News 12 Apr 2016

Dark Souls : Fame di Lore – Parte VI – Oltre Drangleic

Dark Souls: Fame di Lore

Oltre Drangleic

Fenito, Milfanito e l’Effigie Umana

This katana was originally wielded by the one who gave us first death, and still exists imperfectly between planes

Sebbene siano geograficamente molto distanti, il custode della cripta del Non morto Agdayne sembra essere un seguace del Putrido, con una filosofia simile a quella dell’uguaglianza di ogni creatura nella morte. Lui stesso si definisce un Fenito, nome assonante con Nito, e la katana che possiede viene descritta come appartenuta al primo morto. I fenito si potrebbero quindi definire i discendenti dei servitori del signore della tomba che portano avanti il suo volere.

Dark Souls: Fame di Lore

Dress worn by a far-gone muse. These enchanting singers were given song by the Great Dead One, and have little concept of self. They live only to sing, and will continue singing until they can do so no longer

Anche le Milfanito sono serve di Nito e svolgono come i Fenito un compito che il loro signore non può portare a termine, quello di cantare come conforto ai non morti e agli affetti dall’oscurità. Una teoria suggerirebbe che le statue presenti nella Gola Oscura e a Shulva siano in realtà rappresentazioni di queste muse, forse presenti nel santuario del drago per ispirare le sacerdotesse che acquietavano il sonno della creatura con il canto.

Una delle Milfanito è prigioniera nel Castello di Drangleic e le ragioni della sua cattura non sono chiare. Potrebbe esser stata requisita da Aldia per i suoi esperimenti cui successivamente si è opposto Vendrick. Il loro altare consente inoltre di tornare umani senza usare Effigi e di contro, non è possibile riportare in vita le Milfanito se si possiede tale oggetto nell’inventario. Perché le servitrici di Nito dovrebbero avere un legame così bizzarro con l’umanità dei non morti? Il primo dei morti era si un’entità che viveva in un ambiente privo di luce, ma era pur sempre un Lord che aveva acquisito il suo potere dalla fiamma. Un’interpretazione di questa ambiguità potrebbe essere che le creature di Nito rifiutano o emettono umanità pur di non averne nel loro essere, o semplicemente privano di tale sostanza i cadaveri e i morti che allietano per poi donarla a quelli afflitti dalla maledizione. Oppure è una meccanica del gioco senza alcun significato particolare.

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I giganti

He seeks vengeance for the subjugation of his kingdom and intends to reclaim a precious prize stolen from him by King Vendrick, but what could this “prize” possibly be…?”

Proveniente da una terra lontana, questi esseri hanno suscitato l’attenzione di Nashandra perché possessori di qualcosa a lei caro. Questo potrebbe riferirsi sia alle loro anime che alla Fratellanza dei Giganti, oggetto necessario per accedere al Trono del Desiderio. La presenza dei giganti nella sala del trono infatti, pronti a disporsi come ponte per il futuro monarca, non è chiaro da cosa sia causata. Viene tuttavia spiegato nell’anima del loro Lord che il sovrano dei giganti è tornato per riprendersi qualcosa, e la Fratellanza dei Giganti può essere solo ottenuta viaggiando nella memoria di uno di loro e sconfiggendo il re dei giganti stesso. Questo lascia intuire che Vendrick non sia mai stato in possesso della Fratellanza dei Giganti e ciò giustificherebbe perché non abbia potuto prendere per sé il Trono del Desiderio.

Dark Souls: Fame di Lore

Aldia ha usato l’anima di questi colossi per i suoi esperimenti, fino a poter ricreare dei draghi artificiali. Tale relazione tra draghi e giganti potrebbe essere casuale, forse perché le loro anime sono stati semplicemente un catalizzatore energetico. Anche Aldia ha aspirato ad accedere al Trono del Desiderio, forse creando una sua Fratellanza dei Giganti che è risultata inefficace allo scopo. Questo scarterebbe l’ipotesi che i giganti che fanno da ponte per il trono non siano golem posti come meccanismo di difesa per tenere lontana Nashandra ma siano effettivamente creazione di un evento particolare seguito alla sconfitta dei quattro grandi esseri per mano di Vendrick. Ma cos’è quindi che il monarca di Drangleic ha rubato dalla loro stirpe? E’ interessante notare come il possedere anime dei giganti renda il combattimento con Vendrick ormai Hollow più semplice. Le cause potrebbero ricadere sul fatto che l’odio verso il monarca perduri nelle loro anime e renda più forte il loro possessore, oppure qualche oscuro collegamento tra i giganti e la maledizione.

