Siamo stati a Milano per la presentazione di Oceania, il film natalizio firmato Disney in uscita nelle sale il prossimo 22 dicembre. A guidarci in un viaggio dietro le quinte, un’ospite d’eccezione: Osnat Shurer. Produttrice esecutiva per i cortometraggi della Pixar Animation Studios, dove si è occupata sia dei corti sia dei contenuti extra dei DVD/Blu-Ray, dal 2012 lavora per Walt Disney Animation Studiuos.
Oceania è un’entusiasmante avventura di animazione incentrata su un’adolescente di nome Vaiana, la sedicenne figlia del capo dell’isola di Motu Nui. Atletica, coraggiosa, compassionevole e molto intelligente, Vaiana è inspiegabilmente attratta dall’oceano ma questo la mette in conflitto con l’unica ferrea regola di suo padre Tui: mai oltrepassare la barriera corallina che circonda l’isola. L’enorme responsabilità della quale deve farsi carico, ossia la consapevolezza che il villaggio abbia bisogno di lei in quanto futura leader, e dall’altro lato il bisogno di un contatto più profondo con l’oceano sono fonte di conflitto interiore per lei.
Incapace di comprendere chi sia veramente, Vaiana cerca allora consiglio nella saggezza di Nonna Tala, custode delle storie antiche, che decide essere arrivato il momento di svelarle un segreto taciuto per lungo, forse anche troppo, tempo. Nonna Tala è un punto di riferimento essenziale per la giovane Vaiana, poiché come lei segue l’istinto, condivide e comprende il suo legame profondo con l’oceano, tuttavia non le offrirà mai risposte chiare, lasciando sia la nipote a scoprirle così da costruirsi la propria strada.
La storia è in parte ispirata ai racconti della tradizione orale dei popoli e delle culture dell’Oceania, tra cui la più importante: la navigazione, motivo d’orgoglio per gli abitanti e parte integrante della loro identità. Gli antichi polinesiani erano navigatori d’eccellenza, capaci di orientarsi in mare aperto grazie alla loro profonda conoscenza della natura, delle stelle, delle onde e delle correnti. Una capacità quasi miracolosa.
Tremila anni fa, ci ha raccontato Osnat Shurer, i polinesiani attraversavano lo sconfinato Oceano Pacifico alla continua scoperta di nuove isole quando improvvisamente, per un millennio, i loro viaggi cessarono. Non vi è certezza su cosa possa aver causato questa lunghissima interruzione, soltanto molte teorie che hanno contribuito a ispirare l’immaginazione dei registi Ron Clements e John Musker, ed è proprio questo che Vaiana fa nella sua avventura: ci porta ad assistere alla rinascita delle esplorazioni.
La nostra eroina non sarà però da sola in questo viaggio difficoltoso. Ad accompagnarla il fedele Pua, un maialino carico dell’energia tipica dei cuccioli che non potrà evitare d’intenerire grandi e piccoli, e il gallo Heihei, un pennuto piuttosto stupido di cui non è ancora ben chiara l’utilità, al di là delle risate garantite. Dai racconti e le leggende dell’intera regione oceanica emerge però il secondo personaggio chiave della narrazione, l’origine di tutto e colui che, assieme a Vaiana, vi porrà fine: il semidio Maui, interpretato perfettamente da Dwayne “The Rock” Johnson. Questo incredibile personaggio, capace di trasformarsi in ogni animale grazie al suo gigantesco amo da pesca, accompagnerà con riluttanza Vaiana nel viaggio ma dietro l’aria da spaccone cela un desiderio non dissimile da quello della giovane: la scoperta di se stesso.
L’enorme importanza dell’aspetto visivo per la resa di un’ambientazione quale il Sud Pacifico, ci porta alla scoperta di un quinto effettivo personaggio, un alleato che è sempre stato sotto i nostri occhi: l’oceano.
“Chi si intende un po’ di animazione sa che in genere si evita di realizzare l’acqua, vista la difficoltà” ha spiegato Osnat Shurer durante una breve intervista. “Ma nel nostro film l’85% delle scene ha a che fare con l’acqua, dunque si è reso necessario lavorare su tre differenti programmi: per gli effetti del mare visto da lontano, dalla media distanza e da vicino. Considerare l’oceano un vero e proprio personaggio ha richiesto alla produzione, contrariamente al solito, di lavorare parallelamente su animazione ed effetti, ed è stata senza dubbio la nostra sfida più grande rendere vivo qualcosa che non possiede ne volto ne voce.”
Accompagnato da una colonna sonora unica che ha visto al lavoro Lin-Manuel Miranda (creatore del musical Hamilton), Mark Mancina (Il Re Leone) e Opetaia Foa’i (fondatore e leader della band Te Vaka), Oceania è un film volto alla crescita e alla scoperta di sé, un film che affronta la questione dell’identità e di quelle persone che ancora non sanno chi sono veramente. Nel panorama dei personaggi femminili, sia Disney sia Pixar, Vaiana è un personaggio singolare: rappresenta il viaggio dell’eroe, quel percorso di crescita e maturazione necessario per perseguire un obiettivo e trovare il proprio posto nel mondo.
Commenti