L’avventura continua…
Dopo l’ottimo esordio, The Banner Saga 2 si presenta come un secondo episodio ricco di novità, ma soprattutto ulteriormente maturato nei contenuti. Proprio così, abbiamo utilizzato questo termine non per caso, ma perché la sensazione di essere trasportati all’interno di una trama adulta e davvero ben costruitaemerge fin dai primi minuti di gioco e cresce con il trascorrere delle ore.
A distanza di due anni non era semplice riuscire nell’impresa di proporre un titolo in grado di superare le aspettative di quanti ne avevano apprezzato l’esordio in passato, mantenendo inalterata la sua struttura ma al tempo stesso proponendo qualcosa di più raffinato. Eppure quello ci apprestiamo a raccontarvi rappresenta davvero il sequel ideale e come potrete facilmente intuire anche questa volta lo sviluppatore Stoic ha fornito una prova di grande concretezza, quasi a voler giustificare questi due anni d’attesa. Sfogliamo insieme le pagine del destino.
The Banner Saga 2
Piattaforma: PC, Mac, PS4
Genere: Strategico a turni
Sviluppatore: Stoic
Publisher: Versus Evil
Giocatori: 1
Online: Assente
Lingua: Completamente in inglese
Come sempre in questi casi, quando si ha a che fare con un titolo in cui i diversi eventi narrati rappresentano una delle componenti più importanti da scoprire giocando e certamente non leggendole, non ci addentreremo molto nella trama se non nel fornirvi alcune informazioni che riteniamo essere importanti. Per prima cosa è bene sappiate che la storia che andrete a vivere vi catapulterà all’interno di un mondo in cui non esiste una sola vicenda da seguire, ma che ne svilupperà molteplici in parallelo, descrivendo una struttura fantasy per eccellenza in cui legami d’amicizia e odio si riveleranno nella loro interezza solo dopo che avrete compreso e metabolizzato i delicati equilibri che si instaureranno tra i diversi personaggi, l’evoluzione di ogni vicenda e soprattutto ciò che ne ha rappresentato l’elemento catalizzatore.
Il fatto stesso di essere parte attiva all’interno di una storia di così ampie proporzioni vi trasmetterà la sensazione che qualcosa vi stia catturando, in senso buono, in quanto sarà molto difficile non affezionarsi o prendere a cuore le sorti di alcuni personaggi, provando una forte empatia nei momenti più delicati e drammatici. In tal senso, un grande merito va agli sviluppatori che hanno ben pensato di far iniziare il gioco da dove si era interrotto il precedente episodio (con la possibilità dunque di poterne utilizzare l’ultimo salvataggio), scelta che potrebbe non essere apprezzata da parte di coloro che si stanno avvicinando per la prima volta alla serie.
The Banner Saga 2 non tradisce le attese e si dimostra come l’ideale sequel che tutti quanti stavano aspettando
Fatta questa doverosa premessa, dal nostro punto di vista questo punto di partenza narrativo rappresenta un ottimo (anche se un po’ subdolo) modo per rinfrescarsi la memoria recuperando anche il primo capitolo, nel caso ve lo foste perso. Tornando alla storia, vi basti sapere che vi ritroverete a condurre la carovana verso Arberrang, purtroppo reduci da un grave lutto e con il morale non molto alto, anche per via del fatto che l’armonia all’interno della compagnia sembra sia solo un lontano ricordo e non mancheranno dissapori, opinioni contrastanti ed intenzioni di difficile lettura dietro cui potrebbero celarsi pericolosi inganni e tradimenti non per ideali ma solo per vile denaro.
Queste situazioni vi daranno non poco lavoro da svolgere per cercare di andare avanti senza alimentare contrasti interni altamente dannosi e ragionando su quale sia l’opinione più utile da prendere in considerazione, ma è pur vero che proprio in questo turbinio di emozioni si nasconde uno degli aspetti meglio riusciti del gioco, in grado di rendere la vicenda sempre interessante spingendo ad andare avanti non solo per la pura soddisfazione di vittoria ma per quelli che saranno gli sviluppi della vicenda che vi vedrà coinvolti in prima persona. Emergeranno dunque, a più riprese, molteplici e differenti contributi narrativi di pari passo con il dipanarsi degli otto capitoli di cui si compone l’avventura e che vi trasporteranno in tali e tante ambientazioni che non mancheranno di sorprendervi per qualità artistica e varietà di paesaggio.