The flames roar, but will soon begin to fade, and only a worthy heir might burnish their light.

What is it, truly, a claimant of the throne could desire?

Nell’introduzione del primo capitolo di Dark Souls viene spiegato come al principio il mondo fosse avvolto da nebbia, alberi giganti (gli “archtrees”) e draghi. I corpi dei giganti secoli dopo appaiono in Drangleic come inquietanti alberi. Se si segue questo indizio, si aprono varie ipotesi.

Perhaps this King, who once ruled the world of men, was a lacking vessel for the true throne

La prima ipotesi suggerisce che Vendrick nel suo viaggio oltre il mare sia arrivato in un’altra era o un’altra dimensione ferma ancora all’alba dei tempi, dove le anime sono nel loro stato più puro. Le anime dei giganti in questo momento potrebbero essere molto simili alla materia di cui sono fatti i draghi, giustificando come esse siano state ottimali per la creazione dei draghi artificiali di Aldia. Ciò che Vendrick potrebbe aver rubato, in un gesto prometeo, è la Fiamma Primordiale o un Ricettacolo (il “Lordvessel”) di questo mondo, convinto di poter tenere a bada la maledizione del suo regno. Un ulteriore indizio che porterebbe a questa conclusione è nell’aspetto dei giganti, con un foro al posto del volto, il che porterebbe a pensare che si stiano trasformando in Hollow e che siano affetti anche loro dalla maledizione del non morto. Spinti dalla disperazione, avrebbero fatto guerra a Vendrick nell’illusione che la causa della maledizione fosse nell’assenza della fiamma come Vendrick stesso aveva ipotizzato salvo poi rivelarsi un errore per entrambi. Aldia potrebbe esser rimasto sfigurato in una sorta di Culla del Caos per aver tentato di usare questa fiamma alternativa, venendo poi rifiutato dal Trono del Desiderio che spetta solo a una monarca in grado di unificare luce e oscurità, non a uno che ancora cerchi le risposte solo nella fiamma. Questa teoria è ancor più credibile se si pensa al fatto che l’Araldo dello Smeraldo dice esplicitamente che Nashandra brama la Fiamma Primordiale e la Grande Anima. Se fosse effettivamente una fiamma legata ai giganti quella rubata da Vendrick, questo spiegherebbe il legame con la Fratellanza dei Giganti e il modo in cui il protagonista spezzerebbe la maledizione.

La seconda ipotesi è che Vendrick abbia rubato il Cuore della Nebbia Cinerea, o lo strumento che ha permesso ad Aldia di crearlo. Resterebbe il quesito del perché Nashandra volesse questo oggetto, forse per riunirsi alle sue sorelle esistite in un altro tempo e ricreare Manus? Questa ipotesi viene però indebolita dal fatto che il suo obiettivo finale fosse il Trono del Desiderio, non raggiungere una forma completa.

La terza ipotesi è che abbia effettivamente rubato la Fratellanza dei Giganti, chiave finale per il Trono del Desiderio, e che abbia usato il Cuore della Nebbia Cinerea per nasconderlo nel passato appena intuite le intenzioni di Nashandra e appreso dell’esistenza del trono. Anche questa strada è però inconcludente poiché Vendrick non aveva probabilmente sufficiente influenza su suo fratello tale da poter dargli ordini a quel punto della trama, e poiché il rendere l’oggetto ai giganti durante l’assedio non sarebbe stata la soluzione più comoda per scongiurare la minaccia.

Nessuna di queste strade è veramente soddisfacente al punto da fugare ogni dubbio coerentemente ma si basa su pure speculazioni. La vera domanda da rispondere è perché i giganti siano così strettamente legati al Trono del Desiderio e che ruolo abbiano i quattro grandi esseri sconfitti da Vendrick per la sua apparizione, domande per il momento prive di risposte.

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