Un gioco di spade
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Ad un colpo di pistola dall’uscita ufficiale di Black Desert Online, molti giocatori si stanno domandando quale sarà il futuro di questo MMORPG coreano, riflettendo su aspetti fondamentali per il genere. Da quello che sappiamo, e da quello che abbiamo potuto provare con mano durante la prima e la seconda closed beta, il gioco offrirà ore e ore di gameplay al fianco dei vostri amici, in un mondo incredibilmente dettagliato e ricco di cose da fare: come in ogni MMO che si rispetti, tuttavia, l’ombra della noia e della ripetitività è dietro l’angolo, e la vertigine, dovuta ad un hype impellente e snervante durato anni, inizia a farsi strada.
La seconda Closed Beta di Black Desert Online, più stabile dal punto di vista dei server, ma inizialmente ingiocabile a causa di un numero massivo di persone online contemporaneamente, è stata esaustiva: oltre a darci la possibilità di provare nuove classi, ci ha permesso di visitare un nuova porzione di mondo di gioco e farci un’idea più precisa di quella che sarà la componente PvP una volta raggiunto il soft cap. Sebbene non sia stato possibile testare ogni singola modalità player vs player nel corso di questa beta, cercheremo insieme di fare un piccolo sunto di quello che dovremo aspettarci dal gioco nel corso dei prossimi mesi, focalizzandoci principalmente sulla sfida che tutti i giocatori cercano in un Massive Multiplayer Online: lo scontro diretto con gli altri utenti.
Consenziente o non consenziente, questo è il dilemma
Il Player vs Player di Black Desert Online dovrebbe risultare familiare a tutti coloro che hanno una buona esperienza alle spalle nel campo degli MMO. Come in tutti i giochi, l’esperienza multigiocatore di BDO ha le sue proprie regole e restrizioni in modo tale da prevenire comportamenti scorretti o abusi di potere da parte dei giocatori più forti. Chiarito questo fattore, molto importante e decisamente non scontato, ci teniamo a sottolineare che alcune delle modalità di cui andremo a parlare più avanti non saranno disponibili fino al raggiungimento del livello 50.
Come sappiamo bene, il mondo di gioco di Black Desert Online è open PvP, con i vantaggi e gli svantaggi che questo comporta. Con questa certezza nella mente, molti giocatori continuano a chiedersi se è possibile essere attaccati in qualsiasi momento durante il nostro tranquillo e pacato leveling: sì, è possibile, proprio per la legge che regola i mondi di gioco open PvP. Quando saremo in giro per una delle 5 province che fanno attualmente parte dell’universo di BDO, potremmo essere ingaggiati da qualsiasi giocatore in qualsiasi momento, ma a delle condizioni: la prima importante condizione per essere attaccati in PvP è che entrambi i giocatori abbiano raggiunto il livello 50, permettendo ai cosiddetti “livellini” di expare nel mondo di gioco senza incorrere in morti indesiderate.
La seconda regola che scandisce la facoltà di poter ingaggiare un altro giocatore o meno è essere al di fuori di una zona neutra, ovvero città e villaggi come indicato in alto nella schermata di gioco entrando o uscendo dai suddetti luoghi. Essere ingaggiati da qualcuno che rispetti questi requisiti è considerato PvP “non consenziente”, mentre se saremo noi ad aprire le danze (PvP consenziente) inizieremo a brillare di rosso e guadagneremo un’icona di debuff. Per poter attaccare qualcuno in giro per la mappa sarà necessario attivare un’icona sopra la nostra testa detta “flagging” premendo alt+C: questo cambierà il nostro stato in “segnalato”, indicato da due spade incrociate vicino alla barra della salute e del mana, permettendoci di attaccare apertamente tutti i giocatori di livello 50 o superiore.
Essere attaccati o attaccare, tuttavia, non funziona allo stesso modo su Black Desert Online, quindi pensateci bene prima di ingaggiare un avversario, soprattutto se non sapete a cosa andate in contro.
Penalità
Uno dei principali metodi utilizzati in Black Desert per prevenire comportamenti negativi da parte dei giocatori, pur continuando liberamente a giocare con una mente criminale se lo si desidera, è la penalità. Alcune modalità PvP non applicano penalità alla morte, se non la distruzione di una delle gemme di upgrade collocate in uno slot dell’equip. Tuttavia, se ingaggiamo e uccidiamo ripetutamente diversi giocatori in una modalità PvP non consenziente o in altre attività che abbassano il livello di karma sotto la soglia negativa, è possibile incorrere in un elevato ammontare di punizioni.
Tra le varie penalità che dovremo affrontare a viso aperto se uccidiamo senza cognizione di causa diversi giocatori nel corso del nostro peregrinare c’è la randomizzazione della location di respawn: morendo durante una quest, uccisi da qualche world boss o da nemici di taglia minore, è possibile rinascere al corpo (sborsando qualche denaro), al nodo più vicino (solitamente un villaggio nelle zone limitrofe) o ad un waypoint (una grande città nella maggior parte dei casi). Ciò non accade se attacchiamo un altro giocatore in PvP e periamo per sua mano: infatti in questo caso il respawn viene randomizzato, facendoci rinascere in una zona casuale della mappa, all’interno della regione nella quale ci troviamo, ma non vicino al nostro corpo.
