Hideo Kojima non è un tipo che sta lontano dai riflettori e che esce fuori soltanto quando ha qualcosa di ufficiale da dire, ma si prodiga in interventi nei luoghi più disparati giocando con i propri fan e senza prendersi troppo sul serio.
Può rilasciare un’intervista ad un giornalista, utilizzare Twitter oppure Youtube per comunicare qualcosa, spesso in maniera criptica, e questo non fa che attirare ancora di più l’attenzione su di lui e sui progetti che lo vedono in prima linea.
Al Tokyo Game Show, nel corso del quale ha fatto anche un’apparizione alla conferenza Sony, Kojima ha rilasciato una serie di dichiarazioni riprese anche dall’account Twitter dello studio di sviluppo da lui presieduto, la Kojima Productions.
Gli argomenti trattati sono principalmente due: Death Stranding, gioco esclusivo per PlayStation 4 sul quale lo studio è al lavoro, e Metal Gear Survive, primo titolo della saga che non vedrà il creativo nipponico coinvolto.
Per quanto riguarda Death Stranding, Kojima ha rivelato che è già stato fissato un periodo d’uscita, e che il gioco uscirà sicuramente prima delle Olimpiadi di Tokyo del 2020.
Yes, Death Stranding has a set release date. Duh, how else would we be able to set a budget?
— Kojima Productions (@KojiPro2015_EN) September 18, 2016
Nella speranza che lo si possa vedere nei negozi un po’ prima, magari nel 2019 o addirittura nel 2018 (sia mai che ci sia la speranza di vederlo già il prossimo anno), Kojima ha rilasciato dichiarazioni un po’ più precise su questo nuovo progetto nato dalla collaborazione con Sony, affermando ad esempio che il personaggio interpretato da Norman Reedus potrebbe essere affiancato da un alleato.
Il gioco introdurrà poi un nuovo modo di giocare in cooperativa, che sia in grado di connettere strettamente i giocatori gli uni con gli altri, anche se sarà interamente giocabile in single player.
Interrogato sul nuovo capitolo della saga di Metal Gear, intitolato Metal Gear Survive, Kojima ha tenuto a prendere nettamente le distanze dai piani di Konami affermando che Survive non è una sua idea e non è mai stato interpellato da nessuno per avere suggerimenti.
Egli ha anche specificato che Metal Gear Solid per lui è una saga che si basa sullo spionaggio e su uno scenario politico, e che non ha nulla a che vedere con gli zombie che invece saranno presenti in questo nuovo capitolo.
Una presa di posizione decisamente forte, che fa capire quanto sia stato doloroso il distacco dalla sua creatura dopo 30 anni. Adesso il futuro è rappresentato da Death Stranding, e siamo sicuri che in tanti ne vorrebbero sapere di più. Intanto qualche informazione è arrivata, continuate a seguirci per saperne di più anche voi.
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