Supermassive Games ha rilasciato un video making of, in cui gli sviluppatori ci parlano di come sia nata l’idea di Until Dawn: Rush of Blood e di come sia stata sviluppata per PlayStation VR.
Simon Harris, produttore esecutivo, ci spiega come il loro intento primario fosse sfidare tutte le regole della realtà virtuale:
L’idea di Rush of Blood ci è venuta sperimentando con la realtà virtuale. Siamo andati controcorrente. Una della prime regole della VR era: tenere il giocatore fermo. Si può guardare intorno, ma è meglio evitare accelerazioni o movimenti bruschi. Così abbiamo provato a creare delle montagne russe in realtà virtuale.
Keith Linares, il designer del titolo, si è invece concentrato sui meccanismi della paura:
La realtà virtuale è una novità per tutti. La vera sfida è stata scoprire cosa fa paura nel mondo in VR. La paura si basa sull’aspettativa. È come un contratto con i giocatori: sanno che succederà qualcosa, ma non sanno quando e nemmeno cosa sarà.
Rush of Blood è ambientato nell’universo di Until Dawn, ma (gli sviluppatori assicurano) non sarà necessario aver giocato al titolo originale per godersi lo spin-off:
Se conoscete Until Dawn riconoscerete dettagli, luoghi e personaggi. In caso contrario, è comunque un giro su una giostra davvero esaltante.
Quindi, se il vostro sogno è quello di sparare a degli zombie dal carrello di una montagna russa, non è il caso di farsi problemi di trama. Until Dawn: Rush of Blood sarà disponibile insieme a PlayStation VR dal 13 ottobre. Pagate il biglietto e salite in carrozza!
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