Oltre a questa noiosa ma giusta punizione, alla morte verrà distrutta una gemma incastonata nell’equipaggiamento e un pezzo casuale tra armatura o arma. In più, diversi oggetti presenti nel vostro inventario verranno dispersi e potranno essere recuperati dall’artefice della vostra morte. Come detto sopra, ogni giocatore potrà attaccarci liberamente fino a quando saremo segnalati, e se il nostro livello di karma sarà sceso sotto il livello limite, persino le guardie alle porte delle città ci attaccheranno e cercheranno in tutti i modi di ucciderci. Come se ciò non bastasse, anche gli NPC presenti nei villaggi non comunicheranno con voi, impedendo il completamento delle quest attive e il reperimento di nuove.
Tutto quello che abbiamo detto fino ad ora può sembrare crudele, tuttavia la presenza di un sistema di penalità di questo tipo previene in maniera efficace l’abuso di potere dei giocatori che vogliono killare gli altri utenti senza un reale motivo. Ovviamente è possibile riportare il proprio karma all’interno della soglia positiva grindando nemici in giro per la mappa, così che tutto torni alla normalità sia nei confronti degli NPC che delle penalità del PvP.
Guerre tra gilde e Arene
In Black Desert Online le gilde avranno un ruolo fondamentale: oltre ad essere un punto di appoggio per tutti i membri e ad avere un valore importante nell’economia di gioco, ogni gilda avrà la possibilità di sfidare un’altra gilda dichiarandole guerra. Dichiarare guerra ad un’altra gilda sarà permesso solo ai leader e agli ufficiali del rank appropriato tramite la finestra di gilda: la dichiarazione e il proseguimento della campagna di guerra contro una gilda (si possono attaccare fino ad un massimo di 4 gilde contemporaneamente) comporteranno un costo molto elevato, e non si potrà arrivare ad armistizi di alcun genere per almeno un’ora.
Proprio come accade nell’open PvP, anche le Guild Wars sottostanno alla regola del consenziente e non-consenziente: nel primo caso entrambe le parti accettano la dichiarazione, permettendo a tutti i membri di ingaggiarsi nel mondo di gioco al di fuori delle zone neutre, indipendentemente dal livello e senza alcuna penalità. Nel secondo caso la gilda dichiarante guerra forza il conflitto e paga un prestabilito ammontare di argento dalla banca di gilda per finanziare la guerra. Il conflitto continua fino all’esaurimento dei fondi (la dichiarazione costa 1 milione di Silver) o fino a che la dichiarazione viene cancellata dall’aggressore (ogni 2 ore è necessario pagare 300,000 silver).
Dal lato opposto della medaglia, situate all’esterno delle più grandi città, ci sono le “Battle Arenas”. Le Arene, che si distinguono dalle altre modalità grazie ad un proprio sistema di regole di combattimento PvP, si distaccano completamente da quello che è l’open PvP e le guerre tra gilde.
Le Battle Arenas sono utilizzate nella maggior parte dei casi per duellare, fare pratica e per affrontarsi con i propri amici in scontri 1vs1. Esse permettono ai giocatori di lottare tra di loro liberamente senza incorrere in alcuna penalità e con la certezza di rinascere sul posto alla morte. Per iniziare il vostro allenamento o la vostra sfida all’ultimo sangue con un amico non dovrete fare altro che entrare nella arena da battaglia e aspettare di essere segnalati per il PvP: a questo punto la sfida avrà inizio e potrete combattere fin quando lo vorrete senza correre rischi o senza subire alcun tipo di penalità.
L’attesa giunge al termine
Black Desert Online potrebbe rappresentare l’inizio di una nuova generazione di MMORPG: oltre ad essere un gioco graficamente eccellente, il titolo di Pearl Abyss potrebbe cambiare per sempre il genere, grazie al suo gameplay frenetico e incredibilmente dinamico. La seconda closed beta, conclusasi il 22 Febbraio, è stata l’ultimo trampolino di lancio in vista dell’uscita ufficiale del gioco. Sebbene Daum Games abbia poco tempo per sistemare gli ultimi grossi problemi presenti in gioco, Black Desert Online, nel bene e nel male, susciterà l’interesse di tutti gli appassionati del genere, i quali, attratti da tutte le infinite possibilità che offre, sia dal punto di vista del PvE che del PvP, non potranno non provare questo Massive Multiplayer Online coreano.
Black Desert Online sarà disponibile su PC dal 3 Marzo 2016. Vi ricordiamo che i pre-order scadranno il 26 Febbraio, per cui affrettatevi se volete usufruire di tutti i bonus del caso. Se non sapete ancora se acquistare o meno il gioco, non vi resta che aspettare la nostra recensione.
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