Il più che ottimo lavoro fatto dagli sviluppatori, a cui va il merito di aver adottato scelte di level design decisamente convincenti oltre che straordinarie per le qualità artistiche che approfondiremo a breve, lascia letteralmente estasiati, ma è proprio la complessità della storia a supportare nel suo insieme la meccanica di gioco. Accennavamo ad inizio recensione alla diversa maturità di The Banner Saga 2 ed infatti proprio per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi è facile osservarne una psicologia non certo banale, ma anzi molto ben costruita e consolidata dai fantasmi del passato e dalle angosce del presente, che non manca mai di mostrare un’evoluzione costante e dinamica, perfettamente allineata agli eventi che vi capiterà di vivere ed alle scelte che potranno rendere il tutto più complicato di quanto appariva all’inizio.
L’atmosfera che si respira sembra sempre essere avvolta da un velo di sofferenza e disperazione, coinvolgente ma allo stesso tempo orientata verso dei toni che raramente ci è capitato di vedere rappresentati così bene all’interno di un videogioco. Tutto appare familiare, ma al tempo stesso inquietante al punto giusto da mantenere sempre ai massimi livelli l’attenzione verso ciò che sta accadendo o che potrebbe accadere abbassando la guardia. L’Oscurità rappresenta un compagno di viaggio sempre pronto a chiedere qualcosa in cambio, un prezzo che spesso costituirà un sacrificio da calcolare e che vi costringerà ad usare bene le risorse a vostra disposizione e, non da meno, a ragionare sulle migliori strategie da adottare per il bene comune. Non meno frequenti saranno le sessioni di combattimento, che richiederanno particolare attenzione e bravura.
Una trama profonda e ricca di colpi di scena si accompagna ad una meccanica di gioco solida e molto coinvolgente
Premesso che il disporre di un equipaggiamento adeguato rappresenta come sempre un notevole vantaggio per riuscire a superare anche gli scontri più cruenti senza correre il rischio di restarne decimati, il combat system mantiene inalterata la sua identità potendo contare su ambientazioni molto ben caratterizzate e ricche di elementi da tenere in considerazione nel calcolare i propri spostamenti sul campo di battaglia. L’ormai collaudata suddivisione della mappa secondo uno schema a griglia e le immancabili statistiche da consultare in ogni momento per monitorare lo status del party, dovranno inevitabilmente confrontarsi con ostacoli naturali quali fenditure del terreno da cui stare alla larga ed una serie di altri svantaggi territoriali di cui tener conto, quali ad esempio la presenza di effetti atmosferici tanto spettacolari a vedersi quanto limitanti in fatto di capacità di movimento per le vostre unità.
Per quanto riguarda le migliori tattiche da adottare, non esiste una strategia più efficace di altre nel riuscire ad eliminare l’avversario di turno portando a zero i suoi punti armatura e non esiste azione che possa funzionare a prescindere, sottovalutando il valore dell’avversario. I nemici sono infatti costituita da un’intelligenza artificiale di altissimo livello che in base alla vostra esperienza potrebbe in certi casi rivelarsi quasi crudele visto l’accanimento con cui senza soluzione di discontinuità cercheranno di ridurre il vostro potenziale d’attacco con grande pazienza, fino a rendervi quasi del tutto inoffensivi e poter così sferrare il colpo di grazia. Il consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di non sbilanciare mai le vostre unità lanciandovi in attacchi troppo precipitosi.
Restare in attesa di essere attaccati non rappresenta certo una scelta migliore, infatti il saper leggere l’inerzia di ogni turno con buona predisposizione verso i danni che potrete riuscire ad incassare o a elargire rappresenta una dote che si acquisisce con l’esperienza, ma una volta ottenuta una certa dimestichezza con la tattica, riuscirete a valutare le possibilità di concludere un attacco entro un certo tempo, e avrete così compiuto un importante passo verso la vittoria. Questo perché uno scontro potrebbe durare più del previsto e non è detto che il nemico non usi appositamente delle unità sacrificabili con lo scopo di lasciare sguarnita la vostra retroguardia, puntando a colpire quei personaggi meno forti e dunque più facili da affrontare.
