anno abbiamo avuto la sfortuna di vedere alcuni season pass dal costo quasi pari a quello del gioco intero, come nel caso di Batman: Arkham Knight o nel caso di Star Wars: Battlefront. Eppure ci caschiamo sempre: li critichiamo i DLC, ma alla fine di un gioco, se ci è piaciuto, ne invochiamo un altro pezzettino, un altro assaggio prima di congedarsi in attesa dell’immancabile sequel del caso.
In questo difficile rapporto in bilico tra la voglia delle software house di spennarci anche dopo aver già comprato un titolo e la nostra voglia di quel prolungamento in più che ci possa soddisfare, ci sono alcuni casi che si sono distinti e ci hanno dato notevoli soddisfazioni.
Prendiamo per esempio The Old Hunters, l’espansione di Bloodborne, la più importante esclusiva dell’anno in casa Sony. Questo perverso DLC aumenta, se possibile, il livello di sfida del gioco originale. Questa espansione ci porta in una versione alternativa di Yharnam dove gli antichi cacciatori sono pronti a darci filo da torcere. Finalmente possiamo evocare un aiuto extra controllato dall’AI, ma spesso non sarà comunque sufficiente.
Anche lo Strigo è tornato dopo aver salvato Ciri e il mondo in The Witcher 3. La prima espansione, Heart of Stone, non ci ha deluso e ha introdotto delle novità nel gameplay che sono riuscite a dare una ventata di freschezza anche al gameplay. Non il solito more of the same insomma e non vediamo l’ora di giocare alla seconda espansione (Blood and Wine), in uscita quest’anno.
Il nuovo Assassin’s Creed Syndicate, come abbiamo più volte ribadito, si è fatto perdonare il mezzo passo falso di Unity e lo stesso percorso è stato intrapreso dai DLC: il primo corposo, incentrato su Jack Lo Squartatore, sembra voler far dimenticare quei brutti contenuti aggiuntivi approssimativi a cui ci aveva tristemente abituato Ubisoft.
Totalmente inatteso e altrettanto gradito è stato l’arrivo di DriveClub Bikes, DLC scaricabile anche come standalone, che declina la formula vincente del racing esclusiva di Sony su due sole ruote: sorpresa gradita! Chiude il cerchio The Old blood, l’espansione (anch’essa stand-alone) che fa Wolfenstein: The New Order: è sempre il momento buono per accoppare un po’ di nazisti!
Per decidere quale DLC vi è piaciuto di più non dovete far altro che andare al fondo del post e votare VOI stessi quello che preferite!
And the winner is…
[poll id=”246″]
Commenti