Non sembra che ci sia buonumore ai piani alti di Ubisoft: dopo l’assemblea per i soci e gli investitori, tenutasi lo scorso 31 Marzo. Il CEO della compagnia francese Yves Guillemot è stato pizzicato su un argomento piuttosto scottante, ovvero la costante crescita di Vivendi, società attiva nel campo media e comunicazioni, che continua ad acquistare azioni Ubisoft. La compravendita delle azioni di una società è una strategia piuttosto efficace per aumentare il proprio potere decisionale all’interno del consiglio di amministrazione, e molti piccoli azionisti sono sempre ben lieti di cedere le loro quote se il ricavo rappresenta una buona fonte di guadagno.
Tuttavia, Vivendi pare avere una morbosa attenzione nei confronti di Ubisoft, che ora risponde in modo piccato alle recenti acquisizioni:
Vivendi ha la famigerata reputazione di avanzare lentamente, ma in modo continuo, all’interno di molte compagnie e vuole fare lo stesso anche con Ubisoft. Non è solo una nostra congettura, poiché Vivendi stessa ha dichiarato pubblicamente di avere queste intenzioni per la nostra società, quindi noi dobbiamo difendere Ubisoft. Riteniamo che Vivendi sia interessata solo al bene dei propri azionisti e non a quello comune, ed è per questo che continueremo a lottare affinché ciò non avvenga. Ovviamente, fare in modo che questa situazione non si verifichi è interamente nelle mani degli azionisti.
Ubisoft non è dunque affatto contenta della strategia intrapresa da Vivendi, che si è sempre dimostrata efficace e dunque molto pericolosa. Ne sanno qualcosa anche due società italiane piuttosto importanti, ovvero Telecom e Mediaset, che a loro volta sono ormai quasi nelle mani del colosso francese. La dirigenza di Ubisoft è indubbiamente preoccupata da quello che sta succedendo, ma purtroppo, per il puro funzionamento della finanza, non può fare granché per opporsi.
Più passa il tempo e più la situazione potrebbe diventare tragica: Ubisoft stessa ritiene che la presenza di Vivendi ai vertici potrebbe allontanare il focus della società dal gaming, oltre ad implementare regole o censure poco apprezzate dai giocatori. Ciò arriva in un periodo nemmeno niente male per quanto riguarda lo sviluppo di giochi e i numeri registrati: Ubisoft ha infatti pubblicato con orgoglio i propri piani per il futuro e si appresta anche a conquistare le sale dei cinema con Assassin’s Creed.
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