Occorre dunque saper rischiare quel che occorre, senza lanciarsi in attacchi solitari o esponendosi troppo passivamente al nemico. Per quanto riguarda le unità selezionabili, sia tra quelle controllabili e sia tra i Distruttori, sono state introdotte numerose nuove unità; inoltre, essendo stato innalzato il level cap fino a 10, potrete disporre di una seconda skill una volta raggiunto il giro di boa al livello 6, insieme a tutta una serie di altri talenti che consentiranno una maggiore e più specifica predisposizione delle unità verso una particolare inclinazione offensiva o difensiva, consentendovi dunque di poter disporre di uno schieramento molto vario in termini di possibilità e strategie adottabili, a dimostrazione del grande lavoro svolto da Stoic.
La cura per i dettagli con cui il gioco è stato realizzato definisce in maniera impeccabile la magnificenza di The Banner Saga 2
Una novità particolarmente interessante di questo secondo episodio consiste nella possibilità, tra una battaglia e l’altra, di poter utilizzare la capanna d’allenamento con lo scopo di acquisire maggiore dimestichezza con le abilità dei personaggi, migliorando il morale e in generale preparandosi al meglio per i futuri scontri, potendo nuovamente contare sulle azioni di recupero dello status dei personaggi che già era possibile attivare con il capitolo precedente. Grazie ad una meccanica di gioco che si dimostra impreziosita dalle novità introdotte, le ore scorrono rapidamente, anche se in certi frangenti il livello di difficoltà potrebbe risultare un po’ ostico per chi non è abituato al genere degli strategici.
Dal punto di vista tecnico siamo di fronte ad un gioco stilisticamente impeccabile sia per caratterizzazione grafica, davvero degna di un film d’animazione, sia per quanto riguarda la colonna sonora, decisamente una delle migliori ascoltate negli ultimi mesi. Profondità di gioco, una trama molto articolata, numerose novità e location davvero suggestive rendono l’esperienza ludica incredibilmente divertente mantenendo l’interesse sempre elevato e spingendo il giocatore ad un costante miglioramento per raggiungere la vittoria con sempre minor perdite e strategie più raffinate. Il livello di difficoltà è abbastanza alto anche se nel complesso l’avventura non dura moltissime ore, tuttavia l’eccellente intelligenza artificiale implementata, immune da tattiche di basso livello e granitica nella volontà di rendervi la vita difficile alla prima incertezza o distrazione, rappresenta un’ottima sfida. Come è giusto che sia.
In conclusione…
Il lavoro svolto da Stoic per riuscire a superare quanto di buono fatto in passato è certamente frutto di tanto impegno abbinato ad altrettanta qualità, a dimostrazione del fatto che tra le numerose produzioni spesso fin troppo omologate verso generi e standard simili tra loro è ancora possibile giocare a titoli che forse non rientreranno tra le preferenze della massa, ma che rappresentano comunque un valido investimento. Non soltanto economico, sia ben chiaro, ma anche e soprattutto per quello che rappresenta l’esperienza videoludica nel suo complesso, questa volta è proprio il caso di ribadirlo.
The Banner Saga 2 si presenta subito con un eccellente biglietto da visita, grazie ad una struttura narrativa profonda e ben strutturata, che non risulta mai banale ma anzi offre al giocatore molteplici chiavi di lettura, vicende parallele ed uno spessore che ben pochi titoli possono vantare per argomenti trattati e credibilità di situazioni che si andranno a svelare a piccole dosi. Il coinvolgimento che ne deriva, una volta assimilate le novità introdotte, risulta elevato e contribuisce ad arricchire una meccanica di gioco già molto solida ed avvincente, grazie anche al comparto tecnico, di alto livello per scelte stilistiche adottate. Il gioco è fortemente consigliato, con qualche piccola riserva per i non appassionati del genere strategico.
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